Chi è Jasmine Paolini, l'unica italiana (oltre a Sinner) rimasta in gara ...
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Conosci Jasmine Paolini?. Nata a Bagni di Lucca, la 28enne di padre italiano e madre con origini ghanesi/polacche, è nei circuiti tennistici da più di dieci anni, ma il suo nome non è mai diventato virale.
Ora però, grazie all’ottimo e per certi aspetti sorprendente rendimento all’Australian Open in corso a Sydney, Jasmine (che è sponsorizzata da Asics) sta facendo parlare molto di sé. Insieme a Jannik Sinner, infatti, è l’unica italiana ancora in gioco nei tornei singolari (scenderà in campo lunedì per gli ottavi di finale, quando in Italia sarà l'una più o meno, contro la venticinquenne russa Anna Kalinskaya, mentre nella notte tra il 20 e il 21 gioca in doppio con Sara Errani), ma mentre sul ragazzo nato a San candido sappiamo tutto o quasi, su di lei poco o niente.
E allora non ci resta che andare a scoprire qualcosa di più.
Gli inizi e l'esordio azzurro
Jasmine inizia a giocare a tennis da bambina e le sue prime apparizioni in tornei di buon livello arrivano quando ha quindici anni. L’esordio tra le big è invece datato 2015, anno in cui grazie ad una wild card Jasmine partecipa alle qualificazioni degli Internazionali di Roma venendo però subito eliminata dalla romena Monica Nicolescu.
Intanto, la sua carriera si sviluppa parallelamente sia nei tornei singolari sia in quelli di doppio, ma entrambe le realtà sono avare di soddisfazioni.
Nel 2017, grazie ad un miglioramento della sua posizione nel ranking mondiale, Jasmine Paolini si può iscrivere per la prima volta alle qualificazioni di uno Slam. All’Australian Open, però, perde al debutto contro la slovacca Sramkova. La stagione è comunque positiva, perché a febbraio riceve la chiamata in azzurro per giocare in doppio con Martina Trevisan la sfida alla Slovacchia. Il match non è decisivo in quanto l’Italia è già stata eliminata dalle avversarie e termina con il ritiro della coppia Sramkova/Schmiedlova.
Jasmine torna a vestire la maglia azzurra nei play of di Fed Cup, di nuovo in doppio (stavolta con Camilla Rosatello).
A giugno arriva la prima grande soddisfazione della carriera con la vittoria del torneo di Marsiglia dove batte in finale la favoritissima Tatjana Maria, un successo che le vale il piazzamento al 132° posto della classifica WTA.
2019, l'anno della svolta
Dopo un 2018 vissuto sull’altalena delle emozioni e dei risultati, senza grossi acuti, Jasmine Paolini sa che l’anno seguente è decisivo: dentro o fuori. L’inizio non è dei migliori, agli Australian Open arriva infatti l’ennesima sconfitta nelle qualificazioni e la stessa cosa accade nel successivo torneo di San Pietroburgo. Ma la ragazza di Bagni di Lucca è convinta di poter ancora mettere la freccia e accelerare, così si “scalda” a Budapest, dove va avanti fino all’ultimo match che le avrebbe permesso di accedere al turno finale.
A Bogotà, ecco la fiammata. Jasmine trova sulla sua strada la connazionale Sara Errani e la batte, un risultato che le regala visibilità e consapevolezza. A Praga entra nel tabellone principale, poi riprende il suo trend di alti e bassi che comunque la porta a raggiungere il suo (fin ora) miglior piazzamento nel ranking mondiale: il 118° posto.
Nei due anni successivi la carriera continua senza sussulti e Jasmine galleggia tra un torneo e l’altro senza mai lasciare davvero il segno. Le stagioni passano abbastanza anonime, poi arriva il 2024.
Non è mai troppo tardi
L’inizio dell’anno è davvero ottimo, Jasmine apre la stagione battendo alla United Cup la numero uno del mondo Angelique Kerber. Ma il jolly lo tira fuori in Australia, dove supera all’esordio la russa Diana Snaider e poi nel secondo incontro la tedesca Tatjana Maria raggiungendo per la prima volta in carriera il terzo turno di uno Slam. Il resto è attualità ed ora non ci resta che tifare tutti per lei, per questa ragazza arrivata dal nulla che ci sta regalando un sogno.