Chiara Ferragni incinta. "Io dico ai Ferragnez: fregatevene e fate tutto quello che vi pare"

1 Ott 2020

La Repubblica

Chiara Ferragni incinta Io dico ai Ferragnez fregatevene e fate tutto quello che vi pare

Chiara Ferragni è incinta

Chiara Ferragni è una notizia anche quando non aspetta un bambino, figuriamoci se lo fa. Prevedibile dunque il fatto che la creatura in arrivo, appena annunciata sui social come da tradizione familiare, dominerà le conversazioni lievi per tutti i mesi a venire, ecografia per ecografia, trovandoci curiosi manco ne fossimo tutti la zia.

È sempre buffo l’interesse che suscita sui media la gravidanza della specie Very Important Person, considerato che gli italiani – popolo a bassissimo tasso di natalità – nella realtà non provano la minima fascinazione per la propria riproduzione.

Sul bambino di Ferragni si sprecheranno invece i commenti – come questo, del resto – sociologici e mediatici, artistici e semplicemente curiosi, ma temo soprattutto moralistici. Me lo vedo già il coro dei pedagoghi da tastiera pronti a dire ai Ferragnez come dovrebbero vivere il secondo turno della loro genitorialità, magari con richieste di maggiore responsabilità, di continenza e con invocazioni serissime a non esporre questo nuovo arrivo alla fame dei social network come hanno fatto con il precedente.

Permettetemi di scansarmi da questa linea e dire chiaro e forte a Chiara e Federico esattamente l’opposto: fregatevene e fate tutto quello che vi pare, come del resto avete sempre fatto. Fateci partecipi di ogni momento di questa gravidanza collettiva, esattamente come ci avete resi parte di quella precedente, dell’amore sbilenco e tenero di cui entrambe sono frutto, delle vostre follie private, del vostro interesse politico, della vostra generosità sulle cause sociali, del vostro lavoro musicale e mediatico e della vostra disastrosa e mai nascosta incapacità di fare non la mamma e il papà, ma ciò che sui media conta davvero: un balletto decente su Tik Tok.

Continuate a raccontarvi e a raccontare anche i vostri figli, perché nella vostra narrazione apparentemente privata c’è il riflesso delle fantasie di rappresentazione pubblica di tutta questa strana nazione. È il vostro non essere realistici a dirci che siete la cosa più simile a una famiglia reale che ci possiamo permettere, il Mulino Bianco contemporaneo dove la colazione la prepara finalmente il papà in mutande, mentre mamma porta a casa una quantità di soldi tale che i bambini impareranno a scriverla solo in quarta liceo scientifico.

I vostri figli, che li teniate lontani dai social o che fotografiate ogni loro vagito, alla fine cresceranno come li cresciamo tutti: malissimo e dando la colpa a voi. Tanto vale che nel mezzo facciate come vi pare.