Joan Thiele per Sanremo 2025 usa una chitarra speciale. Ecco di ...
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Davanti alle prove importanti, c'è chi, scaramantico, opta per un portafortuna e chi, come Joan Thiele, si munisce di un elemento “magico”. Non lo diciamo in senso letterale, ma pensando a qualcosa capace di amplificare o enfatizzare la magia della performance o di un talento. Qui, quel ruolo spetta a una chitarra, che è davvero fuori dal comune e ha una bella storia tra le corde.
Joan ce l'ha raccontata mesi fa, durante un GQ Hype alla vigilia della celebrazione dei Men Of The Year, durante i quali si sarebbe esibita live. In quei giorni stava per uscire con un nuovo singolo, Veleno, anticipazione della sua nuova musica in arrivo. Ma c'era ancora di più dietro l'angolo: la sua prima partecipazione al festival di Sanremo, così come l'uscita in primavera di un nuovo album (Joanita).
La chitarra, quella che suona ora sul palco dell'Ariston, aveva un ruolo importante in entrambe queste occasioni.
Spiegandoci la genesi di Veleno, infatti, Joan ci raccontava come la presenza della chitarra fosse per lei un po’ un ritorno alle origini, a quando si era innamorata dell’hard rock. «Di recente ho ritrovato dei video incredibili di me a dodici anni che faccio gli assoli sui Led Zeppelin. Per me è iniziata così, ho iniziato a scrivere perché ero veramente malata dei Led Zeppelin, e poi da lì i Beatles, le cantautrici come Joni Mitchell, Joan Baez, ecc. Ho iniziato a suonare a diciott’anni, per strada, nei bar: è iniziato un po’ così il mio percorso, molto alla vecchia. Partita dal live, dalla dimensione della chitarra, è come se avessi avuto un po’ voglia di tornare alle origini, di mettere al centro qualcosa che sia più istintivo. Avevo bisogno della pancia, in qualche modo, rispetto alla testa, che c’è sempre molto, è una costante nella mia vita, però avevo bisogno di quel tipo di fame, di ricordarmi anche un po’ come sono iniziate le cose», ricordava, per poi spiegarci in quale altro modo la chitarra che era con lei al momento del nostro servizio fotografico, e prima ancora in studio, per le registrazioni e la produzione del pezzo, era stata un elemento fondamentale in questa sua nuova canzone. «La chitarra che si vede nelle foto fa parte di un progetto che ho fatto in questi ultimi tre anni con un mio amico, Marco Guazzini, che è un designer», ci aveva spiegato. Ma come si era arrivati a quel preciso progetto?