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Gaeta, dal ministero 5 milioni di euro la riqualificazione dell’ex vetreria: il progetto

Gaeta dal ministero 5 milioni di euro la riqualificazione dellex vetreria il progetto
Il Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanza e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, hanno concesso 5 milioni di Euro al Comune di Gaeta per la riqualificazione dell’ex vetreria. “

Il Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanza e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, hanno concesso 5 milioni di Euro al Comune di Gaeta per la riqualificazione dell’ex vetreria.

“Gaeta ottiene uno dei più importanti finanziamenti della sua storia recente – commenta il Sindaco Cosmo Mitrano – per un progetto epocale per la nostra città, in un contesto di rigenerazione urbana che continua a diventare realtà tangibile proiettando Gaeta in un futuro prossimo dove avremo finalmente riqualificata una vasta area, circa 25mila mq. circa nel cuore della città. Con questo importantissimo finanziamento ministeriale riusciremo a trasformare “un cratere spento” in una cerniera connettiva, un luogo di passaggio ma anche di incontro, un cuore pulsante, un “Polo Culturale Maestri Vetrai”, un luogo che conserva la memoria ma che consenta alla città di proiettarsi in avanti. I temi di progettazione pertanto riguardano l’elaborazione di un nuovo spazio che tenga conto della storia e della memoria del luogo. Un 2022 che inizia nel miglior modo possibile e che vede l’Amministrazione comunale di Gaeta portare a casa il massimo dell’importo concedibile, ossia, 5milioni di Euro che consentiranno di realizzare il nostro progetto di riqualificazione dell’ex opificio. Un sogno che continua a diventare realtà che si concretizza grazie al sostegno del presidente del consiglio comunale, dei consiglieri di maggioranza ed assessori, e al prezioso supporto degli uffici comunali e dei tecnici che hanno seguito le fasi progettuali”.

Il progetto, che non ha precedenti in città per l’importanza in termini di valorizzazione del territorio e di un’area dismessa ed abbandonata da oltre 40 anni che risorgerà dalle sue stesse ceneri grazie alla dotazione di servizi a beneficio delle collettività attraverso la  realizzazione di spazi connettivi, quali piazze, parchi, spazi per lo spettacolo, spazi per bambini. Il progetto andrà ad integrare nel tessuto urbano la nuova area che ricade a ridosso di altre zone residenziali e commerciali tra il Lungomare “Giovanni Caboto” e quelle sul versante di Via Marina di Serapo. Il Polo Culturale Maestri Vetrai, andrà quindi ad assumere anche un ruolo di trait d’union anche a sostegno della capacità attrattiva di Gaeta contribuendo al suo sviluppo economico e sociale.

Cenni storici

Presso l’Archivio di Stato di Latina vi è conservato un fondo relativo alla vetreria di Gaeta “Azienda vetrerie industriali Ricciardi – AVIR di Gaeta” composto da un fondo con documenti che vanno dal 1912 al 1999. Dall’analisi di questi documenti emerge che la vetreria, sorta agli inizi del ‘900 come cooperativa, operava a Gaeta con una produzione importante già a cavallo del primo conflitto mondiale, e fino alla fine degli anni ‘70. Nel 1924 divenne spa, dando inizio ad una serie di trasformazioni della proprietà che hanno avuto fine, in epoca recentissima, con la vendita del sito a privati. La documentazione comprende elaborati grafici e tecnici, carteggio amministrativo, statuti e verbali del c.d.a., contabilità, gestione amministrativa e sanitaria del personale. L’ex vetreria Avir, fu collocata in un punto strategico della città di Gaeta, vicino al centro e a ridosso della spiaggia di Serapo che all’epoca si presentava come una duna di sabbia chiara e finissima che evidentemente rappresentava un approvvigionamento della materia prima facile e a basso prezzo. Nel tempo tale attività di prelevamento ridusse la larghezza di questa spiaggia che rimane tuttavia una delle più belle del litorale laziale. Lo stabilimento venne costruito ad opera di una cooperativa di produzione nel 1909. Vi andarono a lavorare vetrai già specializzati “maestri”. Attraverso il sistema cooperativistico essi gestirono anche il consumo, l’edilizia e la cultura. I vetrai infatti promuovevano iniziative culturali, circoli ricreativi e biblioteche. La vetreria così divenne un polo dinamico di trasformazione, di crescita economica e sociale, nei successivi 60 anni, infatti, tutt’intorno sorse la città. Nonostante le difficoltà nel reperire il carbone durante la prima guerra mondiale la vetreria intorno 1926 riprese a funzionare. Durante la seconda guerra mondiale Gaeta venne pesantemente bombardata e la vetreria subì gravi danni ma già nel 1947 la ricostruzione fu terminata. Nel 1955 iniziò la trasformazione industriale, vennero introdotti i macchinari rotativi e ridotta la manodopera che passò da circa 400 unità a 240 operai. Nel 1968 l’azienda su acquistata dall’AVIR S.p.a. che possedeva quasi la totalità delle vetrerie presenti sul territorio italiano. Negli anni ’70 l’attività andò diminuendo finchè all’inizio degli anni ottanta ne fu dichiarata l’inattività.

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