Ezio Greggio e Gianfranco D'Angelo: «Quella volta in cui ci siamo ...
Il conduttore ha presentato «N.1», libro edito da Solferino in cui ripercorre più di 40 anni di carriera
«È lui o non è lui?». Battuta immancabile con cui Ezio Greggio ha concluso il suo incontro allo stand del Corriere della Sera al Salone del Libro di Torino, dove ha presentato «N.1», libro edito da Solferino in cui ripercorre più di 40 anni di carriera. Aneddoti, scherzi e momenti divertenti con Gianfranco D'Angelo, Enzo Iacchetti, Antonio Ricci e tanti altri. «Ho iniziato a Telebiella – racconta – quando le TV private non esistevano. Era il 1972 e ci fu questa avventura grazie a Peppo Sacchi, che quando ci tagliarono i cavi andò a sostituirli per riprendere a trasmettere». Un'avventura che ha fatto storia perché Telebiella ha letteralmente scardinato il monopolio della televisione pubblica. Ma nel libro Greggio racconta gli anni di Drive In e di Striscia la notizia, oltre al suo festival della commedia a Montecarlo che nel 2023 ha compito vent'anni. Durante l'intervista, inevitabile, ha parlato di Teomondo Scrofalo, il celebre quadro reso celebre da Greggio che è letteralmente uscito dallo schermo. «Una volta eravamo in Guatemala – ricorda – quindi un posto distante da noi geograficamente e culturalmente, ci sedemmo in un ristorante e niente, di fronte a noi, appeso alla parete, c'era Teomondo Scrofalo». E mentre lo racconta, dal folto pubblico allo stand, compare un quadro di Teomondo Scrofalo tra le mani di un fan. Anche al Salone del Libro è arrivato l'incredibile e assurda di quella gag diventata quasi leggendaria.
20 maggio 2023 - Aggiornata il 20 maggio 2023, 18:44
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