Giovanni Allevi ricorda il periodo più difficile: "Ero imbottito di oppioidi"
Quattro date tra Roma, Taormina, Venezia e Firenze per il grande ritorno del pianista e compositore alla musica dal vivo
27 gennaio - 11:01 - MILANO
A un anno dalla sua toccante partecipazione al Festival di Sanremo 2024, due anni dopo aver annunciato al mondo di essere affetto da mieloma multiplo, Giovanni Allevi è pronto a tornare in concerto all'inizio dell'estate con quattro speciali eventi che lo porteranno in altrettanti luoghi magici d'Italia, dalle Terme di Caracalla di Roma al Teatro Antico di Taormina, dal Gran Teatro La Fenice di Venezia al Parco Mediceo di Pratolino, alle porte di Firenze.
Giovanni Allevi e il ritorno in concerto
—In occasione di questo atteso ritorno alla musica dal vivo, il 55enne ha raccontato in un' intervista a Repubblica il modo in cui la comporre musica lo ha aiutato nel lungo e difficile periodo delle terapie: "Appena mi è stata detta la parola ‘mieloma’ sono andato a cercare a quali lettere corrispondessero le sette parole di quel nome orrendo. Ho scoperto che corrispondevano a una melodia sorprendentemente romantica, che ha avuto la forza di distrarmi dalla disperazione del momento".
Se dal momento della diagnosi il pianista e compositore ha sempre condiviso il difficile percorso coi suoi fan, molto di quello che accadeva dietro le quinte è rimasto privato fino a questo momento. In vista di questo ritorno sul palco, Allevi ha svelato qualcosa in più: "Non vorrei essere frainteso, ma in quel periodo ero imbottito di oppioidi per far fronte a dolori lancinanti. Tutto sotto strettissimo controllo medico. Sono arrivato anche all’assunzione di Fentanyl, che tra l’altro dà una rapida assuefazione. Gli effetti collaterali erano insostenibili, e ho vissuto pure le crisi di astinenza. A un certo punto ho deciso di smettere ma l’ho fatto di botto: è stata durissima", ha ammesso al quotidiano.
Un periodo di grande creatività per Allevi
—Nonostante i dolori e le difficoltà, Allevi è riuscito a comporre come mai accaduto prima: "Se penso al passato, ho scritto musica come in dodici anni di lavoro. Forse era la mia anima che stava cercando di dare un senso a quello che stava accadendo. Come se fosse una rivincita sul dolore", ha affermato il 55enne, condividendo anche il consiglio ricevuto dal suo medico curante: "Ti prego di non dirlo perché sarebbe un messaggio molto diseducativo".
Quel periodo di grande creatività è diventato un’opera per violoncello e orchestra che Giovanni Allevi presenterà al suo pubblico nei quattro concerti previsti tra il giugno e il luglio prossimi, Giovanni Allevi – Special Events – Summer MMXXV, da lui definiti dei veri e propri spettacoli onirici grazie all'utilizzo di schermi e tecnologie video che lasceranno a bocca aperta gli spettatori.
Gazzetta dello Sport
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