Ucraina-Russia, le notizie di oggi sulla guerra in diretta. Putin: «No attacchi a centrali nucleari»....
![UcrainaRussia le notizie di oggi sulla guerra in diretta Putin No attacchi a centrali nucleari](/thumb/phpThumb.php?src=%2Fuploads%2Fnews%2F35%2F3536%2F6%2F3536643-ucraina-russia-le-notizie-di-oggi-sulla-guerra-in-diretta-putin-no-attacchi.jpg&w=706&hash=225a0a01796b0c5c366171be90fd7dca)
![](/thumb/phpThumb.php?src=https%3A%2F%2Fimages2.corriereobjects.it%2Fmethode_image%2F2022%2F03%2F06%2FEsteri%2FFoto-Esteri%2FAFP_324K926-0024.jpg&w=728&hash=8abbe47279dfbf392fa10a22773ea7fb)
Le ultime news in tempo reale : falliti i corridoi umanitari, Putin: le sanzioni dell’Occidente sono come un atto di guerra. Il premier di Israele vola al Cremlino e tenta la mediazione. La Cina: no al conflitto
• La guerra tra Russia e Ucraina è giunta all’undicesimo giorno: i combattimenti continuano, Mariupol — sotto assedio, senz’acqua, elettricità e riscaldamento — prova dopo il fallimento di ieri a far vacuare i civili. • Le sanzioni continuano a colpire l’economia russa: e mentre Putin le paragona a «un atto di guerra», a lasciare la Russia ora sono anche Visa e Mastercard. • Il Corriere ha avviato una newsletter speciale , una serie di podcast sulla guerra in Ucraina e una sottoscrizione per aiutare le vittime della guerra. Qui sotto, le notizie in diretta.
***
Ore 3.26 - Partito da New York l’aereo russo con i diplomatici di Mosca espulsi dagli UsaUn aereo del governo russo con a bordo i diplomatici espulsi dagli Stati Uniti ha lasciato l’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York in rotta verso Mosca, secondo i dati di Flight Radar24. Lo riporta la Cnn.
Ore 3.12 - Wall Street Journal: Mosca recluta mercenari siriani per conquistare KievLa Russia ha reclutato negli ultimi giorni combattenti dalla Siria nella speranza che la loro esperienza nella guerriglia urbana possa aiutare a conquistare Kiev e infliggere un colpo devastante al governo ucraino: lo scrive il Wall Street Journal, che cita quattro funzionari americani. La Russia opera in territorio siriano da quando è entrata formalmente nella guerra civile del Paese nel 2015.
Ore 3.00 - Le quotazioni dell’oro superano i 2000 dollari a oncia Le quotazioni dell’oro hanno superato la soglia dei 2.000 dollari l’oncia sulla scia dei timori per l’escalation della guerra in Ucraina.
Ore 2.58 - Zelensky: troveremo ogni bastardo che spara alla nostra gente «Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra. Troveremo ogni bastardo che ha sparato alle nostre città, alla nostra gente, che ha bombardato la nostra terra, che ha lanciato razzi. Non ci sarà posto tranquillo su questa terra per voi. Eccetto la tomba»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla nazione in occasione della Domenica del Perdono. Lo riporta il Guardian.
Ore 2.41 - Mosca: ucraini vogliono attaccare centrale nucleare e dare la colpa a noiIl ministero della Difesa russo ha reso noto oggi che le forze di sicurezza ucraine e il battaglione nazionalista Azov stanno pianificando un attentato contro un reattore nucleare del Centro Nazionale di Ricerca dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Kharkiv per «accusare le forze armate russe di aver lanciato presumibilmente un missile contro un sistema nucleare sperimentale». Lo riporta la Tass.
Ore 2.25 - Borsa di Tokyo subito in ribassoLa Borsa di Tokyo scende del 3% a causa della guerra in Ucraina e dell’impennata dei prezzi del petrolio. L’indice di riferimento Nikkei nelle prime contrattazioni è crollato del 3,03% a 25.197,50, mentre il più ampio indice Topix è sceso del 2,91% a 1.791,25.
Ore 2.21 - Usa e Nato hanno fornito a Kiev oltre 17 mila armi anti tankGli aiuti militari comprendono i missili Javelin e sono passati, in meno di una settimana, tramite la frontiera con Polonia e Romania, scaricati da giganteschi aerei cargo, tra cui un Antonov An-124 appartenente alle forze dell’Ucraina, che lo ha acquistato durante la Guerra Fredda, quando faceva parte dell’Urss. Lo scrive il New York Times, paragonando per certi versi il ponte aereo in corso a quello organizzato dagli occidentali nel 1948-1949 per trasportare cibo e altri generi di prima necessità nella Berlino Ovest circondata dai sovietici.
Ore 1.59 - Scarseggia il cibo, l’Ucraina sospende l’export di alcuni prodotti alimentariLo ha annunciato il governo che in una nota in cui ha sottolineato che sono sospese le esportazioni di «carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale». Mentre le esportazioni di grano, mais, pollame, uova e olio saranno consentite solo con il permesso del ministero dell’Economia. I supermercati di tutto il Paese sono a corto di prodotti mentre le vie di approvvigionamento diventano più difficili.
Ore 1.37 - Kiev: «Nelle periferie della città situazione catastrofica» La situazione nei sobborghi di Bucha, Hostomel e Irpin della capitale ucraina Kiev è «catastrofica»: lo ha detto all’emittente locale Belsat TV il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovich. Lo riporta il Guardian. Gli sforzi per evacuare i residenti di queste località finora sono falliti e il funzionario ha sottolineato che il governo stava facendo tutto il possibile per riprendere le evacuazioni.
Ore 1.29 - Kiev: «Russi hanno intensificato i bombardamenti notturni sulle città»Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni delle città ucraine nel centro, nel nord e nel sud del Paese: lo ha affermato il consigliere della presidenza di Kiev, Oleksiy Arestovich. Lo riporta il Guardian.
Ore 1.19 - Dalla Gran Bretagna altri 100 milioni di dollari all’UcrainaLo ha reso noto l’ufficio del premier Boris Johnson, secondo quanto riporta il Guardian. I nuovi fondi, che si aggiungono ai precedenti impegni da parte di Londra per 290,95 milioni di dollari, saranno trasferiti attraverso la Banca Mondiale e serviranno a garantire le principali funzioni dello Stato e mitigare le pressioni finanziarie causate dall’invasione da parte della Russia. Il denaro, secondo le autorità britanniche potrebbe essere utilizzato tra l’altro per pagare i dipendenti pubblici e le pensioni.
Ore 0.54 - La Russia ha lanciato 600 missili dall’inizio della guerra in UcrainaLo riferisce un alto dirigente del Pentagono. Secondo la stessa fonte, in Ucraina è ormai entrato il 95% delle truppe russe che alla vigilia dell’invasione erano state ammassate al confine.
Ore 0.46 - La Germania ribadisce il no all’embargo sul gas russoI ministri delle finanze e degli esteri della Germania si dicono contrari al divieto di importazione di gas, petrolio e carbone dalla Russia come parte delle nuove sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. «È importante essere in grado di tenere (le sanzioni) a lungo termine», ha affermato il capo diplomatico Annalena Baerbock al canale ARD. «Non serve a niente se fra tre settimane scopriamo che ci restano solo pochi giorni di elettricità in Germania e quindi dobbiamo tornare su queste sanzioni».
Ore 0.19 - Petrolio, il prezzo del Brent vola sopra i 139 dollari al barilePrezzo del petrolio in fortissimo rialzo dopo lo stallo nei negoziati sul nucleare iraniano a Vienna e l’ipotesi di un embargo del greggio russo. Il contratto future sul Brent ha superato i 139 dollari al barile, mentre il contratto del petrolio americano Wti ha superato i 130 dollari al barile. Si tratta dell’aumento massimo dal luglio 2008.
Lunedì 7 marzo, ore 0.13 - Attacco informatico di Anonymous alle tv russe «Oggi, il team di hacker Anonymous ha violato i servizi di streaming russi Wink e Ivi (come Netflix) e i canali TV in diretta Russia 24, Channel One e Moscow 24 per trasmettere filmati della guerra dall’Ucraina», si legge in una nota di Anonymous, riportata da Ukrinform.
Ore 23.30 - Kiev potrebbe accettare garanzie «non Nato» «Siamo pronti a discutere alcuni modelli non Nato. Per esempio ci potrebbero essere delle garanzie dirette da parte di Paesi come gli Usa, la Cina, la Gran Bretagna, forse la Germania e la Francia. Siamo aperti a discutere queste cose in un più largo, non solo in discussioni bilaterali con la Russia ma anche con altri partner»: lo ha detto in un’intervista a Fox News David Arakhamia, capo negoziatore ucraino e leader del partito di Zelenski
Ore 23 - Allarme per altri razzi su un sito nucleare La principale agenzia di sicurezza ucraina ha riferito che le forze russe hanno lanciato razzi sull’Istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, che ospita una struttura nucleare. La notizia è stata diffusa con un post su Telegram attraverso Ukraine Now, un canale governativo, secondo cui l’attacco «avrebbe potuto portare a una rilevante catastrofe ambientale». La struttura, conosciuta come Neutron Source, ha «37 elementi di combustibile nucleare scaricati nella sua zona attiva».
Ore 22.25 -L'appello di Shevchenko «Quando sono arrivato in Italia, l'Italia mi ha aperto il cuore. Mi avete fatto sentire uno di voi. Sento che l'Italia è la mia seconda patria. Per favore, lo chiedo agli italiani, aprite il cuore alla mia gente, al mio popolo»: sono le parole di Andriy Shevchenko in collegamento a Che tempo che fa su Rai3.
Ore 22.20 - Netflix «sospende» il servizio streaming in Russia Netflix ha sospeso il suo servizio in Russia in segno di protesta contro l'invasione russa dell'Ucraina. La società aveva già annunciato nei giorni scorsi anche la sospensione di tutti i futuri progetti e delle future acquisizioni, unendosi alla crescente lista di compagnie occidentali che hanno tagliato i legami col Paese.
Ore 20.57 - Di Maio: «La diplomazia ha bisogno di tempo. Putin è isolato» «C'è solo spazio per la diplomazia» per superare la crisi in Ucraina, «ma la diplomazia non ha i tempi delle bombe, ha bisogno di tempo». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Che tempo che fa u Rai 3, ricordando però che «Putin è isolato, non c'è un est contro ovest». «L'Onu», ha aggiunto, «ha votato quasi all'unanimità la condanna contro la Russia». Il ministro ha inoltre precisato che fornire aerei all'Ucraina «non è possibile», perché questo «significherebbe entrare in guerra e questo noi non lo vogliamo».
Ore 20.27 - Civili uccisi «colpiti dal fuoco russo»: le foto choc A Irpin, cittadina a Ovest di Kiev, i soldati russi hanno aperto il fuoco sui civili in fuga verso la Polonia. Una giovane donna e i suoi due figli sono stati uccisi mentre cercavano di scappare. Il New York Times ha scelto di pubblicare, nella sua homepage, una foto che mostra i corpi delle vittime e i soldati ucraini in ginocchio nel tentativo di salvare il padre ferito. Qui sotto, una foto scattata dal fotografo italiano Andrea Filigheddu poco dopo, nello stesso punto, con i corpi delle vittime coperti da dei teli:
Ore 19.55 - American Express sospende l'attività in Russia e Bielorussia L'American Express ha annunciato la sospensione di «tutte le operazioni» in Russia e Bielorussia alla luce della guerra in Ucraina.
Ore 19.48 - TikTok sospende streaming e caricamento video dalla Russia TikTok ha deciso di sospendere il caricamento di video dalla Russia e lo streaming online per via della legge sulla sicurezza imposta da Mosca. In una nota su Twitter l'azienda ha spiegato che «alla luce della nuova legge russa sulle "notizie false" non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti sul nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge».
Ore 19.22 - Continua la mediazione dell'israeliano Bennett: oggi telefonate anche con Scholz e Macron Il primo ministro di Israele, Naftali Bennett, ha parlato questa sera della situazione in Ucraina con il presidente russo, Vladimir Putin, dopo il loro incontro di ieri sera a Mosca. Lo ha annunciato il portavoce del primo ministro Matan Sidi, secondo cui Bennett ha avuto contatti telefonici incentrati sull'Ucraina anche con il cancelliere tedesco Olaf Scholz - incontrato ieri a Berlino - e con il presidente francese Emanuel Macron. Questa mattina, Bennett ha avuto un nuovo colloquio con il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, il terzo nell'arco di 24 ore.
Ore 18.59 - Il direttore del Bolshoi si è dimesso Il direttore del teatro Bolshoi di Mosca e della sua orchestra, Tugan Sokhiev, ha rassegnato le sue dimissioni. Sokhiev si è anche dimesso «con effetto immediato» dal ruolo di direttore dell'Orchestre National du Capitole de Tolosa che dirige dal 2008. In una nota ha dichiarato: «Sono sempre stato contrario a qualsiasi conflitto e in qualsiasi forma, e sempre lo sarò».
Ore 19.01 - Zelensky ha parlato con Mario Draghi dell'adesione dell'Ucraina all'Ue «Ho discusso con il Presidente del Consiglio Mario Draghi del modo per contrastare l'aggressione. L' ho informato sui crimini della Russia contro i civili, sul terrorismo nucleare. È stata sollevata la questione del sostegno all'Ucraina e dell'esame della nostra domanda di adesione in Europa». Lo fa sapere il presidente ucraino Zelensky via Twitter. Anche Palazzo Chigi ha dato notizia del colloquio telefonico avvenuto oggi tra i due leader. Draghi, fa sapere Palazzo Chigi, «ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari, ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all'Ucraina e alla sua popolazione e ha ribadito come l'Italia sostenga l'appartenenza dell'Ucraina alla famiglia europea». Il Presidente Zelensky ha «ringraziato il Presidente Draghi per la sua vicinanza e per quella dell'Italia».
Discussed with Prime Minister #MarioDraghi the course of countering the aggression. Informed about the crimes of Russia against civilians, about nuclear terrorism. Raised the issue of support for Ukraine & consideration of our application for membership in. #StopRussia
— ????????? ?????????? (@ZelenskyyUa) March 6, 2022
Ore 16.55 - Putin ha garantito a Macron che la Russia non attaccherà le centrali nucleari L’Eliseo ha diffuso un resoconto dell’ultima telefonata tra Vladimir Putin e il presidente francese Emmanuel Macron, avvenuta oggi. Nel corso del colloquio, durato 45 minuti, Macron ha posto la questione della sicurezza delle centrali nucleari. Putin ha garantito di essere «pronto a rispettare le norme dell’Aiea sulla protezione delle centrali nucleari» e ha dichiarato che «non è sua intenzione procedere ad attacchi contro le centrali» in Ucraina. Macron ha inoltre ribadito la necessità di rispettare la protezione umanitaria dei civili. Il presidente russo gli ha risposto che «la responsabilità del rispetto dei corridoi umanitari è degli ucraini» perché «sono loro che decidono se lasciar uscire o no la popolazione dalle città accerchiate». Putin ha inoltre negato «che il suo esercito prenda di mira i civili».
Ore 16.45 - Mosca: «Distrutte praticamente tutte le forze aeree di Kiev» Il ministero della Difesa russo sostiene che «praticamente tutte le forze aeree del regime di Kiev pronte alla battaglia sono state distrutte». Lo riferisce l’agenzia russa Tass.
Ore 15.57 - Secondo una ong, dal 24 febbraio a oggi in Russia sono state arrestate 11 mila persone che manifestavano contro la guerra Almeno 2.500 persone che manifestavano contro l’intervento militare in Ucraina sono state arrestate domenica in circa 50 città della Russia. Lo ha reso noto l’Ong Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni. Secondo la setssa fonte, dal 24 febbraio, data di inizio delle operazioni militari, nel Paese sono stati arrestati quasi 11mila manifestanti.
Ore 15.30 - Zelensky a Occidente: volete che ci uccidano lentamente? «Vi chiediamo ogni giorno una no fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali. Oggi e per sempre». Questo è l’ultimo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader occidentali attraverso un video.
Ore 15.21 - Blinken da Macron a Parigi martedì Il segretario di Stato Usa Antony Blinken incontrerà a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron martedì sera per continuare a coordinare la risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price.
Ore 15.16 - Zelensky: centinaia di prigionieri russi, anche piloti che ci bombardano Sarebbero centinaia i soldati russi catturati dalle forze ucraine, secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Centinaia, centinaia di prigionieri. Tra loro ci sono piloti di velivoli che hanno bombardato le nostre città. I nostri civili», ha affermato nel video diffuso su Telegram, come riporta l’agenzia Dpa precisando che si tratta di informazioni che non possono essere verificate in modo indipendente. In quel video Zelensky è anche tornato a rivolgersi ai russi, parlando della scelta «tra vita e schiavitù».
Ore 15.15 - Putin a Macron, a Zaporizhzhia «provocazioni» Kiev Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto al collega francese, Emmanuel Macron, che l’Ucraina è responsabile per «la provocazione» avvenuta alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riferisce il Cremlino riportando i contenuti dell’ultimo colloquio tra i due leader. Putin ha detto al collega francese Emmanuel Macron di «non essere contrario» a un incontro nel formato Aiea-Russia-Ucraina sulla sicurezza delle centrali nucleari, «ma non a Chernobyl, piuttosto in video conferenza o in un Paese terzo».
Ore 15.00- Kuleba, 20 mila stranieri hanno firmato come volontari contro Russia «Il mondo intero oggi è dalla parte dell’Ucraina, non solo nelle parole, ma anche nei fatti»: «veterani esperti e volontari provenienti da 52 Paesi del mondo vengono da noi» per «combattere dalla parte del bene», «il numero totale delle domande si avvicina a 20mila». Così il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, parlando a Kiev, secondo i media locali.
Ore 14.55 - Leopoli mette in salvo arte, al sicuro Cristo Salvatore La statua del Cristo Salvatore della cattedrale armena di Leopoli è stata rimossa - insieme ad altre opere d’arte della città - e portata al sicuro in un bunker. La decisione è stata presa dalle autorità comunali, in cooperazione con le realtà del territorio, per proteggere il patrimonio architettonico e artistico della città in caso di attacco da parte delle forse russe. Le statue della piazza del mercato, nel cuore della città, sono state poi `impacchettate´ per salvarle da eventuali onde d’urto. Era dalla seconda guerra mondiale, fanno sapere dal Comune, che non si procedeva a un’operazione talmente massiccia. Il crocifisso è di epoca medioevale.
Ore 14.30 - Conclusa la telefonata di quasi due ore tra Macron e Putin La telefonata di oggi fra il presidente francese Macron e quello russo Putin — avvenuta su iniziativa del primo — si è conclusa dopo un’ora e 45 minuti, secondo quanto riportato da fonti dell’Eliseo. È stato il quarto colloquio telefonico fra i due presidenti dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
Ore 14.09 - Interrotto il secondo tentativo di evacuazione di Mariupol a causa degli attacchi russi. Putin: «Kiev non rispetta gli accordi» «Il tentativo di oggi di iniziare l’evacuazione di circa 200mila persone» da Mariupol «è fallito». Lo scrive su Twitter la Croce Rossa, confermando così quanto annunciato in precedenza dal consigliere del ministero dell’Interno, Anton Gerashchenko. «I tentativi falliti sottolineano l’assenza di un accordo dettagliato e funzionante tra le parti in conflitto», evidenzia ricordando che «la gente vive nel terrore a Mariupol, alla disperata ricerca di sicurezza». Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto al collega francese, Emmanuel Macron, che Kiev «ancora non rispetta gli accordi raggiunti sull’evacuazione della popolazione civili» dai luoghi delle ostilità. Lo ha riferito il Cremlino riportando i contenuti dell’ultima colloquio telefonico tra i due leader.
Ore 13.26 - Abbattuto un jet russo sul mar Nero Il portavoce del quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, ha fatto sapere che l’esercito ucraino ha abbattuto un aereo russo sul Mar Nero. Lo ha scritto l’agenzia ucraina Unial. Secondo l’agenzia di stampa durante gli 11 giorni di guerra l’esercito ucraino avrebbe abbattuto 45 aerei. Inoltre, fino a ieri, aggiunge l’agenzia, sarebbero «più di 11.000 gli invasori russi morti in Ucraina».
Ore 13.07 - La Cnn: «Pe santi bombardamenti a ovest di Kiev» I giornalisti della Cnn hanno riferito di aver sentito nella mattinata di oggi pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev. Due colpi di mortaio hanno colpito un checkpoint installato per consentire l’ingresso di civili in città provocando tre morti.
Ore 13.00 - Il Papa: «La guerra è una pazzia, fermatevi» Papa Francesco al termine dell’Angelus ha parlato del conflitto in Ucraina facendo un appello: «La guerra è una pazzia. Fermatevi: per favore, guardate questa crudeltà».
Ore 12.46 - Polonia, nuovo record rifugiati in 24 ore, 129mila Continua a salire senza sosta il numero dei rifugiati che ogni giorno attraversano il confine polacco-ucraino in fuga dalla guerra. Dopo aver sfondato quota 100mila nella giornata di venerdì, ieri le autorità polacche hanno registrato 129mila nuovi arrivi. Lo rende noto la rappresentanza polacca in Ue. Dall’aggressione militare russa, gli ufficiali della Guardia di frontiera polacca hanno registrato oltre 922.400 persone in fuga dall’Ucraina.
Ore 12.42 - Eliseo, in corso telefonata Macron-Putin È cominciata ed è in corso il colloquio telefonico fra i presidenti Emmanuel Macron e Vladimir Putin, secondo quanto annuncia l’Eliseo. Si tratta del quarto colloquio telefonico fra i due dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina.
Ore 12.23 - Papa: Santa Sede pronta a fare tutto per fermare la guerra «La Santa Sede è disposta di fare del tutto, a mettersi in servizio per questa pace», lo ha detto il Papa all’Angelus. «In questi giorni sono andati in Ucraina due cardinali, per servire il popolo, per aiutare - ha annunciato -: il cardinale Krajewski, elemosiniere, per portare gli aiuti ai più bisognosi, e il cardinale Czerny, prefetto `ad interim´ del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale». «Questa presenza di due cardinali lì - ha aggiunto- è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: `la guerra è una pazzia, fermatevi per favore, guardate questa crudeltà”.
Ore 11.57 - Municipio Mariupol, iniziata evacuazione civili «L’evacuazione dei civili da Mariupol in Ucraina è iniziata alle 12:01 di domenica 6 marzo». Lo ha comunicato il servizio stampa del Municipio di Mariupol. «Secondo il Centro di coordinamento guidato dal capo dell’amministrazione militare e civile regionale di Donetsk Pavel Kirilenko, oggi, 6 marzo, dalle 10.00 verrà dichiarato un regime di silenzio fino alle 21.00 ora locale», si legge nella nota secondo quanto riporta l’Interfax.
Ore 11.56 - Colpito treno diretto da Kiev a Rakhiv, no morti Il treno diretto da Kiev a Rakhiv è stato colpito vicino Korosten. Nessuna perdita, secondo quanto riferiscono le Ferrovie Ucraine.
Ore 11.51 - Russia: Moody’s taglia rating, aumentano rischi insolvenza Moody’s ha tagliato il rating sulla Russia a Ca e ha mantenuto un outlook negativo, citando i controlli sui capitali della banca centrale che limiterebbero i pagamenti transfrontalieri anche sul debito. Il declassamento è «guidato da gravi preoccupazioni circa la volontà e la capacità della Russia di pagare i suoi obblighi di debito», ha detto l’agenzia di rating, aggiungendo che i rischi di insolvenza sono aumentati. «Il probabile recupero per gli investitori sarà in linea con la media storica, commisurato a un rating Ca. Al livello di rating Ca, le aspettative di recupero sono dal 35 al 65%», ha aggiunto Moody’s (qui l’approfondimento: La Russia farà default a causa delle sanzioni? E quali conseguenze avrebbe?).
Ore 11.35 - Bombardato un checkpoint per evacuazione vicino Kiev, vittime civiliUn checkpoint per l’evacuazione dei civili che stanno cercando di fuggire da Irpin, distretto a poca distanza da Kiev, è stato bombardato questa mattina. Lo riporta la Cnn, sottolineando che sul posto vi erano troupe internazionali che stavano realizzando un servizio, che hanno riportato che almeno 3 civili sono rimasti uccisi, tra i quali due bambini.
Ore 11.30 - Mullen: «Con una no-fly zone si rischia una guerra tra la Nato e la Russia» L’ammiraglio Mike Mullen, dal 2007 al 2011, sotto George W. Bush e poi Barack Obama, è stato il capo di stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, la carica militare di più alto rango e il principale consigliere militare del presidente. Ha parlato con il Corriere della sera in un’intervista esclusiva sulla guerra tra Russia e Ucraina e ha chiarito che «la possibilità di un conflitto tra la Russia e la Nato aumenta significativamente con una no-fly zone». Qui l’intervista completa, qui la versione in inglese.
Ore 11.27 - Bennet: nostro intento è favorire il dialogo «Sono andato a Mosca e Berlino nell’intento di favorire il dialogo fra le parti. Ovviamente ho ricevuto il benestare e l’incoraggiamento di tutti i protagonisti. Continueremo ad agire nella misura in cui ci verrà richiesto». Lo ha detto il premier Naftali Bennett nella riunione di governo a Gerusalemme. «Anche se le probabilità non sono grandi - ha aggiunto - tutte le volte che c’è una piccola fessura, nostro obbligo morale è di fare ogni tentativo». «Finché la candela è accesa - ha concluso - dobbiamo sforzarci».
Ore 11.24 - Zelensky: forse russe stanno per bombardare Odessa Le forze russe starebbero per bombardare la città di Odessa. Lo ha riferito il presidente dell’Ucraina Zelensky, secondo quanto riportato da Reuters.
Ore 11.09 - Vicepremier ucraino: «Non ci fideremo mai dei russi» Nonostante gli accordi sul cessate il fuoco, gli ucraini «non si fideranno mai» di quello che dicono i russi. Lo ha detto il vicepremier ucraino Olha Stefanishyna parlando alla Bbc, facendo inoltre presente che ogni cittadino e politico ucraino «conosce ormai a memoria il manuale russo».
Ore 11.08 - Blinken attraversa la frontiera ucraina Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha brevemente attraversato la frontiera ucraina dopo aver incontrato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. I due si erano incontrati alla frontiera con la Polonia per confrontarsi sugli sforzi occidentali a sostegno dell’Ucraina dopol’invasione russa. Lo riferisce il Guardian.
Ore 11 - Quasi 38 mila rifugiati entrati in Germania Sono 37.786 gli ucraini fuggiti dal loro Paese ed accolti in Germania. A renderlo noto è stato il ministero dell’Interno di Berlino, precisando che solo tra ieri e oggi ne sono stati registrati 10 mila. «Il numero complessivo potrebbe essere molto più alto» in conseguenza dell’assenza di controlli alla frontiera, ha sottolineato un portavoce.
Ore 10.55 - La diplomazia in azione Il premier israeliano Bennett, che ieri ha incontrato Vladimir Putin, ha di nuovo parlato con il presidente Volodomyr Zelensky: è il terzo colloquio nelle ultime 24 ore.
Negli stessi minuti, il presidente turco Tayyip Erdogan ha parlato per telefono con Putin, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Ria Novosti.
Ore 10.52 - «Su Chernihiv russi hanno sganciato bombe da 500 chili» Le forze armate russe avrebbero sganciato «potenti bombe» su aree residenziali della città ucraina settentrionale di Chernihiv, dove sono morte molte decine di civili, scrive il Guardian, citando fonti locali. Un residente, scrive il giornale, ha postato una foto di una bomba inesplosa da 500 chili, modello Fab-500 di progettazione sovietica, un tipo di arma impiegata per distruggere strutture fortificate e bunker o per distruggere obiettivi industriali di interesse militare.
Ore 10.45 - Ucraina, più di 1,5 milioni rifugiati fuggiti in 10 giorni Sono più di 1,5 milioni i rifugiati fuggiti dall’Ucraina in 10 giorni, secondo quanto riferisce l’Onu. «In dieci giorni più di 1,5 milioni di profughi dall’Ucraina hanno attraversato il confine verso i Paesi vicini», ha scritto su Twitter l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, rilevando come si tratti del più rapido sviluppo di una crisi di rifugiati in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.
Ore 10.38 - Londra: «La resistenza di Kiev continua a sorprendere la Russia» Arrivati all’undicesimo giorno di invasione dell’Ucraina, «la scala e la forza» della resistenza delle forze armate di Kiev «continua a sorprendere la Russia». È quanto si legge nel rapporto quotidiano dell’intelligence britannica, diffuso dal ministero della Difesa, che sottolinea come «le forze russe stiano rispondendo prendendo di mira città popolose come Kharkiv, Chirnihiv e Mariupol. Questo probabilmente rappresenta un tentativo di spezzare lo spirito degli ucraini», aggiunge il rapporto ricordando che la «Russia ha usato in precedenza le stesse tattiche in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016, effettuando bombardamenti sia da terra che dal cielo».
Ore 10.26 - Zelensky parla con Elon Musk, che invia terminal per connettersi a internet via satellite «Se hai tempo, dopo la guerra sei il benvenuto». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky invita Elon Musk a visitare l’Ucraina quando la guerra sarà finita. E il magnate, in collegamento online con il presidente, accetta l’invito. Musk si è schierato al fianco dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, mettendo a disposizione di Kiev la rete Starlink che garantisce l’accesso a internet.
Ore 10.29 - La Difesa russa: «Da ieri colpiti 61 obiettivi militari» Sono 61, da ieri, gli obiettivi militari colpiti dalle forze armate russe secondo quanto ha riportato oggi il ministero della Difesa russo. Con attacchi «ad alta precisione», secondo il portavoce Igor Konashenkov, «ieri sera sono state colpite 61 infrastrutture militari ucraine, tra cui 22 pezzi di armi e attrezzature che si trovavano in rifugi sotterranei, un posto di comando di brigata, nove depositi di munizioni, materiale e forniture, e tre stazioni radar». Stamattina, ha aggiunto «è stato effettuato un attacco con armi di alta precisione a lungo raggio. Il campo d’aviazione delle forze armate ucraine a Starokonstantinov è stato disattivato».
Ore 10.25 - La Difesa ucraina: «Il Cremlino non vuole ammettere il suo fiasco» «In alcune zone i nostri soldati vanno al contrattacco, il nemico perde decine di unità di equipaggiamento. Il Cremlino non vuole accettare e riconoscere il suo fiasco ma quel momento è vicino», ha detto Alexei Reznikov, ministro della Difesa ucraina, in un post su Facebook. «Il Cremlino ha finalmente respinto i tentativi di nascondere le reali intenzioni: sono venuti per distruggere il nostro Paese e il nostro popolo ma non funzionerà», prosegue. «Sono in guerra con donne e bambini. Non hanno sconfitto i soldati che difendevano Kharkiv: hanno iniziato una guerra con l’Università di Kharkiv. I russi sono comuni terroristi. E i terroristi saranno distrutti».
Ore 10.19 - La Russia: «Entrate 165 mila persone dal Donbass, 20 mila dall’Ucraina» «Oltre 181 mila persone sono entrate in Russia dal Donbass e dal resto dell’Ucraina: per la precisione, 162.500 sono residenti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk e i restanti 20 mila circa dall’Ucraina attraverso i checkpoint di Belgorod, Bryansk, Kursk e in Crimea. Lo scrive l’agenzia russa Tass, che cita una fonte delle forze dell’ordine di Mosca. Fra le persone entrate in Russia, 48 mila sono bambini e 12 mila stranieri, con cittadinanza, cioè, di Paesi terzi.
Ore 10.17 - Regno Unito, Raab: «Le sanzioni non sono atto di guerra» Il vice primo ministro britannico Dominic Raab ha detto in una intervista a Sky News che le sanzioni non si possono considerare un atto di guerra. Secondo Raab, è «retorico» parlare della possibilità che la Russia usi l’arma nucleare, e avverte gli alleati che la guerra potrà durare a lungo: serve, ha detto, una «resistenza strategica».
Ore 10.08 - Allerta rossa a Kiev, minaccia di attacco aereo Allerta rossa a Kiev, minaccia di attacco aereo. Suonano le sirene di allarme.
Ore 9.57 - Usa e Polonia valutano la consegna di caccia a Kiev Di fronte all’impossibilità di soddisfare la richiesta di Kiev di garantire una «no-fly zone» sull’Ucraina, che segnerebbe l’entrata diretta nel conflitto con la Russia di Usa e Nato, l’amministrazione sta valutando la possibilità di consegnare caccia alle forze armate ucraine. Secondo quanto riportano Financial Times e Politico, Washington sta valutando con la Polonia un accordo che porterebbe Varsavia ad inviare i suoi Mig-29 di fabbricazione sovietica a Kiev, ottenendo in cambio aerei nuovi americani F-16. «Stiamo lavorando con i polacchi su questa questione e ci stiamo consultando con gli altri alleati Nato», ha detto una fonte della Casa Bianca a Politico. «Noi stiamo anche lavorando alle capacità che possiamo fornire alla Polonia se deciderà di trasferire suoi aerei all’Ucraina». Dall’amministrazione Biden si assicura che «non c’e’ nessuna opposizione all’invio di aerei dalla Polonia all’Ucraina», ma si spiega che invece il trasferimento di F-16 americani a Varsavia sarebbe un processo che avrebbe tempi lunghi di autorizzazione. Volodymyr Zelensky parlando ieri con i membri del Congresso Usa non solo ha ribadito la richiesta della «no-fly zone», che continua ad essere negata da Usa e Nato, ma anche quella di più aerei per contrastare i russi.
Ore 9.56 - La Corea del Sud annuncia controllo delle esportazioni per la Bielorussia La Corea del Sud attuerà controlli sulle esportazioni verso la Bielorussia ritenendo che Minsk «sia effettivamente sostenendo l’invasione russa dell’Ucraina», condannata da Seul. Lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri sudcoreano con un comunicato. Il dicastero non ha fornito dettagli sulle misure, ma ha affermato che saranno applicate in modo simile a quanto già avvenuto nei confronti della Russia. Il governo sudcoreano, si legge nella nota, comunicherà la decisione ai Paesi interessati, ampliando ulteriormente il sostegno e la protezione per le aziende nazionali e per i suoi cittadini. Riguardo alla Russia, la Corea del Sud ha vietato le esportazioni di articoli strategici e si è unita all’iniziativa dei Paesi occidentali di escludere alcune banche russe dal sistema di pagamenti internazionali Swift.
Ore 9.47 - Oltre 922 mila rifugiati in Polonia Dal 24 febbraio, giorno dell’inizio del conflitto con la Russia, 922.400 persone sono arrivate dall’Ucraina alla Polonia. Lo riferisce la guardia di frontiera polacca specificando che ieri, 5 marzo, è stato registrato un nuovo record di 129 mila persone dall’Ucraina. Oggi, alle 7, sono state registrate 39.800 persone.
Ore 9.45 - Nuovo appello di Zelensky: «Resistete, vinceremo» Il giorno dopo avere incassato il no della Nato alla «no-fly zone» sui cieli ucraini, il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto un nuovo appello alla nazione, invitando i suoi concittadini a continuare a resistere nell’undicesimo giorno dell’invasione russa. «Ogni soldato sulle linee di difesa. Ogni medico che salva vite. Ogni vigile del fuoco che spegne il fuoco. Ogni imprenditore che continua a lavorare. Decine e decine di altre professioni. Milioni di persone, che sono diventate un tutt’uno», ha detto nel suo discorso mattutino.
Ore 9.43 - La Difesa russa: «Area di Mariupol sotto il controllo di Donetsk» Unità della milizia popolare dell’autoproclamata repubblica di Donetsk stanno conducendo «con successo» operazioni offensive alla periferia della città di Mariupol e il quartiere Stary Krym «è ora sotto controllo». Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in un briefing, citato da Tass. «Le unità della milizia popolare della Repubblica di Donetsk stanno conducendo con successo operazioni offensive nella periferia occidentale e nord-occidentale della città di Mariupol. Il quartiere residenziale di Stary Krym è stato preso sotto controllo», ha affermato.
Ore 9.42 - Negoziatore russo conferma: «Domani terzo round di negoziati» Il negoziatore russo Leonid Slutsky ha confermato oggi durante una trasmissione streaming di Soloviev Live YouTube che domani si svolgerà il terzo round dei colloqui negoziali con l’Ucraina. Secondo quanto riporta la Tass, Slutsky ha detto in un’altra dichiarazione a Russia-24 che «durante il secondo round, la parte ucraina ha dimostrato capacità negoziale. Si rendono conto che è in gioco la vita della popolazione, questa è la nostra comune priorità», ha aggiunto. In precedenza anche il negoziatore ucraino, David Arakhamia, aveva detto su Facebook che i colloqui riprenderanno domani. Non è stato ancora indicato dove si svolgeranno.
Ore 9.36 - New York Times: «Funzionari Usa in Venezuela per allontanare Maduro da Putin» Alti funzionari del governo degli Stati Uniti si sono recati ieri in Venezuela per cercare di convincere l’esecutivo del presidente Nicolas Maduro a prendere le distanze dall’alleato della Federazione Russa. Lo scrive il New York Times citando fonti vicine alle parti. L’iniziativa, riferisce il quotidiano, è parte della strategia della Casa Bianca di aumentare l’isolamento internazionale di Mosca a seguito dell’attacco in Ucraina. Stando ad alcuni media regionali, la missione si sarebbe conclusa senza successo. Tramite le proprie banche e compagnie energetiche, ricorda il Times, la Russia ha permesso negli ultimi anni al Venezuela di poter continuare a vendere il petrolio, risorsa essenziale dell’economia nazionale, altrimenti bloccato dalle sanzioni degli Usa. Sin dai primi giorni della crisi ucraina, Maduro ha confermato completa solidarietà all’omologo Vladimir Putin, accusando la Nato e gli Usa di tentare «un accerchiamento» di Mosca. Dopo l’attacco in Ucraina, si legge ancora, l’amministrazione del presidente Joe Biden ha deciso di aumentare l’attenzione nei confronti degli alleati di Putin in America Latina, timorosa che rapporti piu’ profondi tra Mosca e la regione possano rappresentare «minacce alla sicurezza».
Ore 9.31 - La Difesa russa: «Colpite 2.203 strutture militari» «In totale, 2.203 infrastrutture militari dell’Ucraina sono state colpite durante l’operazione. Tra questi, 76 posti di comando e centri di comunicazione delle forze armate ucraine, 111 sistemi missilistici antiaerei S-300, Buk M-1 e Osa, oltre a 71 stazioni radar». Lo ha detto Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, che dichiara — come riportato da Ria Novosti — anche la distruzione di 69 aerei a terra e 24 in aria, 778 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 77 lanciarazzi multipli, 279 pezzi di artiglieria da campo e mortai, 553 unità di veicoli militari speciali e 62 droni.
Ore 9.30 - Bennett rientra in Israele dopo la missione Il premier israeliano Naftali Bennett è rientrato oggi dalla sua missione a sorpresa a Mosca dove ha parlato per tre ore con Vladimir Putin, recandosi poi a Berlino dove ha avuto un colloquio con Olaf Scholz. Secondo quanto riporta oggi la stampa israeliana, la preparazione del suo viaggio segreto in Russia, che dall’ufficio del premier israeliano assicurano è avvenuto «in coordinamento e con la benedizione degli Usa e di Kiev», è iniziata mercoledì scorso, quando Bennett ha parlato al telefono con Putin. Prima di partire per Mosca, Bennett ha avvisato membri del suo governo, tra i quali il ministro degli Esteri Yair Lapid e della Difesa, Benny Gantz, che oggi riunisce per il consiglio dei ministri. Subito dopo i colloqui con Putin, Bennett ha parlato con Volodymyr Zelensky, e poi è volato a Berlino per il colloquio con il cancelliere tedesco, durante il quale — spiegano dall’ufficio del premier — i leader «hanno discusso il conflitto tra Russia e Ucraina».
Ore 9.28 - A Kharkiv 50 tonnellate di aiuti umanitari A Kharkiv sono arrivate 50 tonnellate di aiuti umanitari e ci si prepara a evacuare la popolazione. «Abbiamo portato 50 tonnellate di aiuti umanitari nella giornata del 5 marzo e siamo già pronti a evacuare decine di migliaia dei bambini, delle madri, e persone impossibilitate a muoversi, facciamo di tutto affinché i nostri difensori possano lavorare bene», si legge sul canale telegram ufficiale della città.
Ore 9.23 - Operazione di difesa a Donetsk Un’operazione di difesa è in corso nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, stando a fonti dei vertici militari di Kiev citati dalla Cnn. «Lo sforzo maggiore è impiegato per la difesa di Mariupol e nel tentativo di infliggere più danni possibili alle forze nemiche», fa sapere l’esercito ucraino, affermando inoltre di aver «fermato colonne nemiche che tentavano di avanzare verso la regione di Dnipropetrovsk da Balakliya». È inoltre in corso un’operazione per la difesa della città di Chernihiv, nel nord.
Ore 9.15 - Mariupol vuole evacuare civili dalle 11 La città portuale di Mariupol, sotto assedio delle forze armate russe, ha annunciato di voler evacuare i suoi abitanti a partire dalle 12 locali, le 11 in Italia. In città è entrato in vigore un nuovo cessate il fuoco temporaneo, dopo che quello di ieri è stato spezzato dai bombardamenti russi: lo ha annunciato il consiglio comunale precisando che si estenderà dalle 10 alle 21 ora locale (dalle 9 alle 20 italiane). L’evacuazione dei civili è prevista a partire dalle 12 ora locale (le 11 italiane), lungo un percorso concordato.
Ore 8.43 - Il piano di Boris Johnson Boris Johnson ha un piano per fermare Putin, in sei punti,. È lo stesso primo ministro britannico a descriverne i dettagli in un intervento sul New York Times. Ed è una chiamata all’azione per la comunità internazionale, esortata a reagire alla «barbara e orribile» aggressione di Putin in Ucraina, perché «non saranno gli storici ma il popolo ucraino a giudicarci».
Ore 8.35 - Milizie Donetsk: i corridoi umanitari riapriranno oggi I corridoi umanitari a Mariupol e Volnovakha, che ieri non hanno retto, riapriranno questa mattina. Lo ha riferito Eduard Basurin, vice comandante della milizia popolare dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, citato da Tass. «In mattinata verranno nuovamente aperti i corridoi umanitari sia a Mariupol che a Volnovakha. Ci auguriamo che, tuttavia, quei comandanti ucraini che guidano il processo di difesa diano ai loro subordinati un comando per sbloccare l’uscita dagli insediamenti e la popolazione civile possa andare via», ha detto ai giornalisti.
Ore 8.30 - Bukhard: ecco le difficoltà dell’esercito russo (Guido Olimpio) Strategie. Il capo di Stato Maggiore francese Thierry Bukhard ha fornito due spunti sull’invasione russa. Primo. L’Armata vuole spaccare in due l’esercito ucraino, separando il contingente nemico schierato sul fronte del Donbass dal resto. Ma l’operazione ha incontrato difficoltà che i pianificatori non avevano messo in conto e ora devono impiegare maggiori forze. Secondo. Alcune unità impegnate nell’assalto sembrano avere problemi di training e di «prontezza al combattimento». Confermati i problemi sul fronte logistico.
Ore 8.25 - Mosca: parte di Mariupol sotto controllo. Kiev: «Forze russe bloccate nell’avanzata» L’offensiva nella periferia occidentale e nordoccidentale di Mariupol da parte delle forze della Repubblica popolare di Doneck prosegue «con successo» secondo il ministero della Difesa russo, che ha comunicato di avere preso «il quartiere Stary Krym di Mariupol sotto controllo».Secondo il rapporto dell’esercito ucraino, invece, le forze ucraine hanno «combattuto violente battaglie per mantenere determinate posizioni»: le forze russe sono state bloccate nell’avanzata verso la regione di Dnipropetrovsk da Balaklia ed è in corso un’operazione per difendere la città di Chernihiv. Il rapporto fa riferimento a «pesanti perdite di armi, equipaggiamento e personale» insieme a quella di 88 aerei ed elicotteri russi.
Ore 7.57 -Intelligence Gb: «Contro resistenza Ucraina, la Russia attacca le aree abitate: la tattica già usata in Siria e in Cecenia» Sorpresa dal livello e dalla forza della resistenza ucraina, la Russia risponde attaccando aree abitate con bombardamenti aerei e terrestri. Lo scrive l’intelligence della Difesa britannica in un tweet. In particolare, le forze armate russe prendono di mira «aree abitate in diverse località fra cui Kharkiv, Chernihiv e Mariupol». La Russia, si fa notare, «ha usato in precedenza tattiche simili in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016, impiegando sia munizioni aeree che terrestri». Dal canto suo, la difesa ucraina continua a colpire le linee di rifornimento russe, «rallentando il tasso di avanzamento delle loro forze di terra». Infine, la Difesa del Regno Unito segnala che esiste «una possibilità realistica che la Russia ora stia tentando di dissimulare i camion di combustibile per trasformarli in mezzi di sostegno regolare per minimizzare le perdite».
Ore 7.30 - Governo ucraino: Mariupol «sull’orlo della catastrofe umanitaria» La situazione nella regione di Sumy e nella città di Mariupol è «sull’orlo di una catastrofe umanitaria». Lo ha detto al canale televisivo Ukraine-24 il consigliere del governo ucraino, Vadim Denisenko, specificando che attualmente non c’è elettricità o acqua nelle città di Akhtyrka e Trostyanets nella regione settentrionale di Sumy.
Ore 7.14 - Interrotte le forniture di gas a Kiev e altre città La guerra in Ucraina sta provocando diffuse interruzioni della distrubuzione del gas: a confermarlo è l’operatore del sistema di trasmissione del gas, citato dai media locali, che «ha dovuto chiudere 16 stazioni di distribuzione del gas - a Kharkiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kyiv, Donetsk e Luhansk». L’operatore ha aggiunto di non essere in grado al momento di ripristinare le forniture in alcune delle zone rimaste scoperte.
Ore 7.10 - Kiev, i russi vogliono il controllo della centrale idroelettrica Le forze russe vogliono assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica di Kaniv, situata circa 150 chilometri a sud di Kiev, sul fiume Dnipro. L’allarme arriva dallo stato maggiore delle forze armate ucraine: le unità russe – hanno riferito alle prime ore di oggi i militari – stanno tentando di tutto per penetrare nella periferia sud-occidentale della capitale Kiev.
Ore 6.13 - Spari sui civili: evacuazioni difficili a Bucha e Gostomel, almeno 3 morti Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino Kiev. A denunciarlo sono i residenti dell’area secondo quanto riportato dai media locali. Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo a un rifugio. La ragazza era assieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato.
Ore 4.00 - Esperti: russi in pausa, nuova offensiva in 24-48 ore Le forze russe potrebbero essere entrate in una breve pausa operativa in vista della ripresa delle operazioni contro Kiev, Charkiv e forse Odessa nelle prossime 24-48 ore. Lo afferma il think tank americano Institute for the Study for War in un report online, nel quale si osserva come le forze russe non hanno lanciato alcuna offensiva maggiore contro Kiev, Charkiv o Mykolayiv nelle ultime 24 ore.
Ore 3.07 - Cina a Usa: «Contrari a mosse che gettano benzina sul fuoco» Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken che la Cina si oppone a ogni mossa che «getta benzina sul fuoco» in Ucraina. Wang ha chiesto negoziati per risolvere la crisi e trattative per creare un bilanciato meccanismo di sicurezza europeo. Lo riporta l’Associated Press sul suo sito (qui l’approfondimento: Pechino può mediare?).
Ore 2.14 - Usa e Polonia al lavoro per fornire aerei a Kiev Secondo media statunitensi, gli Stati Uniti stanno lavorando a un accordo in base al quale la Polonia invierebbe aerei da combattimento dell’era sovietica in Ucraina in cambio di caccia americani F-16.
Ore 01.09 - Usa, Biden ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky Joe Biden ha avuto in queste ultime ore un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La telefonata segue la visita del premier israeliano Naftali Bennett a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. «Nell’ambito di un costante dialogo, ho avuto un’altra conversazione» con il presidente americano Joe Biden, ha affermato il presidente ucraino, sottolineando che «l’agenda ha incluso i temi della sicurezza, dell’assistenza finanziaria per l’Ucraina e le sanzioni alla Russia».
Ore 00.28 - Kiev: «100.000 civili arruolati nella difesa territoriale» È arrivato a 100.000 il numero di volontari ucraini che si sono arruolati delle Forze di difesa territoriale dall’inizio dell’attacco russo al Paese. Lo rende noto la Guardia nazionale ucraina citata dal Kyiv Independent.
Domenica - Ore 00.03 - Il Nyt: «Dirigenti Usa da Maduro per separarlo da Putin» Gli Usa corteggiano il presidente venezuelano Nicolas Maduro nel tentativo di staccare gli ultimi alleati latino-americani da Vladimir Putin: lo scrive il New York Times, secondo cui alti dirigenti Usa sono in viaggio per Caracas in queste ore per incontrare il leader. È la visita a più alto livello da parte americana da anni, dopo che Washington ha rotto i rapporti diplomatici con Maduro e chiuso la sua ambasciata nel 2019 a seguito delle accuse di frode elettorale.
Ore 23.44 - Visa e Mastercard sospendono operazioni in Russia Visa e Mastercard sospenderanno le operazioni in Russia: lo riferiscono due comunicati delle due società. In particolare, Visa fa sapere che «nei prossimi giorni», «tutte le transazioni avviate con carte Visa emesse in Russia non funzioneranno più al di fuori del Paese» e «tutte le carte Visa emesse da istituti finanziari al di fuori della Russia non funzioneranno più all’interno della Federazione Russa». «Siamo obbligati ad agire in seguito all’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito», ha affermato Al Kelly, presidente e amministratore delegato di Visa (qui l’approfondimento: la Russia torna al contante).
Ore 20.41 - L’esercito ucraino: «Kireev era una nostra spia, è morto difendendo l’Ucraina». I russi: «Non ci sono informazioni chiare» Chi era Denis Kireev? Era una spia? E, se sì, a chi andava la sua fedeltà? Si infittisce il mistero intorno alla presunta esecuzione dell’uomo politico ucraino che aveva preso parte, in veste di negoziatore, al primo round di negoziati con la Russia a Gomel, in Bielorussa. Poco dopo le 13, i media locali ucraini avevano rilanciato la notizia che fosse morto, ucciso dagli 007 di Kiev perché accusato di aver tradito. Ma in serata l’esercito ucraino ha fatto sapere, su Twitter, che Kireev è stato ucciso «difendendo l’Ucraina». Parole che fanno pensare a circostanze del tutto diverse rispetto a quelle inizialmente rilanciate dai media ucraini. «Durante l’esecuzione di compiti speciali, tre spie sono state uccise: Alexei Ivanovich, Chibineev Valery Viktorovich, Denis Borisovich Kireev. Sono morti difendendo l’Ucraina e il loro impegno ci ha avvicinato alla vittoria!»: questo il messaggio diffuso su Twitter dall’account ufficiale dell’esercito ucraino. Intanto, in Russia, il presidente della Commissione esteri della Duma, Leonid Slutsky, ha dichiarato che «non ci sono ancora chiare informazioni» sul fatto che Kireev «sia stato effettivamente ucciso». «Kireyev, che una volta era un noto banchiere, è attualmente, per quanto ne so, una persona di fiducia di David Arakhamia, capo della delegazione ucraina ai colloqui e leader del partito di maggioranza della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino, ndr)», ha detto Slutsky.
6 marzo 2022 (modifica il 7 marzo 2022 | 03:31)
© RIPRODUZIONE RISERVATA