"In affari con la Camorra", ma dopo quasi 3 mesi il neomelodico ...
![In affari con la Camorra ma dopo quasi 3 mesi il neomelodico](/thumb/phpThumb.php?src=%2Fuploads%2Fnews%2F50%2F5080%2F1%2F5080162-in-affari-con-la-camorra-ma-dopo-quasi-3-mesi-il-neomelodico.jpg&w=706&hash=67f072250cb01798cc562423dbf935ff)
Dopo 15 mesi il cantante neomelodico palermitano Tony Colombo ha lasciato il carcere: il gup di Napoli, Ivana Salvatore, gli ha infatti concesso gli arresti domiciliari, ritenendo attenuate le esigenze cautelari. Il cantante era finito in cella assieme alla moglie Tina Rispoli, vedova di un esponente di spicco del clan di Secondigliano, il 17 ottobre del 2023 con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
La cantata dei pentiti su Tony Colombo: "Ha avuto soldi dalla Camorra"
Colombo, così come Rispoli, che ha lasciato pure lei il carcere qualche settimana fa, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e per lui la Procura di Napoli ha già chiesto una condanna a 9 anni. Il processo si svolge in abbreviato e la sentenza dovrebbe arrivare a marzo.
Dal brand "Corleone" alle sigarette di contrabbando: così Tony Colombo faceva affari coi boss
Secondo gli inquirenti la coppia avrebbe investito 35 mila euro in una fabbrica di sigarette di contrabbando ad Acerra e il neomelodico sarebbe stato in affari con il boss Vincenzo Di Lauro anche in relazione ad un brand di abbigliamento, "Corleone". Diversi pentiti hanno poi raccontato come il cantante palermitano sarebbe stato "sempre pieno di debiti" e come avrebbe chiesto prestiti non solo ad alcuni di loro, ma anche ad altri camorristi: somme tra i 50 e i 200 mila euro che sarebbero servite per organizzare concerti, incidere dischi e, alla fine, costruire la sua carriera.
La difesa di Tony Colombo: "Sono solo un imprenditore, non c'entro niente con la Camorra"
Colombo ha sempre respinto le accuse e, già durante il suo interrogatorio, dopo l'arresto, aveva spiegato: "Sono solo un imprenditore, non ho nulla a che fare con la Camorra". Aveva ammesso di conoscere il boss Vincenzo Di Lauro e altri degli imputati, ma negando ogni legame con l'organizzazione criminiale.