Che cos'è il clostebol, la sostanza che rischia di mettere Sinner nei ...
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Lo scorso aprile, durante gli Indian Wells, Jannik Sinner è risultato positivo a un metabolita del clostebol ma è stato scagionato dalla Tennis Integrity Agency (Itia), l'agenzia mondiale sul doping nel tennis, che ha ritenuto che il campione lo avesse assunto in modo inconsapevole. Che cos’è la sostanza che ha rischiato di mettere nei guai il numero 1 della classifica Atp?
Di solito usato sotto forma di clostebol acetato, è uno steroide anabolizzante sintetico derivato dall'ormone maschile del testosterone. Utilizzato in passato come sostanza dopante dagli atleti della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), oggi è anche una sostanza comunemente utilizzata per curare le piccole ferite degli occhi e della pelle.
Venduto in farmacia senza la prescrizione del medico, serve soprattutto per velocizzare la cicatrizzazione di abrasioni, ulcere della pelle e ragadi. I medicinali a base di clostebol si usano localmente, spalmando o spruzzando la sostanza sulla pelle sotto forma di pomata o di spray.
Uno steroide che sviluppa la massa muscolare
Non sempre però gli effetti del clostebol sono così innocui. Poiché stimola la sintesi delle proteine, favorisce lo sviluppo della massa e della potenza muscolare e può ridurre i tempi che occorrono per riprendersi dopo gli sforzi. Permette inoltre di aumentare la quantità di ossigeno che affluisce ai muscoli perché favorisce la produzione di globuli rossi.
Dal punto di vista della composizione chimica assomiglia al testosterone, ma ha al suo interno un atomo di cloro che impedisce la conversione in diidrotestosterone e in estrogeno.
L’utilizzo del clostebol da parte degli sportivi è proibito non soltanto per i suoi effetti dopanti, ma anche perché può danneggiare l’equilibrio ormonale, il sistema cardiovascolare e il fegato. Sulle avvertenze del medicinale venduto in farmacia è scritto chiaramente che può comportare positività al doping: “Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping”.
L’utilizzo del clostebol nella DDR
Il clostebol è conosciuto anche come 4-cloro e deriva dal testosterone. Il 4-cloro era diffuso soprattutto tra gli atleti della Repubblica Democratica Tedesca dalla fine degli anni '60 alla fine degli anni '80 per migliorare le prestazioni sportive. In quegli anni non a caso fu coniata l’espressione “Doping di Stato”.
Dopo la fine del regime della DDR si scoprì che agli atleti della Germania Est erano somministrati farmaci senza che loro stessi ne fossero a conoscenza. In alcuni casi le conseguenze per la loro salute furono gravemente nocive, tanto che nel 2006 il parlamento tedesco ha approvato una legge per risarcire gli sportivi dell’ex DDR ancora in vita.