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Chi è Alessio Zerbin, l'erede di Insigne che il Napoli può trovarsi in casa: ha illuminato Frosinone

Chi è Alessio Zerbin lerede di Insigne che il Napoli può trovarsi in casa ha illuminato Frosinone
Zerbin è tra i convocati dell’Italia di Mancini contro l’Ungheria: di proprietà del Napoli, è uno di quei giovani mandato a “farsi...
7 Giugno 2022

Zerbin è tra i convocati dell’Italia di Mancini contro l’Ungheria: di proprietà del Napoli, è uno di quei giovani mandato a “farsi le ossa” in squadre minori. L’ottimo rendimento con il Frosinone in B gli ha regalato la chiamata di Mancini. Questa sera ha l’occasione della vita partendo titolare in Nazionale contro l’Ungheria.

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Dopo l'esordio di Wilfred Gnonto contro la Germania, oggi nella seconda partita dell'Italia in Nations League contro l'Ungheria di Marco Rossi, Mister Roberto Mancini ha intenzione di stravolgere l'undici titolare buttando dentro altri giovanissimi dal futuro promettente e che hanno fatto bene in questa stagione. Uno di questi sarà Alessio Zerbin, attaccante esterno di proprietà Napoli che quest'anno è stato in prestito al Frosinone. Il ragazzo gode già della fiducia del Ct: "Zerbin, è veloce e nel suo ruolo come lui non ce ne sono tanti. Può avere un ottimo futuro".

Zerbin è un classe 1999 e viene dalla sua prima stagione in Serie B con i ciociari in cui ha realizzato nove gol, giocando con regolarità e impressionando positivamente. Il suo rendimento gli è valso così la prima chiamata di Mancini in Nazionale maggiore, motivo per cui in questi giorni non ha di certo tempo per pensare al mercato, anche se sul suo profilo si sono interessate tante squadre di Serie A. L'attaccante ha ancora un altro anno di contratto con il Napoli e i primi contatti per rinnovare sono già partiti, in attesa di capire se nel dopo Insigne ci potrà essere spazio anche per lui o se sia già destinato ad un altro prestito.

Ma Zerbin non è un prodotto del vivaio campano: all'ombra del Vesuvio ci è arrivato, dopo esperienze formative nei settori giovanili di Inter, Novara, Suno e Gozzano. Il 23enne nasce infatti a Novara e il suo talento viene immediatamente notato dalla società nerazzurra, tanto che a 7 anni è già nelle file delle sue giovanili. Qui rimane fino ai 13 anni, quando torna a casa e fa una stagione nelle giovanili del Novara. Nel 2016 esordisce in Serie D con il Gozzano, squadra del piccolo comune della provincia della stessa città piemontese. È qui che inizia a girare la carriera del ragazzo, che all'ultima giornata di campionato della stessa stagione mette a segno una tripletta. Già nella prima metà della stagione successiva, si mette in mostra con altri 5 gol in 16 presenze e desta le attenzioni del Napoli, che lo acquista a titolo definitivo a gennaio e lo aggrega alla propria Primavera. Anche tra i giovani azzurri il rendimento di Zerbin cresce: 35 presenze e 13 gol.

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Terminata la formazione giovanile, per il classe '99 inizia la solita girandola di prestiti in categorie più basse, politica tradizionale del calcio italiano. Tre stagioni in prestito in altrettante squadre di Serie C: arriva prima l'esperienza alla Viterbese, poi quella al Cesena e alla Pro Vercelli. Nella prima, nel 2018, vince la Coppa Italia di categoria e colleziona 28 presenze totali, condite da due gol. Poi con i romagnoli altre 23 presenze e due reti. A Vercelli il risultato è più soddisfacente: 36 presenze e cinque gol. La svolta arriva così con l'opportunità in B quest'anno al Frosinone, con cui fa già gol al debutto. Il modo di giocare di Fabio Grosso esalta le caratteristiche di Zerbin che si guadagna anche il premio giocatore del mese AIC per dicembre e gennaio.

Per le caratteristiche che ha, l'attaccante gioca esterno a sinistra a piede invertito ed è quindi ideale in un 4-3-3 (modulo usato da Mancini) o un 4-2-3-1 (utilizzato invece da Spalletti). Rapido, veloce, bravo nell’uno contro uno, può puntare l’avversario e sfidarlo in dribbling, sia sfruttando la tecnica che la velocità. Si tratta quindi di un profilo che, tatticamente, potrebbe sostituire Lorenzo Insigne, sfruttando la sua partenza per guadagnarsi una possibilità con Luciano Spalletti. Definirlo tuttavia erede di Insigne sarebbe azzardato ma, se gli venisse concessa una chance, l’esterno piemontese potrebbe diventare un giocatore costantemente presente nelle rotazioni di un Napoli impegnato su tre fronti in stagione.

In Nazionale invece Alessio Zerbin ha solo l'esperienza in Under 18. Mancini lo aveva convocato per lo stage e lo aveva aggregato al gruppo di convocati già per la prima partita contro la Germania, senza però farlo scendere in campo. Ora l'occasione è lì davanti a sé e si sa: le prime impressioni contano. D'altro canto però, se l'Italia vuole assicurarsi un futuro prospero, soprattutto in attacco, i giudizi non possono essere affrettati: si rischia di creare troppa aspettativa e pressione per chi fa subito bene (come per Gnonto) o viceversa demoralizzare. Adesso per Zerbin il primo imperativo è godersi questa vetrina.

Alessio Zerbin in allenamento contro Leonardo Spinazzola

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