Napoli, addio all'avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi

Addio all'avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi, decano dei penalisti napoletani. Aveva 92 anni. È scomparso nel tardo pomeriggio di lunedì 12 febbraio nel corso di una manifestazione pubblica: Siniscalchi era tra i protagonisti di un convegno Anpi organizzato dal circolo Vomero-Arenella ed ha avuto un malore poco dopo che ha preso la parola (foto qui in basso). Soccorso prontamente per lui si sono rivelate inutili le manovre di rianimazione. Nella sua lunga carriera è stato il legale di personaggi di Diego Armando Maradona, Franco Califano, Tinto Brass nonché componente del Csm. Fu deputato del Pds e poi dei Ds per diverse legislature. Il primo ricordo è stato quello del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Uomo di grande cultura e fine giurista, Siniscalchi ha saputo farsi apprezzare per l'impegno profuso nell'attività professionale e civile. Da membro del Consiglio Superiore della Magistratura - ha detto - e Deputato per tre legislature ha contribuito con la sua esperienza e sensibilità alla definizione di proposte di legge in materia penale. Il suo impegno, espresso ai massimi livelli, non ha contrassegnato solo la carriera forense, ma è stato anche la cifra di partecipazione civica e appassionata al dibattito pubblico e alla vita delle istituzioni del Paese e della città che ci mancherà». 

Eclettico, appassionato di arte, di teatro, amico personale di Gigi Proietti, Vittorio Gassman, Rea, Compagnone, Pomilio, Prisco, Pier Paolo Pasolini e di tanti altri protagonisti del mondo dello spettacolo era «figlio d'arte», suo padre era il penalista Francesco Saverio Siniscalchi, e aveva anche sposato un avvocato, Marinella de Nigris.  Ha interpretato la professione con piglio brillante e trasversale. Alla Federico II è stato assistente di Diritto romano e di Diritto penale, è stato presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli e di numerosi organismi internazionali. Pubblicista, è stato componente della giunta esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa Italiana ed è stato critico cinematografico e ha collaborato alle pagine culturali di quotidiani e riviste profondendo un impegno entusiasta anche sul fronte cinematografico, come autore di sceneggiature e consulente per film e fiction che raccontavano storie ambientate nelle aule di giustizia.  

Tra le sue difese vi sono quelle in favore del calciatore Diego Armando Maradona in processi penali e di giustizia sportiva, di Franco Califano nel processo Cutolo-Tortora, di Gigi Sabani, di Tinto Brass, Michelangelo Antonioni, Vanessa Redgrave e numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport.

Nel processo per l'omicidio di Marta Russo ha difeso Salvatore Ferraro dall'accusa di favoreggiamento. Negli anni '70 è stato impegnato nella difesa di imputati per reati connessi alle attività dei NAP (Nuclei Armati Proletari) e di Autonomia operaia, in particolare la cittadina tedesca Petra Krause. Negli anni '80 ha difeso i politici Ciriaco De Mita, Vincenzo Scotti, Antonio Cariglia (segretario del PSDI) e in numerosi altri processi di Tangentopoli. Ha assistito numerosi gruppi imprenditoriali, tra i quali Impregilo, Lega delle Cooperative, La Fondiaria Assicurazioni, Ansaldo. Al suo attivo vi sono numerose pubblicazioni e relazioni congressuali sui problemi della difesa nel processo penale, sulla libertà di stampa e di diritto dello spettacolo, oltre a quelle di carattere politico parlamentare. 

Il 22 ottobre 1995 alle elezioni suppletive della Camera dei deputati fu eletto deputato con una coalizione Rc-Pds, aderì poi al gruppo misto, ma nel febbraio 1996 passò ad Alleanza dei Progressisti. Rieletto nel 1996 con il Partito Democratico della Sinistra-Ulivo, e dal 2001 al 2006 con i Democratici di Sinistra-Ulivo, sempre nel maggioritario,  fu eletto presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera.  Fu  eletto, in quota Ds, componente laico del Consiglio superiore della magistratura per il quadriennio 2006-2010 con 710 voti a favore espressi dal Parlamento italiano. 

Stava parlando «di Costituzione e di partecipazione, temi che lo appassionavano», racconta il vicepresidente della Camera Sergio Costa, che ha assistito in diretta alla malore dell'avvocato 92 enne. Si è accasciato mentre partecipava all'evento dell'Anpi, a Napoli. «Ero con lui e aver vissuto quegli attimi è stato tragico. Speravamo fosse solo un malore».Molte le manifestazioni di cordoglio in queste ore: da Pierferdinando Casini a Antonio Bassolino («è morto mentre parlava ad una manifestazione dell'Anpi, come Enrico Berlinguer ad un comizio a Padova»), da Vincenzo De Luca a numerosi altri esponenti del centrosinistra, cosi come del centrodestra: da Fulvio Martusciello a Sergio Rastrelli. I funerali mercoledì alle 11, nella chiesa dell'Ascensione a Chiaia.

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