Usa: Donald Trump nomina il podcaster Dan Bongino vicedirettore ...

Il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump ha comunicato attraverso i suoi canali social che Dan Bongino, ex agente di polizia e dei servizi segreti a New York, nonché noto opinionista e podcaster di destra, assumerà la carica di vicedirettore dell'Fbi.
Questa nomina, che non richiede l'approvazione del Senato, pone al vertice dell'agenzia due figure considerate leali sostenitrici del presidente, rompendo con la tradizione di affidare i ruoli esclusivamente a agenti operativi con lunga esperienza.
"Dan Bongino, un uomo con un amore e una passione incredibile per il nostro Paese, è stato nominato prossimo vicedirettore dell'Fbi dall'uomo che sarà il direttore migliore di sempre: Kash Patel", ha scritto Trump suo social.
Chi è Dan Bongino
Ex agente del Secret Service e della polizia di New York, Bongino non ha mai prestato servizio all'interno dell'Fbi. Si è candidato diverse volte, senza successo al Congresso, prima di intraprendere una carriera di commentatore di estrema destra con il lancio di un suo sito, uno show radiofonico e un podcast, nel 2019. Dal suo show, Bongino ha recentemente accusato l'Fbi di aver mentito quando ha annunciato di non aver identificato la persona che avrebbe piazzato ordigni esplosivi di fronte alle sedi del partito repubblicano e democratico poco prima dell'assalto del 6 gennaio.
La sua carriera, caratterizzata da posizioni fortemente polarizzanti, lo rende un candidato atipico per ricoprire una funzione strategica in un'agenzia nota per la sua storica indipendenza. In un annuncio, Trump ha sottolineato come la decisione di affidare il ruolo al nuovo vice rappresenti un segnale di continuità con una visione di governo che premia la fedeltà e l'innovazione nel modo di comunicare e operare.
Negli anni scorsi ha poi denunciato "l'abominio del dipartimento di Giustizia e dell'Fbi" riguardo all'indagine sulle carte segrete di Trump che portò alla perquisizione di Mar a Lago nel 2022, invocando il licenziamento immediato "dai vertici agli agenti" di chi ha partecipato all'indagine.
Federal Bureau Investigation-FBI (lapresse)
Le reazioni alla nomina
La notizia ha suscitato reazioni contrastanti all'interno dell'Fbi e tra gli osservatori esterni. Secondo fonti interne, l'associazione degli agenti aveva espresso il desiderio che il prossimo vicedirettore fosse un agente attivo, come da una consuetudine che dura da 117 anni. Natalie Bara, capo dell'associazione, insieme al vicepresidente Jen Morrow, aveva chiesto che la nomina ricadesse su un profilo con comprovata esperienza operativa.
Preoccupazione per la nomina di Bongino anche nell'intelligence community per la totale mancanza di esperienza nel settore, stesse obiezioni e timori espressi, anche dall'ex attorney general della prima amministrazione Trump, Bill Barr, riguardo a Patel, ricorda Nbcnews.
La decisione arriva in un periodo di grandi cambiamenti per l'Fbi, con il dipartimento di Giustizia che ha recentemente sostituito alcuni dirigenti senior, portando alla luce una profonda instabilità interna. Il nuovo assetto, che vede Kash Patel alla guida come neo-direttore e Bongino come suo vice, è stato definito da alcuni come il "duo meno esperto" nella storia dell'agenzia, sollevando interrogativi sulla capacità di gestire un'organizzazione di 38.000 dipendenti e un budget di circa 11 miliardi di dollari.
Fonti vicine all'interno dell'Fbi hanno evidenziato come questa mossa rappresenti un netto allontanamento dalle pratiche tradizionali, con timori che la mancanza di esperienza operativa possa compromettere la gestione di operazioni complesse, che includono collaborazioni internazionali e indagini su questioni di alta sicurezza.