Ciao Paolo, salutami Mina Fatto a Latina

Leggo sulla pagina di Fb della figlia Adriana della morte del papa’ Paolo.

Improvvisamente, come capita nei ricordi quando tornano, l’ ho rivisto come fosse presente. Paolo Anzeloni, entrava in redazione, allora in corso della Repubblica a Latina, la redazione di Latina oggi. Era un giornale molto diverso da ora, anche i tempi non erano uguali, il giornale non era tale era un tentativo e tutto stavamo imparando una cosa che non c’era.

Era garbatissimo Paolo, lavorava all’INPS, veniva per conto della moglie Mina Picone che faceva la corrispondente da Priverno per il giornale. Paolo portava le foto, non c’era internet allora, o pezzi sui fogli millimetrati e veniva a ritirare lo stipendio di lei, perennemente in ritardo… lo stipendio

Io mi occupavo di politica e delle pagine della provincia e facevo la pagina di Sezze-Priverno.

Mi si sedeva accanto e chiedeva, cortese in un mondo di prepotenti, un poco boriosi, passava 10 minuti.

Parlavamo in dialetto, lui poi mi diceva “Mina s’ha rabbiata” . Si arrabbiava perché cambiavo le citazioni in latino nei pezzi, Mina era professoressa rigorosissima (aveva l’argento vivo addosso) o mettevo il suo pezzo in basso e quello di Sezze in alto.

Ma in fondo io e Mina andavamo più d’accordo di altri che erano falsi e Paolo lo sapeva. Paolo era una brava persona, senza Mina gli mancò quasi la vita stessa ma aveva due figlie Adriana e Giovanna e fece quello che sapeva fare … La brava persona.

Ho conosciuto le sue donne più importanti Mina e Adriana due donne diverse ma straordinariamente intelligenti, e con la vita dentro, e che lui meritava tutte.

L’ ho incontrato per i vicoli di Priverno qualche anno fa: “Li’  che ci fai qua?” .

E ricominciammo a parlare di Mina, come se lei fosse con noi.

Un uomo che ha amato tanto. Ciao Paolo, di per favore a Mina che adesso metterei più spesso Priverno in alto, ma ci rifaremo quando sarà di turno io, perché Camilla e Ufente in fondo si amano sempre.

Ciao…