Chi è Joan Thiele, da Desenzano al David. Il debutto a Sanremo ...
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di Nicole Orlando
La cantautrice originaria del lago di Garda salirà sul palco dell'Ariston nella prima serata del Festival con il brano «Eco»
Il suo nome non è (ancora) tra quelli noti al grande pubblico, per questo nelle ultime settimane ci si riferisce a lei come a un’«outsider», la probabile «sorpresa» del Festival. Perché, pur lontana dai radar nazional-popolari e mainstream, ha sin qui collezionato apprezzamenti trasversali soprattutto dagli addetti ai lavori. E qualche riconoscimento non da poco. Come il David di Donatello per «Proiettili», colonna sonora del film «Ti mangio il cuore», con protagonista la collega Elodie. Joan Thiele, originaria di Desenzano del Garda, fa il suo esordio al Festival di Sanremo con il brano «Eco», dedicato al fratello.
Chi è Joan Thiele: le origini sul Garda, i primi successi
Joan Thiele, all’anagrafe Alessandra Joan Thiele (che si pronuncia Tiele, ha spiegato), è nata a Desenzano nel 1991. La madre è napoletana, il padre della svizzera francese e con origini colombiane. I genitori, come ha raccontato in un'intervista al Corriere, si sono conosciuti sulle sponde del Garda durante una vacanza e hanno deciso di stabilirsi lì. A due anni si è trasferita con la famiglia in Colombia, dove ha vissuto fino ai 6 anni.
Dopo la separazione dei genitori è tornata a Desenzano con la mamma, poi si è trasferita a Corsico, quindi a Milano. Negli anni ha affinato il proprio stile musicale, che si muove tra pop, r&b e jazz. L’esordio assoluto risale al 2015, con la cover di «Hotline Bling» di Drake. Il primo singolo, «Save Me», è dell’anno successivo. Nel 2018 ha pubblicato il primo album, «Tango». Nel 2019 ha partecipato al remix del brano di Myss Keta «Le ragazze di porta Venezia», mentre nel 2021 ha collaborato al brano «Senza fiato» con Mace e Venerus. Il 21 febbraio uscirà il nuovo album «Joanita».
Joan Thiele al 75esimo Festival di Sanremo
La cantautrice 33enne è una «quota bresciana» della 75esima edizione del Festival di Sanremo, insieme a Fausto Zanardelli dei Coma_Cose e a Blanco (anche loro gardesani), che però quest’anno compare in veste di autore - per Giorgia, Irama e Noemi - e non di cantante in gara. Sul palco dell’Ariston Joan Thiele porta il brano «Eco», scritto da Federica Abbate - autrice tra le più prolifiche, basti pensare che firma ben sei brani del Festival di quest’anno, sette con quello di Emis Killa che però si è ritirato - e prodotto dal dj Simone Mace Benussi. Per l’Accademia della Crusca (che quest'anno ha «bocciato» diversi testi sanremesi) la canzone «è scritta in un italiano serio semplice ed elegante (vintage?), con una sola punta più risentita. Voto: 8». A proposito di eleganza: durante la tradizionale sfilata davanti all'Ariston lunedì Thiele si è presentata in un completo Chanel senza tempo.
Nell’intervista al Corriere ha poi spiegato che la canzone sanremese, dedicata al fratello minore Giovanni, nato da un altro papà, «contiene l’augurio che possa affrontare le paure. Racconto la nostra infanzia, la nostra intimità e condivisione, la fortuna di avere una famiglia che ti sostiene». Con il fratello (che di professione è fotografo e cura le copertine dei suoi album) il legame «è fortissimo, sento un senso di protezione verso di lui». Da intimo e familiare il messaggio della canzone diventa poi universale. «Mi rivolgo a tutti, me compresa: la paura va fissata negli occhi e bang bang si spara al centro». Durante la serata dei duetti ad accompagnarla sul palco dell’Ariston ci sarà poi un altro bresciano che si è conquistato uno spazio di tutto rispetto nel mondo della musica italiana: Frah Quintale.
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11 febbraio 2025 ( modifica il 11 febbraio 2025 | 17:03)
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