Addio a Giovanni Pezzoli, fondatore degli Stadio: "Serviva un ...

A 70 anni è scomparso il batterista e fondatore degli Stadio Giovanni Pezzoli. È il gruppo bolognese a dare l'annuncio della morte del musicista, avvenuta nella serata di giovedì: "I nostri pensieri e i nostri cuori sono pieni di dolore. Vogliamo ricordarlo con il suo sorriso e la voglia di fare musica per farci e farvi divertire", scrivono i compagni di band sul profilo degli Stadio.

"Quando sarò andato, allora lasciatemi andare. Lasciatemi andare via, ho così tante cose da fare e da vedere. Non piangete quando pensate a me, siate grati per gli anni bellissimi che vi ho dato con la mia presenza. E potete solo immaginare quanta felicità voi avete donato a me. Vi ringrazio per l'amore che voi mi avete dimostrato. Ora è arrivato il momento di viaggiare da soli", è invece il ricordo dei fan nella pagina dedicata al batterista, "Giovanni Pezzoli Friends". Nato a Bologna, Pezzoli fondò gli Stadio con Gaetano Curreri, ma condivise il suo percorso artistico con diversi musicisti, a partire dai tour assieme all'amico Lucio Dalla. Ha collaborato anche con Vasco Rossi, Ron, Morandi, Venditti, Luca Carboni.

Da qualche anno soffriva di cuore, un problema che gli ha impedito di prendere parte agli ultimi tour con gli Stadio. Ha partecipato invece all'avventura di Sanremo 2016, con l'inaspettata vittoria del festival con "Un giorno mi dirai", ma un primo malore lo aveva colpito poche settimane dopo il trionfo all'Ariston. Nell'ultimo mese le sue condizioni si erano aggravate costringendolo al ricovero. Nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, aveva salutato i fan dall'ospedale con un video su Facebook: "Oggi è un gran giorno, perché sono riuscito a camminare". Purtroppo, però, le sue condizioni sono nuovamente peggiorate e il 29 dicembre è arrivata la notizia peggiore.

Ora è il momento del dolore, e dei ricordi. Dei colleghi musicisti che hanno condiviso un pezzo di percorso con Pezzoli, come Ron. "Ciao amico Giovanni! Ciao ragazzo di sempre, ci siamo conosciuti quando eravamo piccoli, ci siamo trovati a condividere i palchi. Quanti dischi, e quanti concerti insieme a te e agli Stadio ad accompagnare Lucio. È un giorno triste per tutti noi, ci mancherai, anche se non ci si vedeva molto, ma sapevamo chi eravamo e che c'eravamo l'uno per l'altro. Non smettere mai di suonare la tua batteria anche dove sarai adesso".

Lo salutano anche i Pooh: "Se ne va un altro uomo per bene, che per anni ha scandito il tempo della nostra vita", scrive Red Canzian. "Un altro grande musicista purtroppo se ne è andato. Ciao Giovanni", aggiunge semplicemente Dodi Battaglia. Jimmy Villotti dice "sono senza parole, ci eravamo visti quest'estate e nulla lasciava presagire, ti ricorderò e pregherò".

"Una persona gentile e un musicista immenso, da bambino ascoltavo le prove degli Stadio seduto in un angolo mentre viaggiavo mentalmente e speravo di diventare bravo per poter provare quelle emozioni indescrivibili e suonare insieme", racconta il musicista riminese Marcello Sutera. Lo ricorda anche chi ha lavorato con lui sul palco e in sala registrazioni, delle persone a cui negli anni ha dedicato tempo e consigli, di chi s'è avvicinato alla batteria ascoltandolo suonare. "Probabilmente serviva un batterista pazzesco come lui in cielo, per suonare insieme a tutti gli altri artisti che ci hanno lasciato", "Quel palco che non è stato più lo stesso da quando Pezzoli non suonava più, partiva il primo colpo di batteria e Giovanni diventava un gigante gentile". Aggiunge il tecnico del suono Domenico Pulsinelli: "Molto di quello che ho imparato sulla batteria pop lo devo a te, sarai sempre dentro ogni mixer che toccherò come è sempre stato dai giorni in Fonoprint in poi".