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Giovanni Toti torna libero: revocati i domiciliari dopo 86 giorni

Giovanni Toti torna libero revocati i domiciliari dopo 86 giorni
Toti, che venerdì scorso si era dimesso da presidente della Regione Liguria, si trovava recluso nella sua casa di Ameglia da 86 giorni

Torna libero Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria arrestato il 7 maggio nell'ambito della maxi inchiesta sulla corruzione e ai domiciliari fino a questa mattina (giovedì 1 agosto). La gip Paola Faggioni ha accolto le istanze di revoca dei due arresti domiciliari presentate lunedì dall'avvocato Stefano Savi e che avevano ottenuto anche il parere favorevole della procura.

"Sono mancato un po' e soprattutto mi siete mancati tanto - scrive Toti in un lungo post su Facebook, il primo dopo l'arresto -. Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca. Quello che è accaduto in questi tre mesi è un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra. Tutto questo sarà tema di confronto in tribunale".

Giampedrone e l'ex staff di Toti tra i primi ad arrivare ad Ameglia

Intanto i primi ad arrivare ad Ameglia, dopo la guardia di finanza che ha notificato a Toti l'ordinanza che lo fa tornare un uomo libero, sono stati il suo ex autista e la sua ex segretaria, poi l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, accompagnato dalla ex portavoce. "È stato un sacrificio grande - ha detto Giampedrone - ma oggi siamo contenti. Certo, un grande dispiacere per aver lasciato un lavoro che stavamo facendo credo in maniera egregia".

Revoca domiciliari Toti, le reazioni. Rixi: "Modalità anomale per democrazia" 

Toti, che venerdì scorso si era dimesso da presidente della Regione Liguria (dando automaticamente il via alla campagna elettorale per il ritorno alle urne, previsto il 27 e 28 ottobre), si trovava recluso nella sua casa di Ameglia, in provincia della Spezia, da 86 giorni, quasi tre mesi. Prima delle dimissioni di Toti per due volte era stata respinta l'istanza di revoca degli arresti domiciliari: per la gip era "evidente [...] la permanenza del pericolo che l'indagato possa reiterare analoghe condotte [...] - si legge nel provvedimento -. Tale pericolo si configura vieppiù concreto ove si consideri che il predetto continua tuttora a rivestire le medesime funzioni e le cariche pubblicistiche".

Il primo arresto era scattato il 7 maggio nell'ambito della maxi indagine per corruzione, il secondo il 18 luglio per finanziamento illecito. Ora la giudice dovrà decidere sulla richiesta della procura per il giudizio immediato: nel caso, si ipotizza l'inizio del processo in autunno.

Savi (legale Toti): "Ora ci prepariamo al processo in libertà"

"È stata riconosciuta come opportuna la revoca e questo chiude la fase della misura cautelare e della privazione della libertà - sono le parole di Stefano Savi, avvocato di Toti -. Ora ci prepariamo ad affrontare il processo in libertà. Quello di oggi è un passaggio positivo, non cancella quanto successo ma certamente è un giorno positivo che chiude la fase della privazione della libertà. Siamo soddisfatti, il provvedimento ricalca la verità dei fatti rispetto alla riconosciuta necessità di revoca della misura cautelare. Finalmente è finita".

Il primo impegno, conclude, "ora sarà esaminare le intercettazioni che ci dovranno essere depositate. Per quanto mi riguarda, non credo che sia praticabile la richiesta di riti alternativi ma aspettiamo di vedere come si muove la procura".

La gip: "Permangono gravi indizi di colpevolezza"

"Ritenuto che, nonostante l'estrema gravità delle condotte criminose, connessa anche alla particolare natura delle funzioni svolte, tenuto conto del comportamento" di Giovanni Toti che il 26 luglio ha rassegnato le dimissioni da presidente della Regione Liguria, si possono considerare "sensibilmente affievolite le esigenze cautelari". Lo scrive la gip, Paola Faggioni, nell'ordinanza di liberazione di Giovanni Toti.

La magistrata precisa però che "permangono, in elevato grado, i gravi indizi di colpevolezza cosi come valutati nelle due" ordinanze applicative degli arresti domiciliari". La gip ricorda che "lo stesso Tribunale per il riesame ha confermato il grave quadro indiziario a carico dell'indagato in relazione alle condotte corruttive poste dal presidente della Regione Liguria". In ogni caso, scrive Faggioni, "essendo ormai concluse le indagini", tanto che è già stato chiesto il giudizio immediato, "possono considerarsi venute meno le esigenze cautelari connesse all'acquisizione e alla genuinità della prova".

"Il gip dice che sono scemati i motivi che giustificavano la custodia con la chiusura delle indagini e con le dimissioni - spiega ancora Savi - non residuano vincoli, quinti Toti è un uomo libero che può agire come tutti noi".

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