Lampedusa, neonato di 5 mesi annega in mare durante il tentativo ...
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Su Lampedusa le prime luci del mattino arrivano portando la tragica notizia della morte di un neonato di appena cinque mesi, avvenuta durante un tentativo di sbarco da parte di un natante carico di migranti. La madre è una minorenne originaria della Guinea che viaggiava, assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino.
Il dramma si è consumato poco prima delle quattro e mezza, durante le caotiche operazioni di approdo dei 46 migranti soccorsi dalla motovedetta della Guardia costiera, quando più persone sono finite in acqua. Il cadavere del piccolo è stato ripescato direttamente dal mare. La madre, sotto shock, si trova all'hotspot di contrada Imbriacola: la polizia ha chiesto per la giovane donna un supporto psicologico.
La carretta, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata.
Dopo il record di ieri, che ha segnato l'arrivo di 5.112 migranti sulle coste di Lampedusa, anche la giornata di oggi si preannuncia senza tregua per gli sbarchi sull'isola siciliana.
Dalla mezzanotte sono stati registrati già 23 diversi approdi con, in totale, quasi mille persone: sul molo commerciale di Lampedusa si contano già decine e decine di migranti, tutti ammassati e risulta impossibile stabilire con quale barchino siano arrivati sull'isola. I soccorritori e forze dell'ordine sono allo stremo.
E dal Mar Mediterraneo arriva anche la notizia di cinque imbarcazioni, con circa 230 persone a bordo, soccorse dall'equipaggio di Nadir, il veliero dell'ong Resqship, e della nave mercantile Bbc Edge. "Senza nessuna altra nave di soccorso nelle vicinanze il cargo si è avvicinato e ha evacuato 186 persone", spiega la ong che ne ha prese a bordo 46.
Il team di Nadir ha distribuito giubbotti di salvataggio e acqua a tutte e cinque le imbarcazioni, due delle quali erano senza motore. Tra i naufraghi, diverse donne incinte e minorenni. "Diciannove persone in condizioni critiche sono state portate a bordo per ricevere cure mediche", spiegano dall'ong. In molti presentano sintomi di grave disidratazione e ustioni chimiche.
E l'hotspot di Lampedusa è di nuovo al collasso: “Ci sono stamattina oltre 6.000 persone, tante le famiglie con minori. Sono previsti trasferimenti in giornata ma la situazione è difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore”, fa sapere in una nota la Croce Rossa Italiana.
"Stiamo reggendo nella gestione dell’accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall’isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. È importante anche sotto il profilo umanitario che l’hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze".