Strage Bologna, Mattarella: «Matrice neofascista, ignobili depistaggi ...
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Da parte dell’esecutivo il messaggio all’associazione dei familiari delle vittime del due agosto è stato quello di una «condivisione senza riserve, che non ammette oblio e che parte dal riconoscimento della verità giudiziaria». Il ministro ha incontrato in Comune istituzioni e familiari delle vittime.
«Lo Stato cammina con voi»«Lo Stato cammina con voi, non si sottrae alla responsabilità di coltivare la memoria, ma anche guardare al futuro con speranza. Qui - ha detto Piantedosi parlando nel cortile del palazzo comunale davanti a familiari e istituzioni - si deve rinnovare il patto: la strage ha colpito la democrazia e la democrazia si difende nei luoghi della rappresentanza. Bologna fu colpita da un dolore inconsolabile e per come reagì fu decorata dalla medaglia d’oro al valore civile, simbolo principale del rifiuto dell’aggressione. Per questo noi cammineremo insieme ogni due agosto». Il ministro ha ricordato anche la sua partecipazione ultradecennale a questa cerimonia, visto che la sua carriera nello Stato si è svolta, nella stragrande maggioranza, proprio nella Prefettura di Bologna. «Ho sempre partecipato fin dal 1989 - ha detto - quando sono arrivato a Bologna e oggi, con mio grande onore sono qui come ministro e sono molto orgoglioso. E necessaria la compartecipazione al dolore e al bisogno di giustizia a una città che è anche mia. Non posso separare il ruolo dalla persona e quindi parlo di cose che si sono sedimentate nel tempo, conoscendo bene anche l’attività dell’associazione dei familiari».
Tajani: commissione inchiesta su Bologna? Passato molto tempo«Non sono contrario alle commissioni di inchiesta - ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rainews24 rispondendo a una domanda su un eventuale commissione di inchiesta sulla strage di Bologna -, ma anche il presidente Matterella ha detto “attenzione a non fare troppe commissioni di inchiesta”. Non so cosa possa trovare una commissione di inchiesta oltre a quello che stanno facendo magistrati e forze dell’ordine, è passato molto tempo». «Dobbiamo essere determinati e fermi a difendere la democrazia contro ogni terrorismo, sia esso neofascista, brigatista, fondamentalista islamico o di tipo mafioso», ha aggiunto.
Schlein, non accettiamo tentativi di depistaggio«Come ogni anno qui a Bologna, al fianco dei familiari delle vittime della strage per ribadire che non accettiamo alcun tentativo di depistaggio ulteriore, alcun tentativo di riscrivere la storia», ha sottolineato la segretaria del Pd, Elly Schlein partecipando al corteo per il 43° anniversario della strage del 2 agosto alla stazione di Bologna. «Le evidenze processuali già chiariscono che questa è stata una strage di matrice neofascista e anche con un intento eversivo. Continuiamo a chiedere la piena verità e giustizia; c’è un diritto alla verità che non appartiene soltanto, anche se per primi, ai familiari delle vittime, ma appartiene alla nostra Repubblica, a tutta la cittadinanza - ha proseguito -. Come ogni anno è bello vedere che c’è una forte partecipazione comunitaria. Tutta la città di Bologna si stringe attorno ai familiari, anche la Regione e tante persone dal resto d’Italia, per stare affianco ai familiari e continuare a chiedere verità e giustizia. Quindi - ha concluso - siamo ancora qui e siamo ancora qui a manifestare tutto il nostro impegno in questa direzione».
Patrick Zaki, un dovere essere qui al corteo«La scorsa domenica abbiamo festeggiato la mia libertà. Ora sono un regolare cittadino di Bologna ed è un mio dovere essere qui oggi 2 agosto, al fianco dei familiari delle vittime della strage. E farò il possibile per esserci sempre in questo giorno ogni anno, perché adesso sono bolognese, questa è la mia grande famiglia». Così Patrick Zaki che ha partecipato al corteo per il 43° anniversario della strage di Bologna.