Juventus, Pirlo: "Dybala mai stato sul mercato. Higuain? Il ciclo è finito"

26 Ago 2020

la Repubblica

Juventus Pirlo Dybala mai stato sul mercato Higuain Il ciclo è finito

Prima conferenza stampa da allenatore per l'ex centrocampista: "Sono convinto di essere al posto giusto al momento giusto"

TORINO - Andrea Pirlo, qual è il suo obiettivo e cosa pensa di portare all'ambiente bianconero?"Voglio portare un po' di entusiasmo che magari è mancato nell'ultimo periodo. Voglio un calcio propositivo, con padronanza del gioco come detto ai ragazzi. Ai quali ho detto due cose: la prima che bisogna sempre avere il pallone e la seconda che quando lo si perde bisogna recuperarlo velocemente. Questo ho detto ai ragazzi e in questo credo". Chi è il nuovo Pirlo? "Ne abbiamo tanti di giocatore con con le mie caratteristiche, ma sono campioni e dovranno essere sfruttati per le loro peculiarità".Che ruolo avrà Arthur in questa Juve?"Arthur è un buon giocatore, l'abbiamo visto e ammirato nel Barcellona e nella nazionale brasiliana. É un centrocampista di costruzione che può giocare da mezz'ala a regista, visto che i giocatori di qualità possono ricoprire diversi ruoli: tornerà molto utile durante la stagione".Quando l'hanno nominata allenatore della prima squadra è successo tutto molto in fretta. Le è venuta qualche preoccupazione che lì per lì non aveva?"Non ho neanche avuto tempo di pensare al passaggio dall'Under 23, è stato tutto molto veloce. Quando me l'hanno chiesto mi sono buttato a capofitto, non ho avuto tempo per fare questa scelta. Sono convinto di essere al posto giusto al momento giusto".Ha detto che dei moduli le importa poco. Sta ragionando sulla difesa a tre e quali sono i cardini tattici su cui intende lavorare?"Non ho un modello fisso, potremo giocare a quattro o a tre,. Mi piace calcio di rotazioni, di movimento, con gente che abbia voglia di attaccare e di riconquistare il pallone quando lo perde". Come è andato il primo incontro con Ronaldo?"Ci siamo sentiti qualche giorno fa, prima di iniziare, per salutarci. Poi chiacchierando con gli altri calciatori abbiamo parlato di tutto, da persone normali. Più avanti avremo la possibilità di approfondire gli aspetti tattici".Conta ancora su Dybala o teme sorprese di mercato?"Dybala non è mai stato sul mercato, siete voi che mettere in giro queste voci. Appena rientrerà farà parte del progetto".Secondo alcuni l'Inter ha superato la Juve nel ruolo di favorita per il campionato. Come la pensa?"Si parte tutti a zero punti, quindi bisogna conquistarli non importa chi danno per favorita".Come si è trovato dall'altra parte della barricata?"Subito a mio agio, l'ho detto anche alla squadra che fino a poco fa ero dalla loro parte e adesso sono il loro allenatore".Ronaldo e Dybala possono coesistere?"Non sono ancora tutti a disposizione, dobbiamo lavorare a gruppetti. Appena avremo la possibilità prepareremo qualcosa. I giocatori di qualità possono giocare tutti insieme, basta avere spirito di sacrificio: più ce ne sono più hai possibilità di vincere". I tifosi si fidano molto di lei. Come si trasmette l'entusiasmo ai giocatori?"Bisogna portare entusiasmo giorno per giorno, parlare tanto con i giocatori, far capire certe situazioni, renderli partecipi e fare entrare in testa il nuovo modo di giocare. Questa è la cosa più importante, parlare e far capire cosa vogliamo effettivamente".Qual è l'obiettivo della stagione?"Gli obiettivi della Juve sono sempre cercare di vincere. Non è facile ma siamo qui per quello". Quali richiesta farà sul mercato o come alcuni suoi colleghi non si occupa di questo?"Sono l'allenatore normale che voglia certi tipi di giocatori. Normale quando si è l'allenatore".Ha menzionato lo spirito perso, il sacrificio e l'abnegazione. Vuole riportare lo spirito dell'inizio del ciclo quando l'allenatore era Conte?"Magari poter raggiungere quel tipo di voglia e di coesione del gruppo. Avevamo formato una grande squadra con grandi principi e valori ed è quello che voglio: riportare lo spirito di sacrificio".Ha pochissimo tempo prima dell'inizio della stagione. Qual è il segreto per sfruttarlo al massimo?"Sì, abbiamo pochissimo tempo considerando anche la Nazionale. Dieci giorni per preparare il campionato. Dovremo sfruttare ogni momento per arrivare pronti alle prime partite di campionato". Come mai la scelta di Tudor?"Una mia scelta, avevo bisogno di un assistente con esperienza, che avesse già fatto il capo allenatore da qualche parte, che fosse un ex difensore. E soprattutto che avesse un certo tipo di personalità all'interno dello spogliatoio e del campo. In più è un ex Juve, quindi era la persona perfetta". Ha parlato con Higuain e Khedira?"Ho parlato con Gonzalo, una persona che ammiro tantissimo e che ha fatto un ciclo importante qui. Un grandissimo giocatore ma parlando anche con il ragazzo abbiamo deciso che le strade si devono separare, i cicli finiscono e lui è stato messo da parte. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo preso questa decisione. Khedira è infortunato e vedremo il da farsi quando starà meglio". Si stringe un patto di spogliatoio in questi casi?"Nessun patto con i miei ex compagni, bisogna tornare ad aver voglia di sacrificarsi, di rendersi disponibili a tutto. Si parla alla squadra, con tutti, dal più giovane al più vecchio". Cosa lascia in eredità la Champions?"Il Bayern è la squadra più forte ma già si era visto durante la fine del lockdown. Propositiva, voglia di attaccare con tanti giocatori, gente che ha voglia di correre e attaccare gli spazi. Questo è il calcio di oggi". Quando giocava tutti si accorsero che era un predestinato. Cosa significa esserlo da allenatore?"Dipenderà dai risultati. Solo quella è la discriminante. Da giocatore mi è stato detto che ero predestinato e si è avverato, credo nelle mie possibilità e spero di raggiungere questa condizione anche da allenatore".