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Suona al campanello della casa sbagliata, il proprietario gli spara in ...

Suona al campanello della casa sbagliata il proprietario gli spara in
Un 16enne afroamericano sbaglia indirizzo, un uomo bianco apre e gli spara 2 colpi di pistola. Protetto dalla legittima difesa, l'uomo può cavarsela. Polemiche per l'ennesima violenza razzista. Nello Stato di New York un caso simile, ragazza uccisa

Ralph Yarl ha 16 anni e suona benissimo il clarinetto. 

Ralph Yarl è un ragazzo afroamericano e vive a Kansas City, in Missouri.Ralph Yarl è vivo per miracolo.

Giovedì scorso, i genitori di Ralph gli chiedono di andare a prendere i fratellini, due gemelli. L'indirizzo è 115th Terrace.Ralph prende la macchina, parte. Ma sbaglia indirizzo: va alla 115th Street, in un altro quartiere della città. Parcheggia nel vialetto, cammina fino al portoncino, suona il campanello. Un uomo apre, lo guarda in volto - e gli spara due volte, alla testa e al braccio. Ralph è ferito, fugge, cerca aiuto, suona a tre diverse abitazioni di quella tranquilla strada residenziale fatta di villette tutte uguali, alberi e giardinetti curati, ma nessuno risponde, solo al quarto tentativo qualcuno apre: però, per prima cosa, gli intima di sdraiarsi a terra con le mani in alto. Solo dopo chiama la polizia.

L'uomo che ha sparato si chiama Andrew Lester, ha 85 anni, è bianco.Quella sera la polizia lo ferma, lo porta in caserma attorno a mezzanotte, lo rilascia poco più di un'ora dopo, esattamente all'1:24. Quattro giorni dopo i fatti, Lester è incriminato per aggressione a mano armata. 

Così la ricostruzione dei fatti, secondo agenzie internazionali, testimoni e stampa locale.

LaPresse

Kansas City, Ralph Yarl sparatoria si è avvicinato alla casa sbagliata

Nel frattempo è successo di tutto. La zia di Ralph ha avviato una raccolta fondi per pagare le spese mediche e ha raccolto in tre giorni un milione e 400mila dollari.La casa di Lester, l'uomo che ha sparato, è stata bersagliata da uova e vernice, qualcuno ha dipinto un grande cuore nero con al centro il numero “16”, l'età di Ralph, manifestanti hanno urlato “Black lives matter”, “le vite dei neri contano”, lo slogan della protesta di questi ultimi anni contro le brutalità di matrice razziale.

La polemica ha raggiunto dimensioni nazionali: è un coro di rabbia per ciò che appare come l'ennesimo episodio di violenza razzista. Anche se su questo punto gli inquirenti restano cauti: Zachary Thompson, procuratore della Contea, dice che nel caso sembra esserci “una componente razziale” - ma i documenti ufficiali non ne fanno cenno. 

Ben Crump, legale della famiglia, fa notare che “Se le parti fossero invertite, se cioè un cittadino nero avesse sparato a un sedicenne bianco che gli suonava il campanello, sappiamo tutti che non avrebbe dormito nel suo letto quella notte, sarebbe stato arrestato subito”.Parla anche la vicepresidente americana Kamala Harris: “Bisogna essere chiari, nessun ragazzo deve vivere con la paura di essere ucciso se suona il campanello sbagliato”, scrive su Twitter. 

Qualcuno fa anche notare che il Missouri è uno dei 30 Stati americani dove vige il regime noto come “Stand by your ground”, in pratica una legittima difesa rafforzata che consente di usare anche la forza letale in presenza di un pericolo anche solo presunto, anche quando ci si potrebbe difendere senza uccidere nessuno. Di conseguenza, Lester potrebbe cavarsela facilmente. 

LaPresse

Kansas City, Ralph Yarl sparatoria si è avvicinato alla casa sbagliata

In quella che appare come una grottesca coincidenza, due giorni dopo un caso simile - meno fortunato - accade nello Stato di New York, a più di 2mila chilometri da Kansas City. 

Succede sabato sera. 

Kaylin Gillis, 20 anni, minuta e bionda, è in macchina con tre amici e attraversa la cittadina di Hebron, 1800 abitanti, contea rurale nel nord dello Stato. C'è un problema, si sono persi, non è la strada giusta, bisogna tornare indietro. Per fare inversione Kaylin si infila nel vialetto di una casa. Ne esce il proprietario, Kevin Monahan, 65 anni. Ha in mano un'arma da fuoco, spara: uno dei due colpi ferisce Kaylin. Non c'è copertura telefonica, non si può chiamare un'ambulanza né la polizia. Il gruppo fugge, guida disperatamente fino alla cittadina di Salem, 20 minuti di strada, chiama il numero di emergenza - nulla da fare per la ragazza, che muore mentre si tenta di rianimarla. 

La polizia va a casa di Monahan, ma lui rifiuta di uscire: si apre un negoziato di un'ora prima che sia possibile arrestarlo - con l'accusa di omicidio preterintenzionale.

Non c'è una componente razziale in questo caso. C'è una vittima, che aveva 20 anni. E c'è un uomo che per qualche motivo si è sentito minacciato nella proprietà privata e ha reagito come riteneva giusto e possibile fare: sparando. 

Twitter@KumiTuckerWNYT

Kaylin Gillis, città di Hebron, nella contea di Washington

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