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‘Ndrangheta, arrestato (ai domiciliari) il presidente del Consiglio regionale della Calabria

Ndrangheta arrestato ai domiciliari il presidente del Consiglio regionale della Calabria
Domenico Tallini accusato di aver dato supporto alla cosca Grande Aracri nel reimpiego di «denaro sporco»

CATANZARO. C'è Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria, fra le 19 persone indagate nell'ambito dell'operazione «Farmabusiness» condotta dalla Dda di Catanzaro contro la cosca Grande Aracri di Crotone. Tallini si trova ai domiciliari.

Secondo l'accusa, i rapporti di Domenico Tallini con la cosca Grande Aracri avrebbero riguardato la costituzione di una società, con base a Catanzaro, finalizzata alla distribuzione all'ingrosso di prodotti medicinali mediante una rete di punti vendita costituiti da farmacie e parafarmacie (20 in Calabria, due in Puglia e una in Emilia Romagna). Tallini avrebbe fornito supporto alla cosca, specie nella fase di avvio del progetto, ed il suo intervento, secondo quanto riferiscono i carabinieri, sarebbe stato ricambiato anche con il sostegno della cosca alle elezioni regionali del novembre 2014.

Il contributo di Tallini sarebbe stato decisivo per favorire e accelerare l'iter burocratico iniziale per ottenere le necessarie autorizzazioni per la costituzione della società per la distribuzione di medicinali.

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Nell’inchiesta coinvolte altre 18 persone

Nell'operazione dei carabinieri sono coinvolte, complessivamente, 19 persone destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda. Sono accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

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giuseppe salvaggiulo (testo); alberto infelise (coordinamento); con la collaborazione di gedi visual

Il provvedimento trae origine da due attività investigative convergenti, sviluppate rispettivamente dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro e del Nucleo Investigativo di Crotone, dirette e coordinate dal Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dal Procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla e dai sostituti procuratori Paolo Sirleo e Domenico Guarascio. «Le emergenze investigate - é detto in una nota stampa diramata dai carabinieri - hanno riguardato l'operatività della cosca di 'ndrangheta Grande Aracri di Cutro nell'area di origine e nel territorio catanzarese, con particolare riferimento alle iniziative imprenditoriali avviate in quest'ultima provincia mediante il reimpiego di capitali della cosca. In particolare, gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno permesso di definire i nuovi assetti della cosca Grande Aracri dopo le operazioni che ne hanno colpito i principali esponenti e lo stesso capo Nicolino Grande Aracri.

Sono state inoltre documentate la realizzazione e l'operativà da parte degli indagati, attraverso la preliminare intestazione fittizia di beni e utilità. E' stato accertato anche il ruolo di professionisti ed imprenditori nella realizzazione del programma della cosca con riguardo al perseguimento dei vantaggi economici nei diversi settori imprenditoriali di interesse. Le indagini hanno consentito di ricostruire anche specifici episodi intimidatori, «tanto riconnessi alla realizzazione dell'iniziativa imprenditoriale della cosca, quanto con specifico scopo estorsivo, oltre che la disponibilità di numerose armi». 

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Da assessore all’Istruzione al vertice del Consiglio regionaleNel 1997, in occasione della prima elezione del sindaco Sergio Abramo, Tallini risultò il consigliere più votato. Due anni dopo, nel 1999, diventò assessore provinciale alla Pubblica Istruzione e Programmazione territoriale e, in occasione delle regionali del 2000, da indipendente nella lista di Forza Italia, ottenne un notevole successo con circa 6.500 voti. A Tallini sono collegati anche alcuni dei movimenti politici locali che hanno determinato le elezioni comunali nel capoluogo calabrese: da «Calabria Libera» al «Polo Civico» e fino al «Movimento Civico per il Sud».

Nel suo curriculum la passione per il calcio e l'hobby del biliardo, ma è la politica che lo ha coinvolto anima e corpo, spingendo nell'agone della pubblica amministrazione anche diversi suoi fedelissimi. Nel gennaio scorso è stato eletto presidente del Consiglio regionale della Calabria, nonostante la commissione parlamentare Antimafia, guidata da Nicola Morra, lo avesse inserito, in piena campagna elettorale, svolta a novembre, nella lista dei tre impresentabili. Tallini, rinviato a giudizio in alcuni procedimenti penali, replicò: «A Morra, che mi ha definito “impresentabile”, ho risposto con l'esito delle elezioni». Oggi l'epilogo, con l'arresto della figura apicale del Consiglio regionale della Calabria, accusato di avere fornito collaborazione alla potente cosca dei Grande Aracri, ricevendo in cambio il sostegno elettorale.

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L’esordio come esponente del MsiNato a Catanzaro il 29 gennaio 1952, perito elettrotecnico ed elettronico, dipendente dell'Enel, è stato per molti anni consigliere comunale del capoluogo calabrese, in cui esordì come esponente del Msi, ricoprendo negli anni incarichi importanti, come quelli di assessore e presidente della commissione urbanistica. Poi il grande salto alla Regione. Il suo primo ingresso in Consiglio regionale risale al 4 aprile 2005, nella lista dell'Udeur. E' stato presidente del gruppo consiliare Popolari-Udeur e presidente della Commissione speciale di vigilanza. L'11 ottobre 2008 aderi' al neocostituito gruppo «Popolari Europei verso il PdL». Il suo percorso politico è iniziato nelle file della Giovane Italia, ma è tra i banchi del Consiglio comunale di Catanzaro che ha mosso i primi passi nella politica. Per 25 anni Tallini ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale. La prima volta nel 1981, nelle liste missine, mentre nel 1993 ricopri' l'incarico di assessore comunale allo Sport e agli Affari Generali. 

Nel 2010 Tallini fu stato eletto in Consiglio regionale nella circoscrizione Calabria centro con la lista Pdl con circa 10.000 preferenze. Dal 2010 al 2014 è stato assessore al Personale. Nel 2014 è stato rieletto nella circoscrizione Calabria centro con la lista Forza Italia ottenendo 11.000 preferenze, ricoprendo la carica di vicepresidente della IV Commissione consiliare «Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell'ambiente», nonché di componente della Giunta delle elezioni. 

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