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Calcio – Serie B – Al Rigamonti Brescia – Catanzaro finisce 2 a 3 ...

Calcio  Serie B  Al Rigamonti Brescia  Catanzaro finisce 2 a 3
Iemmello sbaglia un rigore. I Giallorossi vanno in svantaggio, poi pareggiano con Bonini. Nella ripresa raddoppiano, si fanno raggiungere sul 2 a 2. Poi Bonini - sempre di testa - cala il tris ed è fuga per la vittoria!

di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

BRESCIA – La vittoria della Juve Stabia sulla Carrarese (2 a 1) e il pareggio tra Cesena e Bari (1-1), negli anticipi sabatini, ha “retrocesso” il “Catanza” al 9° posto in classifica. A Brescia contro le Rondinelle le Aquile devono volare alto per evitare di allontanarsi troppo dalla zona play-off. E vedremo nelle prossime righe come hanno affrontato la sfida.

Grande festa sugli spalti e nelle vie bresciane per il consolidato gemellaggio tra le due tifoserie. L’amicizia si era rinnovata in occasione dell’incontro del 23 dicembre 2023; all’epoca ben oltre 200 tifosi bresciani giunti nel capoluogo calabrese per onorare il rapporto consolidato nel corso di decenni, sono stati accolti con sentimenti ospitali; poi precedentemente alla gara di andata dell’8 dicembre 2024 (vinta dai giallorossi per 2 a 1) gli ultras uniti in corteo sono arrivati al Ceravolo in un tripudio di cori e sventolii di bandiere, confermando la straordinaria capacità di produrre amore che il football a volte possiede.

Oggi quelli calabresi provenienti da Sud e quelli abitanti al Nord si sono ritrovati ancora una volta assieme per incoraggiare il Catanzaro.

Scognamillo appiedato dal Giudice Sportivo e ben cinque calciatori in infermeria hanno suggerito a Caserta di presentare le scuse anticipate in caso di risultati negativi. Oggi non potrà avvalersi di Situm, D’Alessandro, Seck, Compagnon e Pompetti. Può disporre però dei due nuovi arrivati: Quagliata ed Ilie, oltre ai vari Buso e Maiolo (che potrebbe esordire) e Koulibaly quasi sempre utilizzati nei cambi.

Per gli amanti delle statistiche ricordiamo che prima del match Brescia e Catanzaro si sono incontrate in precedenza 43 volte, 13 le gare vinte dalle Rondinelle; 11 quelle vittoriose per le Aquile; 19 i pareggi, 39 gol bresciani contro i 33 catanzaresi; Il cannoniere della sfida (da marcare a vista) è il bomber Bonini che ha già fatto male alle “Rondinelle”. Nota di colore rosa: arbitra la signora Maria Sole Ferrieri Caputi da Livorno, assistita da Catallo – Belsanti- IV Ufficiale Iacobellis – al Var: Dionisi e Miele. Nota al sapore della cabala: con Maria Sole dietro il fischietto il Brescia non ha mai perso ed anzi ha colto tre successi.

PRIMO TEMPO –Partono come due fuoriserie rombanti il Brescia e il Catanzaro. I Giallorossi sembrano più dinamici e decisi a mantenere il pallone con la classica ragnatela di passaggi. Ma è proprio un errore in fase di concertazione che consente all’attaccante Nuamah di correre a perdifiato verso la porta difesa da Pigliacelli. Il suo tiro è forte e pure deviato. Il portiere del “Catanza” vola come sempre alla sua maniera plastica ma la palla carambola in rete; ed è l’1 a 0 (siamo appena al 5′) che punisce le velleità della formazione di Caserta.

Gli assenti hanno sempre torto e stavolta hanno ragione quelli che li hanno sostituiti. Coulibaly e Quagliata ma anche Biasci reggono bene il confronto e assicurano al motore catanzarese dinamicità, elasticità, grinta e prestazioni da rally. Iemmello, che a volte si distrae (o meglio sarebbe scrivere: trova qualcuno più svelto che lo deruba e gli soffia il pallone) favorisce involontariamente l’azione offensiva in contropiede bresciana ma i cecchini “lumbard” sparano alto o lontano dai pali. Poi è lui che propizia il gol del pareggio. Il cronometro segna l’11’. C’é un assist dalla destra il pallone accarezza, scivola, sbatte (non riusciamo a vedere meglio) sulla sua testa o spalla e svirgola sulla parte destra del portiere Lezzerini. Da Lezzerini a “lazzarone” il passo e breve. L’estremo difensore bresciano va incontro al pallone che manco fosse elemento di un gioco di prestigio rotola beffardamente finché lui stesso non lo accompagna al di là della linea bianca. Il gol del pareggio arriva dopo circa sei minuti dallo svantaggio.

Il “Catanza” mantiene il controllo della partita ma il gioco si svolge quasi sempre a centrocampo dove il possesso palla è asfissiante. Alla fine del primo tempo regolamentare si calcola un 75% a favore dei Giallorossi ed il restante 25% per i Biancocelesti. La chiave della partita è attivata sull’antico detto “nereorocchiano” ossia “primo non prenderle e poi tentare di affondare in avanti”. Tutto questo non sempre è consentito dal Brescia che si difende in undici e attacca in cinque, sei, a volte sette mirando a superare le Aquile nel caso in cui si trovino in inferiorità numerica.

La speranza è che Caserta si sia reso conto – vedendo all’opera gli atleti che ha schierato oggi sin dal primo istante – che in più di un’occasione ha sacrificato ottimi calciatori che avrebbero potuto essergli utili nelle gare ormai iscritte nell’albo della storia di questo campionato. L’arbitro, delude per la facilità con la quale ammonisce tre calciatori (addirittura persino il portiere Pigliacelli) giallorossi rei di aver protestato e uno (Coulibaly) per gioco pericoloso. Non si ha l’impressione che possa essere un buon direttore di gara… ma questo passa il convento e tocca andare avanti sino al termine quando addirittura nega a Petriccione il tiro dal corner perché, fiscalmente, chiude i giochi dopo un minuto di recupero quando avrebbero dovuto essere almeno tre, calcolando i momenti durante i quali ha deciso di stoppare le azioni per riprenderle dopo le sue melense interruzioni!. Pazienza, tirem innaz!

SECONDO TEMPOLa ripresa vale tutto l’incontro disputato oggi al Rigamonti. Al 5′ “l’arbitressa” decreta un calcio di rigore a favore del “Catanza”. Che cosa è avvenuto? Cassandro ben servito sì invola dentro l’area di rigore e viene letteralmente placcato. Nessun dubbio e Iemmello si appresta a calciare dagli undici metri, dopo alcuni frangenti in cui sembrano prevalere le proteste delle Rondinelle. Parte il tiro e …tra la meraviglia dei tifosi giallorossi e l’esultanza di quelli biancocelesti, il pallone si stampa sulla traversa. Secondo penalty-cilecca dello Zar. Quando si dice che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo non si spreca l’affermazione.

La partita riprende col solito clichè. Catanzaro più concreto e autorevole, Brescia che ragiona, corre, lotta, si difende e aggredisce come può con i mezzi di cui Bisoli dispone dalla panchina. Sembrerebbe una di quelle gare destinate a terminare con un pareggio dopo che da una parte, e dall’altra, si è sudato tanto. Ma il Dio Marte attende beffardo gli eventi e carica a più non posso l’agonismo in campo. Dalle tribune campeggiano striscioni recanti scambi benevoli di frasi ed è un vero piacere osservare tali gesti cavallereschi. Il calcio non sempre determina violenze tra i tifosi forse questa è l’eccezione che magari potrebbe confermare la regola assurda ma che produce cronaca nera.

Caserta ci mette lo zampino e ritira Biasci favorendo l’accesso di Pittarello. Poi reclama Coulibaly (che è pure ammonito) e gli preferisce Buso. Non c’é molta differenza tra le fasi del primo e di questo secondo tempo. Tuttavia quando meno te l’aspetti – perché fallire un rigore può anche sgonfiare le velleità – il “Catanza” costruisce l’azione del raddoppio. Siamo al 68′. Quagliata si incarica di battere un calcio di punizione dalla tre quarti a sinistra e pennella un cross che è una meraviglia balistica. Il pallone finisce sulla capoccia di Bonini e lui raddoppia la prima parabola scavalcando il balzo di Lazzerini.

Sulle ali del nuovo vantaggio le Aquile riprendono forza e vigore. Mancano ancora più di una ventina di minuti alla conclusione ma Antonini, Brighenti e Quagliata si difendono bene e anche se la pressione bresciana si fa sempre più forte non si vede come gli avversari possano recuperare il pareggio.

Scrivevamo prima che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo. Questa volta poggia il suo occhio malevolo proprio sul portiere Pigliacelli. All’86’ un cross che proviene dalla sinistra del portiere giallorosso lo invita ad uscire per abbrancare il pallone. La sfera sembra vicina e invece sguscia beffarda tra le braccia dell’estremo difensore giallorosso e si deposita sui piedi del subentrato Bianchi (al posto di Borrelli) che realizza a porta vuota. Un regalo del fortissimo portiere al quale non si può rimproverare nulla viste le tantissime altre volte che ha salvato risultati con interventi prodigiosi. 2 a 2 e palla al centro. Un gran peccato per la formazione di Caserta che pur senza cinque titolari è riuscita a disputare una gara a tutto campo e avrebbe meritato di vincere.

Poi la sfortuna – che quasi sempre è imparziale e non ha riguardi verso nessuno – rivolge lo sguardo verso l’incolpevole “numer one” bresciano. Iemmello esce sfinito e al suo posto entra Pagano. Dalla cabina di regia si assegnano cinque minuti di recupero estesi a poco più di sei. I capovolgimenti di fronte delle due squadre – ormai allungatissime – danno l’impressione che una possa trovare stimoli nella fuga verso la vittoria. Ci prova il Brescia e ci prova il “Catanza” senza esclusioni di colpi. Sino al’ultimo istante del recupero regolamentare quando per atterramento di Pittarello è assegnata una punizione dalla posizione che potrebbe apparire un corner accorciato. Anche questa volta Quagliata decide di occuparsi lui del tiro. Calcia e il pallone si ritrova all’appuntamento ancora con la capoccia di Bonini che insacca per il 2 a 3 finale. Non c’é più tempo nemmeno per festeggiare. La direttrice di gara fischia e questa volta è il Brescia a perdere dopo il suo arbitraggio. Prima o dopo sarebbe dovuto pur accadere!

Considerazioni finali. Il “Catanza” vince una partita che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto temere viste le tante assenze di titolati titolari. Tuttavia il gioco espresso, sia sotto il profilo qualitativo che di quantità ha smentito chi riteneva che la panchina giallorossa non avesse caratteristiche ottimali per reggere il confronto. Con i tre punti artigliati al Rigamonti le Aquile (quota 32) si collocano al 6° posto, favorite dalla sconfitta del Palermo a Reggio Emilia, ad un solo punto dalla Juve Stabia (quota 33). Il 1 Febbraio scende al Ceravolo il Cesena. Caserta ha un conto da regolare con gli emiliani. Fate il vostro gioco!

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

I protagonisti al fischio d’inizio

IL TABELLINO DELL’INCONTRO: BRESCIA – CATANZARO – PISA – 1

BRESCIA FC 1911 (4-3-2-1): Lezzerini; Dickmannn, Papetti (69′ Galazzi), Adorni, Calvani (82′ Bjarnason); Bisoli, Bertagnoli, Nuamah; Olzer (45′ Jallow), Besaggio (46′ Luric); Borrelli (76′ Bianchi). All.: Bisoli

US CATANZARO 1929 (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Antonini, Bonini; Cassandro, Coulibaly (55′ Buso), Petriccione, Pontisso, Quagliata; Iemmello (90+1 Pagano), Biasci (65′ Pittarello). All.: Caserta

MARCATORI: 5′ Nuamah (Bs), 10′ Iemmello (Cz), 68′ Bonini (Cz), 88′ Bianchi (Bs) Bonini (Cz) 96′

NOTE: Cielo plumbeo ma non ha piovuto nonostante le nubi a basso livello, circa 8 gradi; terreno in erba naturale; SPETTATORI: Presenti almeno 2mila sostenitori giallorossi

AMMONITI: 21′ Pigliacelli, Coulibaly, Petriccione; Borrelli – rec. 1′ p.t.; 6 s.t.

ARBITRO: Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione Aia di Livorno. (Arbitra per la prima volta il Catanzaro mentre ha tre precedenti con il Brescia sempre vittorioso). Assistenti: Ivan Catallo di Frosinone e da Marco Belsanti di Bari. 4° Ufficiale Gioele Iacobellis di Pisa.VAR: Federico Dionisi de L’Aquila – AVAR – Gianpiero Miele di Nola. 

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