Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti: «Lavorare insieme è come un regalo di Natale»
Dal 12 dicembre conducono “Striscia la notizia” per la 29ª volta. E qui parlano della loro amicizia
«Ciao socio, come stai?».«Da protocollo, dai. Tu?». «Da proto-collo. proto-naso, proto-mento… proto-tutto». Quando Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti parlano tra loro, non si riesce a restare seri neanche un attimo. Da lunedì 12 dicembre e fino a febbraio li rivedremo dietro al bancone di “Striscia la notizia” per la 29a edizione insieme: e come si può immaginare, sono la coppia di conduttori più longeva nella storia del tg satirico di Canale 5 creato da Antonio Ricci.
Qual è il segreto del vostro affiatamento?Greggio: «La tradizione. Fin dal 1994, tra noi è scattato sempre un bel clima, un “feeling”: lavorare con un amico è impagabile e questo la gente lo capisce».Iacchetti: «Dal primo giorno è stato così e, devo essere sincero, non me l’aspettavo. Non ci conoscevamo prima e non è facile creare subito una coppia comica che funzioni. Tra noi c’è stata immediatamente empatia: ridiamo molto, abbiamo tanta voglia di divertirci. Così abbiamo scavallato prima 10 anni insieme, poi 20, ora sono quasi 30. Caspita».
Diteci intanto se per questa 29ª edizione, Antonio Ricci vi ha fatto delle richieste particolari.Greggio: «Ricci? Non lo vedo e non lo sento da anni… Lui sta ai piani alti. Noi ai piani bassi (ride). In realtà il sodalizio del nostro duo dipende dal fatto che con lui siamo un trio».
Cosa vi diverte di più in trasmissione?Iacchetti: «Il fatto di metterci nei guai, l’uno con l’altro. Ezio prima di andare in onda mi anticipa: “Enzino, devo dirti una cosa”. Ma non mi dice mai prima di che cosa si tratta. La scopro in diretta. Lui è fatto così, gli piace improvvisare».
Chissà quanti tormentoni avete creato con i tecnici in studio.Greggio: «Ah, saperlo! A volte sono parolacce che non si possono ripetere».
Vi intendete con uno sguardo, non servono parole. Ma sapete proprio tutto l’uno dell’altro? O c’è ancora qualcosa da scoprire?Greggio: «No, non c’è più nulla da scoprire. Figuratevi che quando facciamo le analisi del sangue, il medico chiama me per dirmi i risultati di Enzino e viceversa».
Quindi sapete persino quando uno dei due esagera con i peccati di gola?Greggio: «Enzino mangia qualsiasi cosa, persino la suola delle scarpe».Iacchetti: «Pure Ezio è goloso. Però, a differenza mia, lui la mattina alle 7 si alza e va a correre. Io invece sento la sveglia e mi giro dall’altra parte. Per questo è più in forma di me e un po’ questa cosa gliela invidio».
Parlate come due sposi.Greggio: «Ma noi siamo sposati, non lo sapevate?».
Magari prima facciamo un test di affinità di coppia. Iniziamo: l’oggetto che smarrite più spesso? Le chiavi di casa? Il telefonino? Il portafogli?Iacchetti: «Ezio il portafogli finge di dimenticarselo».Greggio: «Enzo non perde oggetti, ma perde se stesso e si guarda attorno smarrito. Tocca a me riacciuffarlo e riportarlo dov’era».
E i segreti dove li custodite? Nei cassetti? In cassaforte? Nel cuore?Greggio: «Tutti i segreti di Enzino sono a casa mia, ce li ho io. Perché lui sa che con me stanno in una botte di ferro. Arrugginita».Iacchetti: «Ma quali segreti? Una volta ci inseguivano i paparazzi, adesso siamo due “pensionati”. Comunque Ezio ha una cassaforte in testa: non si farà mai fregare neanche tra 40 o 50 anni».
A cosa siete allergici?Greggio: «Lui alla mia Juve: se vede bianconero gli viene l’orticaria».Iacchetti: «E lui alla mia Inter, va così».
Avete condotto insieme la puntata più vista di sempre di “Striscia” (23 settembre 2002, oltre 13 milioni di telespettatori) e la più breve (13 gennaio 1998, 35 secondi). Quale altro primato vorreste raggiungere?Greggio: «Mi piacerebbe fare la puntata eterna».Iacchetti: «In pratica, prima “Striscia” insieme, poi anche un film e una serie, sempre insieme. Una maratona di quattro ore e passa».
Vi siete mai usati come “scusa”: «No, stasera non posso: devo vedere Iacchetti/Greggio»?Greggio: «Ma noi possiamo sempre, possiamo tutto. Insomma, siamo onnipotenti».Iacchetti: «A dire il vero, io qualche volta me ne approfitto. Dico spesso: “No grazie, sono impegnato con Ezio”. Qualche volta lo uso come scusa pure nel weekend, così mi evito tante seccature».
Dopo “Striscia”, che sorprese ci state preparando per il nuovo anno?Greggio: «Dal 24 al 29 aprile ci sarà la 20ª edizione del mio Monte-Carlo Film Festival, dedicato alla commedia. Ne sono orgoglioso, sarà un’edizione mastodontica, con grandi nomi del cinema».Iacchetti: «Io dal 14 febbraio sarò in tournée con la commedia “Bloccati dalla neve” assieme a Vittoria Belvedere, che è bravissima. Vorrei tornare a teatro anche con Ezio, ma lui è pigro, non vuole fare le prove. Dice: “Se ci dimentichiamo le battute, ci inventiamo qualcosa lì per lì…”».
C’è una ricorrenza che vi piace celebrare rigorosamente insieme?Greggio:«Ogni giorno con Enzo è una festa da segnare in rosso sul calendario».Iacchetti: «Ci teniamo tantissimo soprattutto alle cene del cambio di stagione. In primavera stiamo leggeri, ma adesso che arriva l’inverno ci diamo dentro con cassoeula e ossobuco».
Avete già fatto l’albero di Natale a casa?Greggio: «Ma cerrrto. L’ho decorato con le uova di Pasqua, che ormai hanno subito mutazioni chimiche e si illuminano da sole».Iacchetti: «Io ne ho uno stupendo in camerino a “Striscia”, addobbato dalla mia truccatrice. E tutti corrono ad ammirarlo».
E avete già scelto un regalo da scambiarvi?Iacchetti: «In onda, Ezio mi rifilerà il solito quadro di Teomondo Scrofalo (nome di pittore inventato da Greggio per indicare l’autore di dipinti dal gusto discutibile, ndr)».Greggio: «Quanto ai regali privati, ci ricicliamo da 29 anni sempre lo stesso pacchetto, mai aperto. Sì, la carta e il nastro sono un po’ lisi, a furia di scambiarceli. Ma a noi basta il gesto, non vogliamo sapere che cosa c’è dentro».