Lazza. Cosa aspettarci da "Locura" all'indomani dall'uscita

Esce venerdì 20 settembre Locura, il quarto album di inediti di Lazza (Island/Universal), il primo dopo il travolgente successo di Cenere, brano che, con il suo impatto a Sanremo 2023, è stato certificato dalla FIMI come “il più venduto di sempre” tra quelli in gara, e che conta ormai otto dischi di platino.

Questo progetto segna una tappa fondamentale nella carriera di Lazza, quasi come un esame di maturità per un artista che, in pochi anni, ha saputo costruirsi un equilibrio credibile tra l’underground più severo e il mainstream, ottenendo il rispetto di una larga fetta di puristi del rap, pur non disdegnando incursioni più melodiche. Morto Mai e Cenere sono esempi perfetti di questa sintesi, dove la sua attitudine street rimane fedele ai principi del genere, anche nei momenti più pop. “A chi dice che non faccio rap gli stacco la testa”, aveva ribadito Lazza durante il suo tour estivo, a sottolineare la volontà di restare autentico.

Con 18 tracce (due già pubblicate) e una serie di ospiti di spessore, l’album segue il trend dei colleghi, ma spicca per un respiro internazionale grazie alla collaborazione con Lil Baby in Canzone d’odio. Oltre ai soliti nomi del nostro panorama – Ghali (Ghetto Superstar), Guè (Estraneo), Marracash (-3, perdere il volo), Sfera Ebbasta (Fentanyl) – Lazza sembra voler alzare ulteriormente l’asticella.

Zeri in più (Locura) rompe gli schemi con un’apertura dalle tinte forti e barocche, guidata da una intro very 60s a cura di Laura Pausini che riprende Una locura di José Luis Perales. Poi, senz’altro, il pezzo viaggia sulle serpentine trap che conosciamo con un discreto flow. Anche il mood intenso e tormentato di 100 messaggi convince ed ha già spopolato, soprattutto tra la Gen Z, complice il cameo all’ultima edizione della kermesse.

In molti vedono Lazza ora in una posizione simile a quella di Marracash post-Status: con l’hype alle stelle, il rapper sembra voler conquistare tutto, non più puntando solo a un disco che arrivi al numero uno, ma a un disco da numero uno.