Massimo Ferrero arrestato per «reati societari e bancarotta»: ai domiciliari figlia e nipote, la Samp non è coinvolta
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Massimo Ferrero è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un inchiesta della procura di Paola (Cosenza) per reati societari e bancarotta. Ferrero, che ieri era allo stadio, è stato trasferito in carcere. Secondo quanto si apprende, la squadra ligure non è coinvolta nelle indagini. Insieme al presidente del club blucerchiato é stata arrestata e posta ai domiciliari anche la figlia del presidente della Sampdoria, Vanessa, cui viene contestato lo stesso reato di bancarotta di cui é accusato il padre. Tra gli arrestati, inoltre, c'é anche un nipote di Ferrero, Giorgio. Non si conosce, per il momento, l'identità degli altri tre arrestati coinvolti nell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Paola.
APPROFONDIMENTI
Fatture false e autoriciclaggio: sequestrati 2 milioni a Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria
La notizia dell’arresto arriva a pochi giorni da alcune indiscrezioni, che parlavano del rischio di un nuovo processo per bancarotta fraudolenta per il patron della Sampdoria, assolto in passato dalle accuse di dichiarazione fraudolenta, riciclaggio e truffa. Al centro del caso, la cessione nel 2015 del centrocampista Pedro Obiang, passato dalla Sampdoria al West Ham per 6,5 milioni di euro. Questi soldi sarebbero stati usati per operazioni estranee a quelle del club, ovvero per ingaggiare un’azienda cinematografica, la Vici Srl amministrata da Vanessa Ferrero, figlia del presidente doriano. I pm avevano ipotizzato un sistema volto a evadere gli impegni con il fisco. Il giudice non aveva ravvisato reati, ma aveva chiesto alla procura di effettuare approfondimenti per «verificare l’esistenza di eventuali vantaggi».