Lampedusa, un neonato è annegato in mare. Nuova notte di sbarchi ...
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Lampedusa, 13 settembre 2023 – Notte d’inferno al molo Favarolo. Un neonato di 5 mesi è morto dopo essere finito in acqua al momento dello sbarco a Lampedusa, mentre 23 imbarcazioni sono approdate sull’isola nelle ultime ore. Sono un migliaio i migranti sbarcati dai barchini della speranza, quasi tutti uomini.
“Aiutateci, siamo allo stremo”. È l’appello lanciato dal sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, arrivando al molo, dove ormai da più di 48 ore si susseguono interrotti gli sbarchi. "Adesso l'importante è superare questa fase dove c'è un'umanità che chiede aiuto: sono arrivate circa 7mila persone, oltre 100 sbarchi. Poi il Governo deve prendere provvedimenti strutturali e seri, non è possibile continuare in questo modo".
Il bimbo deceduto stanotte è originario della Guinea: la mamma è minorenne e viaggiava con la sorella, il cognato e un nipotino. Il barcone era partito da Sfax e si è ribaltato quando, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, le 45 persone a bordo si sonospostate quasi tutti su una fiancata. Ieri numeri da record: 100 barchini portati in salvo dalle motovedette.
Sbarchi di migranti a Lampedusa
Situazione sempre più insostenibile per gli abitanti di Lampedusa. A chiedere aiuto alle istituzioni e il primo cittadino dell’isola, Filippo Mannino. “È la sconfitta dell'Europa, di un sistema che lavora sempre in emergenza – dice il sindaco – e non mette mai in atto delle reali e vere politiche migratorie. Qui siamo tutti stanchi e provati sia fisicamente che psicologicamente, la situazione sta diventando ingestibile e insostenibile".
"Sul molo adesso sono un migliaio circa, la gente si accalca per salire sul bus della Croce Rossa. Sono immagini che fanno male", dice con amarezza il primo cittadino.
“Quello che addolora è vedere che, mentre l'Italia cerca di far fronte a questa umanità che chiede aiuto, l'Europa chiude tutto". Già ieri il sindaco era tornato a chiedere navi in rada per "il soccorso e il trasferimento veloce" dei migranti sulla terraferma con l'intervento della Difesa. "Si convochi un Cdm urgente qui per individuare le azioni da intraprendere", aveva detto.
Un invito senza risposta al momento. "Su questo non ho avuto nessun riscontro. In queste ore ho avuto solo qualche interlocuzione con i componenti della struttura di emergenza del ministero dell'Interno". Dal sindaco arriva l'ennesimo accorato appello. "Qualcuno si faccia sentire, qui c'è bisogno di personale, di ambulanze. Faccio un appello anche alla Protezione civile: intervenga per aiutarci".
“La situazione è difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore”, fanno sapere dalla Croce Rossa Italiana. “Stiamo reggendo nella gestione dell'accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili – continua la nota – ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall'isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. È importante anche sotto il profilo umanitario che l'hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze”.
Sono 6.792 i migranti presenti al momento sull'isola di Lampedusa, tante le famiglie con minori. La maggior parte si trova all'hotspot di contrada Imbriacola, ma più gruppi sono in attesa in vari punti dell'isola, soprattutto sui moli. La prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento, entro le 13 di oggi, di 880 persone: 700 verranno imbarcate sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle e 180 partiranno con un volo Oim. La polizia, fra poco, inizierà a scortare i vari gruppi al porto e all'aeroporto.
La tragedia è avvenuta intorno alle 4,18 di stanotte, durante le caotiche operazioni di approdo dei 46 migranti soccorsi dalla motovedetta della Guardia costiera, quando più persone sono finite in acqua. Sono stati momenti concitati, tra la paura e il sollievo di essere finalmente in salvo. Il barchino con a bordo decine di migranti si è capovolto e più persone sono finite in acqua. Tra loro c’era anche il piccolo di soli 5 mesi, che si è inabissato ed è affogato. Tutte sono state recuperate, così come è stato ripescato il cadavere del piccino. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la mamma del neonato si trova all'hotspot di contrada Imbriacola. La polizia ha chiesto un supporto psicologico per la donna. Della ricostruzione del caso si occupa la Capitaneria di porto.
La mamma è originaria della Guinea. È una minorenne che viaggiava, assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino. La carretta, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata.
I poliziotti in servizio all'hotspot di contrada Imbriacola, assieme alle psicologhe del centro, stanno valutando se sia più opportuno trasferire la donna e i suoi familiari con un aereo o con il traghetto di linea, affinché restino in provincia di Agrigento e siano presenti quando la salma del piccolo, al momento sotto sequestro, verrà trasferita a Porto Empedocle.
La disperazione è alta e i numeri da record. Solo nella giornata di ieri, sono stati registrati oltre 100 gli sbarchi in sole 24 ore: il numero più alto di sempre. A bordo delle barche di fortuna che hanno raggiunto le spiagge, c’erano circa 5mila persone.