Novara, Alberto Pastore suicida in carcere: aveva confessato sui social il delitto del suo migliore amico
Il decesso risale al 14 maggio. La famiglia ha deciso di mantenere massimo riserbo, saranno donati gli organi e non ci saranno funerali. Quel 26 agosto i due ragazzi erano in auto insieme quando hanno iniziato a litigare a causa della gelosia. Pastore aveva fermato l’auto in una piazzola vicino a Borgo Ticino e poi aveva colpito l’amico più volte con un coltello. Infine era fuggito. Era in auto sull’autostrada quando aveva girato dei video sui social. Dopo essersi schiantato fu arrestato dai carabinieri e condannato.
«Voglio scusarmi ho fatto una c... per amore, ho scoperto troppe cose dal mio migliore amico, non potevo continuare in questo modo, sono stato preso in giro... Nella mia vita ho commesso troppi errori e il mio errore più grande è questo...». Era stato questo il post lasciato da Alberto Pastore, 23 anni, su Facebook, subito dopo l’accoltellamento. «Ero andato a trovare Alberto in carcere — ricorda Angelo Barbaglia, sindaco del paese —. L’avevo trovato molto provato. Poi c’è stata l’esplosione del Covid e non è stato più possibile fargli visita. È un dramma che si aggiunge al dramma».
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21 maggio 2021 | 15:02
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