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Elezioni in Grecia, Mitsotakis vince ma si va verso nuove elezioni

Elezioni in Grecia Mitsotakis vince ma si va verso nuove elezioni
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Il partito dell’attuale premier, seppur uscito vincitore, non otterrà la maggioranza assoluta nel Parlamento di 300 seggi per via dell’attuale sistema proporzionale semplice con cui si vota. Potrebbe rinunciare a un mandato esplorativo per ripresentarsi al voto il 25 giugno, con un sistema elettorale che gli può garantire una più sicura maggioranza

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In Grecia quasi dieci milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne per scegliere il nuovo governo. Il premier uscente Kyriakos Mitsotakis, a capo del partito conservatore di Nea Dimokratia, a scrutinio non ancora ultimato è in testa e ha ottenuto una netta vittoria, che però potrebbe non bastare a creare un governo stabile visto che non ha raggiunto la maggioranza assoluta. Il partito Nea Dimokratia (Nuova Democrazia) ha ottenuto oltre il 40% dei voti e supera di oltre 20 punti Syriza, che ottiene il 20%. Al terzo posto i socialdemocratici del Pasok-Kinal con il 12%, seguiti dal Partito Comunista di Grecia (7%) e dall'estrema destra Greek Solution (4,5%). Con il 2,5%, il partito di sinistra MeRA25, dell'ex ministro delle Finanze Yanis Varufakis, sembra destinato a uscire dal Parlamento visto che non supera la soglia del 3% necessaria per entrare nella Camera che conta 300 seggi. La partecipazione si è attestata al 56,1%, una percentuale quasi identica a quella delle ultime elezioni, nel 2019.

Mitsotakis: "Risultato chiaro, ha vinto la speranza"

"I dati delle urne sono chiari: il messaggio è che Nea Dimokratia è autonoma", ha dichiarato il premier uscente Kyriakos Mitsotakis, commentando i risultati parziali che vedono il suo partito Nea Dimokratia vincitore con uno stacco di venti punti dal rivale Syriza. "La speranza ha sconfitto il pessimismo" ha aggiunto Mitsotakis, ribadendo il suo impegno "a lavorare ancora di più per onorare la fiducia" dei cittadini. "La matematica della rappresentanza proporzionale porta a vicoli ciechi" ha aggiunto, lasciando intendere che punta a nuove elezioni, con un diverso sistema elettorale, per formare un governo monocolore. Gli esiti del voto non risultano sufficienti a formare un governo monocolore senza far ricorso a un'eventuale coalizione. Fonti del suo partito hanno subito chiarito che Mitsotakis intende rinunciare a un mandato esplorativo per ripresentarsi al voto il 25 giugno, con un sistema elettorale che gli può garantire una più sicura maggioranza. 

Il nuovo sistema elettorale

Queste elezioni si sono svolte con un nuovo sistema proporzionale, che pone intorno al 45% la percentuale minima necessaria per ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento, limite che nessun partito è riuscito a raggiungere. Il ministro conservatore Yorgos Yerapetritis ha sottolineato che i risultati costituiscono "un chiaro ordine" da parte della popolazione affinché Nuova Democrazia governi da sola; il che fa presagire che i greci dovranno probabilmente tornare alle urne tra un mese, quando il partito più votato otterrà un premio fino a 50 seggi. Ma prima che vengano indette le nuove elezioni, devono fallire i tre tentativi di formare un governo da parte dei leader dei partiti più votati, che otterranno, nei prossimi giorni, uno dopo l'altro l'incarico dal presidente del Paese. Queste elezioni sono state le prime negli ultimi tredici anni che la Grecia tiene senza essere sotto la stretta supervisione economica dell'Unione Europea.

ATHENS, GREECE - FEBRUARY 1: Supporter of ultra nationalist party Golden Dawn hold party flag  as they demonstrate on February 1, 2014 in Athens, Greece. Members of the far right party Golden Dawn protest against the indictment of several Golden Dawn members and their leader Nikos Michaloliakos in a government crackdown. . (Photo by Milos Bicanski/ Getty Images)
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La speranza di Tsipras

Tra le fila del principale partito della sinistra greca c'era un cauto ottimismo: 438mila giovani tra i 17 e i 21 anni sono stati chiamati a votare, e complessivamente la percentuale degli indecisi si aggirava intorno al 10%. Un bacino da cui il leader dell'opposizione Alexis Tsipras sperava di attingere per avvicinare il suo rivale e provare così a formare un governo di coalizione progressista con gli altri partiti, tra cui quello socialista del Pasok, la terza forza politica del Paese.

L’incognita giovani

Sul risultato pesa l'incognita del voto dei giovani. Cresciuti durante la crisi del debito greco, quando Alexis Tsipras venne eletto per la prima volta premier nel 2015, gli elettori più giovani hanno attraversato durante la loro adolescenza una serie ininterrotta di crisi: prima quella economica, poi l'emergenza pandemica e infine l'incertezza provocata dalla guerra in Ucraina che ha portato l'inflazione al 12% nell'autunno scorso. La disoccupazione giovanile, nonostante non sia paragonabile a quella di dieci anni fa, rimane comunque una delle più alte dell'eurozona, e sfiora il 24%. Disillusi nei confronti di una classe dirigente considerata indifferente e corrotta, i giovani sono stati i protagonisti delle imponenti manifestazioni seguite all'incidente ferroviario di Tebi del 28 febbraio scorso, in cui hanno perso la vita 57 persone, tra cui molti universitari, e sono tra gli elettori che hanno seguito con più attenzione, soprattutto tramite i social media, lo scandalo delle intercettazioni che ha travolto nell'estate scorsa i governo. Il premier uscente Mitsotakis, da parte sua, punta sulla popolarità di cui gode tra la classe media e i pensionati e rivendica i segnali di crescita registrati in campo economico.

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Ipotesi concreta di nuove elezioni

L'anno scorso la Grecia è uscita dal programma di sorveglianza europea e ha registrato un tasso di crescita del 5,9%, grazie anche a un'eccellente stagione turistica. Oltre all'aumento dello stipendio minimo e delle pensioni avvenuto durante gli ultimi anni di governo, il premier conservatore rivendica la diminuzione del numero dei richiedenti asilo nelle isole greche e il rafforzamento della difesa nazionale, con l'acquisto di nuovi armamenti, al confine con la Turchia. Anche uscendo vincitore, il suo partito non otterrà la maggioranza assoluta nel Parlamento di 300 seggi, considerato l'attuale sistema proporzionale semplice. Mitsotakis ha chiarito di puntare a nuove elezioni, con uno nuovo sistema elettorale che prevede un bonus di seggi per il primo partito e che potrebbe assicurare l'autosufficienza a Nea Dimokratia.

Greek opposition leader of left-wing Syriza party's leader, Alexis Tsipras (L) and Greek Prime Minister and leader of right wing party New Democracy, Kyriakos Mitsotakis (R) look in opposing directions as they attend a televised debate between the Greek parliamentary party leaders in Athens on May 10, 2023 ahead of Greece's general elections on May 21. (Photo by Aris Messinis / AFP) (Photo by ARIS MESSINIS/AFP via Getty Images)
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Mondo Incidente ferroviario in Grecia, scontri tra polizia e manifestanti

Circa 7.500 persone, secondo la polizia, hanno manifestato questa mattina davanti al Parlamento di Atene dopo il disastro ferroviario in Grecia che ha provocato 57 morti ed è stato attribuito ad errore umano e negligenza. Durante la protesta alcuni dimostranti hanno incendiato cassonetti della spazzatura e lanciato bottiglie molotov. La polizia ha risposto con gas lacrimogeni, granate stordenti e cariche di alleggerimento. Il bilancio è di cinque fermi tra i manifestanti e sette poliziotti feriti

Violenti scontri tra polizia e manifestanti si sono registrati ad Atene durante la manifestazione organizzata a seguito del disastro ferroviario, il più grave nella storia del Paese, che lo scorso 28 febbraio ha provocato 57 morti e un'ondata di rabbia tra la popolazione

Davanti al Parlamento, dove migliaia di persone si erano radunate, alcuni dimostranti hanno incendiato veicoli e cassonetti della spazzatura e lanciato bottiglie molotov

Le forze di polizia hanno risposto con gas lacrimogeni, granate stordenti e cariche di alleggerimento. A seguito degli scontri cinque manifestanti sono stati fermati mentre sette poliziotti sono rimasti feriti. Lo riferisce la polizia

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