Perché LeBron James è il migliore di tutti i tempi. Oppure no?
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Prima Michael Jordan, oggi LeBron James, il più grande giocatore di pallacanestro di sempre. Oppure no?
Alto 2,6 metri, oltre un quintale di peso (113 chili), è un colosso che alla sua mole imponente unisce forza, velocità sorprendente e un QI cestistico senza pari. È stratega nella lettura del gioco, è fulmineo nel prendere quasi sempre la decisione giusta, è un leader. A canestro? Magistrale e continuo. Con una longevità sportiva incredibile: il 30 dicembre compie 40 anni ma lui continua a esibire un basket di altissimo livello, sfornando ancora record.
Il suo futuro? Ancora sul parquet per uno o due anni.È LeBron James il Goat (Greatest of All Time), il migliore di tutti tempi?
LeBron James schiaccia la palla nel match Stati Uniti vs Serbia ai Giochi olimpici di Parigi 2024, 28 luglio
Un gigante ancora protagonista
LeBron James è stato in grado di superare le aspettative già supreme che c’erano su di lui da ragazzino. Alla sua 22° stagione in NBA, con oltre 1500 match alle spalle, è il quinto giocatore di sempre per numero di partite disputate in regular season. E la sua scalata verso la vetta continua.
La superstar dei Lakers pochi giorni fa, nel successo contro gli Spurs, è diventato anche il giocatore più anziano nella storia della NBA a segnare quattro triple doppie consecutive. Era la sua prima volta. «Ho tante partite alle spalle ma sono contento di essere efficace per la squadra», il suo commento da fuoriclasse che si mette sempre al servizio dei compagni.
Nel suo filotto di partite incredibili, nella precedente vittoria contro i New Orleans Pelicans, aveva anche rispolverato la sua tipica esultanza “The Silencer”, ormai imitata urbi et orbi.
Primo giocatore nella storia della NBA a superare il traguardo dei 40.000 punti in carriera in regular season, durante la stagione 2023-24, (Jordan è quinto con 32.292) dopo due decenni di grande basket LeBron James è ancora protagonista.
I record di LeBron James
A 40 anni LeBron James sta ancora riscrivendo il libro dei record. A tutt’oggi uno dei migliori giocatori dell’NBA, è l’unico ad aver avuto una media di almeno 25 punti a partita per 20 stagioni consecutive.
Il ragazzo di Akron, che nella sua infanzia senza padre è dovuto crescere in fretta, è il cestista con più All-NBA Team (il riconoscimento assegnato ai migliori giocatori), ben 20, e con più All-NBA Team consecutivi (sempre 20). È anche il giocatore con più apparizioni all’NBA All Star Game, 20, avvenute tutte consecutivamente.
In bacheca ha quattro titoli NBA (due con i Miami Heat, uno con i Cleveland Cavaliers e uno con i Los Angeles Lakers) e tre ori olimpici conquistati con la Nazionale a stelle e strisce (Pechino 2008, Londra 2012, fino a Parigi 2024).
Il suo capolavoro? Dopo aver vinto due titoli consecutivi con gli Heat nel 2012 e nel 2013, James è tornato da dove ha iniziato, a Cleveland, nel 2014. Le sue imprese da supereroe hanno guidato la squadra a fare la storia. I Cavaliers hanno interrotto un digiuno di playoff di 52 anni e nel 2016 hanno centrato il loro primo e unico titolo NBA! Un trionfo ancor più significativo per LBJ, originario del nord-est dell’Ohio.
«Userò tutti gli strumenti che ho a disposizione, le capacità che Dio mi ha donato, e cercherò di vivere la vita migliore che posso», LeBron James dixit.
LeBron James, #23 dei Los Angeles Lakers, durante la partita contro i Philadelphia 76ers al Wells Fargo Center, 27 novembre 2023
Michael Jordan o LeBron James, chi il più grande?
Quando Michael Jordan lasciava il basket, a 40 anni, per il tuo terzo e definitivo ritiro, LeBron James iniziava la sua carriera in NBA. Air Jordan ha giocato la sua ultima partita nell’aprile 2003, due mesi dopo King James veniva selezionato come prima scelta assoluta al primo turno del Draft NBA 2003.
Se si parla di Goat del basket il confronto va sempre tra loro due. 61 anni oggi, autentica leggenda, Jordan ha vinto due titoli in più di James, conducendo i Chicago Bulls a sei finali e vincendole tutte. Ma James è riuscito a vincere i suoi quattro titoli con tre squadre diverse.
Atleta eccezionale, solido e rapido, Michael Jordan è stato spettacolo puro. È stato cecchino e giocoliere. Sotto canestro volava. Il 20 aprile 1986 contro i Boston Celtics segnò addirittura 63 punti, con 5 rimbalzi e 6 assist, riscrivendo la storia del basket: la prestazione migliore di sempre quanto a punti segnati in una gara di play-off. Ma His Airness era un individualista. Uno spettacolare individualista. LeBron James, invece, è un uomo squadra. E un giocatore che sa fare tutto, anche difendere. È classe e intelligenza.
Una cruda verità passata agli annali del basket? Quando Jordan lasciò il basket dopo due stagioni ai Washington Wizards, i suoi compagni di spogliatoio si rifiutarono di comprargli un regalo d’addio, tanto lo avevano in antipatia.
Jordan icona culturale, James attivista black
Michael Jordan è stato anche icona culturale e vero e proprio marchio vivente, che ha ridefinito la figura della superstar NBA e lanciato tendenze. Come le scarpe Air Jordan, frutto di un accordo storico con la Nike che gli ha fatto incassare più di un miliardo di dollari.Ha voluto essere sportivo e imprenditore, ma mai attivista. Celebre la sua frase: «Anche i repubblicani comprano le scarpe da ginnastica».
LeBron James? Anche lui ha firmato un contratto multimilionario con la Nike all’età di 18 anni ed è colmo di sponsor, ma è un atleta che si espone politicamente.Più volte si è mosso per l’uguaglianza razziale e a favore dei democratici. È un fiero sostenitore del Black Lives Matter: «Quando ti svegli e sei nero, Black Lives Matter non dovrebbe essere un movimento. Dovrebbe essere uno stile di vita», ha detto.
LeBron James, #23 dei Cleveland Cavaliers, contro il Boston Celtics al TD Garden di Boston, 27 maggio 2018
LeBron James, grande uomo squadra
La risposta all’atavica controversa domanda su chi sia il più grande di sempre, l’ha forse data JR Smith, che ha giocato insieme a James ai Cleveland Cavaliers e ai Lakers. «LeBron guida tutti con l’esempio e la sua etica del lavoro», ha detto al The Pat McAfee Show. «Il suo più grande attributo è riuscire a trascinare con sé le persone con la sua voglia di lavorare e di vincere. Ovviamente per i giocatori più forti è più semplice riuscirci. Ma per quello che ho capito io, Jordan non si comportava in quella maniera, e neanche Kobe. Tante persone che hanno la “mentalità da killer” non sono quelle che riescono a trascinare gli altri».
E ancora: «LeBron non è un realizzatore, uno che ha in mente solo una cosa per un risultato individuale. Jordan e Kobe difendevano, ma erano soprattutto realizzatori, gente capace di segnare 50, 60, 70 punti ogni sera. LeBron invece è un giocatore completo a rimbalzo, a canestro, nei passaggi, nel palleggio, ed è un bravo compagno di squadra. È totalmente diverso rispetto agli altri. Non può esserci paragone».
Queste, invece, sono parole di LeBron James: «Una volta scesi in campo, non si tratta di essere apprezzati o meno. Ciò che conta è giocare ad alto livello e fare tutto il necessario per aiutare la propria squadra a vincere. È questo l’obiettivo».