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Dinamo Sassari Le Pagelle: Diop è un leone, male Jones

Dinamo Sassari Le Pagelle Diop è un leone male Jones
La Dinamo Sassari combatte ma esce sconfitta dal primo confronto della serie playoff contro Venezia per 82-79. I nostri giudizi sui biancoblù. Dowe: 6,5. Sa di poter essere decisivo e prova a…

La Dinamo Sassari combatte ma esce sconfitta dal primo confronto della serie playoff contro Venezia per 82-79. I nostri giudizi sui biancoblù.

Dowe: 6,5. Sa di poter essere decisivo e prova a scrollarsi di dosso le pressioni iniziando forte attaccando bene Parks, ma facendosi trovare pronto anche nella propria metà campo. Venezia cresce d’intensità nel secondo quarto e proprio quando serve è lui a rispondere. Nel secondo tempo forza alcune situazioni, ma è importante nel momento più difficile nel terzo periodo. Nel finale è glaciale dalla lunetta, gli manca però il passo giusto in occasione dell’ultimo tiro che sarebbe potuto valere il pareggio.

Kruslin: 6. Lavora benissimo sui blocchi il più delle volte creandosi tiri aperti, ma la mano è fredda in una prima parte di gara in cui prova a dare il solito apporto difensivo senza però riuscirci continuamente. Nel secondo tempo cresce, mette una tripla importante malgrado la serata continui a essere più che complessa e soprattutto fa bene dalla lunetta nel momento in cui è necessario. Resta l’amaro in bocca per l’1/7 da tre.

Jones: 5. La tripla a metà primo quarto sembra metterlo in partita, poi però offensivamente la prima parte di serata offre pochi spazi sul perimetro e fa più fatica. Nel secondo tempo quando l’intensità si alza ancora è troppo timido su ambo i lati del campo. Dovrà crescere in fretta.

Bendzius: 6. Silenzioso nel primo tempo, in cui si concentra soprattutto su limitare gli avversari nella propria metà campo, soprattutto a rimbalzo. Quasi si annulla a vicenda con Willis, Venezia gli rende la vita quasi impossibile contestandogli i – pochi – tiri che prende, ma il lituano è fondamentale comunque per costruire i primi tasselli del rientro in partita con un momento di fondamentale importanza nel terzo periodo, e nella lotta a rimbalzo.

Stephens: 5,5. Prova a mettere la giusta intensità contro un avversario come Watt. Non sempre però è premiato e dopo due minuti ha già due falli a carico, con un confronto che pende dalla parte del lungo dei veneti. Un andamento che non cambia nella seconda parte di gara, con l’ex Igokea che al di là dell’alley-oop con Dowe a metà terzo quarto non riesce a incidere e soffre tremendamente il centro avversario.

Robinson: 6,5. L’impatto è pazzesco, reso possibile dalla voglia evidente di lasciare il segno sulla gara dopo tante difficoltà. Nove punti e la presenza in ogni angolo del campo. Venezia capisce che deve limitarlo e in parte ci riesce, ma l’ex Chemnitz è il compagno ideale di Diop nel tentato saccheggio del Taliercio quasi portato a termine. Chiude con 16 punti partendo dalla panchina, con l’unico rammarico di aver avuto la tripla per pareggiare i conti a poco più di un minuto dal termine.

Diop: 7. Un leone che trascina i compagni fino quasi a una piccola impresa. Se la Dinamo si gioca fino alla fine una gara che sembrava essergli scivolata via dalle mani lo deve a lui. Il senegalese inizia bene al suo primo ingresso, Tessitori poi lo mette in difficoltà, ma nel secondo tempo la musica cambia, soprattutto in un ultimo quarto in cui decide di guidare i suoi. Lavora nel pitturato, recupera palloni, smazza assist. Watt gli schiaccia in testa, ma lui non fa un passo indietro, anzi. L’unico cruccio restano i due uno su due nel finale, ma Sassari dovrà ripartire dal suo spirito per provare ad avere la meglio degli avversari nei prossimi incontri.

Gentile: 5,5. A corrente alternata ed è un peccato, perché questo tipo di serie sono sempre state le sue. Nel terzo quarto dà una mano in difesa importante, ma in attacco pasticcia un po’ troppo.

Raspino: 6. Pochi minuti ma giocati con la consueta ottima intensità difensiva.

Treier: 6. Entra senza strafare, ma se c’è un tiro da prendere non lo rifiuta. Ed è la testa giusta per i playoff, anche se dovrà fare un passo avanti a livello difensivo per far respirare ancora di più Bendzius quando necessario.

Chessa: sv.

Devecchi: sv.

Coach Piero Bucchi: 6. La prima sfida conferma che non è tutto già scritto. Il primo quarto è una bella illusione conquistata dalla sua squadra, che fa viaggiare il pallone come sa fare. Poi l’intensità cambia, soprattutto sul perimetro e comincia qualche problema. Alla fine dall’arco i biancoblù chiudono con il 20% ed è una percentuale che si fa sentire nell’economia della gara. La squadra però resta con la testa dentro alla partita, nonostante anche alcuni fischi dubbi e alcune alti e bassi in difesa, ed è questo che dovrà essere utile per la seconda sfida in programma al Taliercio.  

Matteo Cardia

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