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Cristiano Malgioglio a Sanremo, glamour e audacia tra piume e ...

Cristiano Malgioglio a Sanremo glamour e audacia tra piume e
L’autore di successi per i più grandi cantanti italiani al fianco di Carlo Conti come co-conduttore nella seconda serata

“Io vengo sempre qui in discoteca / Per cercare qualche cosa d’amare” scriveva nel 1979 Cristiano Malgioglio (assieme a Corrado Castellari e Marcello Mancini) per Stefania Rotolo, e in quella grande discoteca che sarà il Festival di Sanremo 2025 (su Rai 1 dall’11 al 15 febbraio), Malgioglio salirà sul palcoscenico dell’Ariston al fianco di Carlo Conti in qualità di co-conduttore della seconda serata, per portare proprio un po’ d’amore per la musica. Non di certo la prima partecipazione al Festival per “Malgy”, che quel palco l’aveva già calcato (indirettamente) come autore di Ciao cara come stai? di Iva Zanicchi, primo posto nel 1974, e poi ancora nel 1984 come autore di Chi (mi darà) sempre per Zanicchi, e nel 1990 con Vorrei di Mino Reitano. Siciliano di Ramacca (Catania), dov’è nato qualche anno fa (non si rivela mai, per bon-ton, l’età delle grandi dive), è a partire dai primi anni 70 che il nome di Malgioglio inizia ad essere associato ai migliori e più famosi brani della discografia italiana: il suo lavoro di autore lo porta infatti a comporre testi passati alla storia, collaborando con i nomi più importanti. “Io, a questo punto io / Mi sento in trappola / Fra le sue mani / Non so difendermi / Ma so di arrendermi / Davanti a lui” cantava Giuni Russo nel brano In trappola del 1975, sempre a opera di Malgioglio, ed è proprio a questo punto che con lui tutti sanno di arrendersi, perché la musica incorona il suo nuovo re: Soli noi nuovamente per Giuni Russo, Ho fatto l’amore con me per Amanda Lear e gli intramontabili L’importante è finire e Ancora ancora ancora per Mina sono solo alcuni dei brani riportanti la sua firma, e la lista è ancora lunga.

Patty Pravo, Ornella Vanoni, Franco Califano, Loretta Goggi, Orietta Berti, Milva, Marcella Bella, Arisa, Al Bano e Romina Power, Sandra Mondaini e persino Alessandra Mussolini: tutti hanno cantato Cristiano Malgioglio. Ma non solo apprezzato paroliere “di rottura” (per il linguaggio utilizzato, completamente diverso da tutti gli altri autori), perché Malgioglio, formatosi con la scuola genovese di Gino Paoli, Luigi Tenco e Fabrizio De André, sempre negli anni 70 ha intrapreso anche una parallela attività di interprete, che l’ha portato ad avere oggi all’attivo oltre 30 album. Da Amanti di nudità a Sbucciami, passando per Forte forte forte (immancabile, nella sua carriera, il sodalizio con Raffaella Carrà), Mille amanti e la più recente Major golpe do mundo (Mi sono innamorato di tuo marito), con i suoi brani e i suoi testi Malgioglio ha dimostrato negli anni di non aver paura di stupire, scioccare e anche far scuotere la testa ai più perbenisti. “Io sono unico / Di madre libera, di padre docile / Io sono unico / Di corpo nobile, di pelle nubile” cantava infatti nell’album Maledizione, io l’amo del 1979, “E se chiudo i miei occhi / Io mi lascio andare / Andare e sognare / Ma se poi piango non fateci caso / La mia vita non è poi di raso”.

E ci sarà anche stato poco raso nella sua vita, ma decisamente tante paillettes e piume di struzzo: “Giornalista, per il tuo giornale: / Sono una diva / Una diva” (Giornalista, 1981). Vita da copertina, amanti in molti paesi (voci di corridoio vorrebbero proprio che Gelato al cioccolato, da lui scritta e interpretata da Pupo, parli proprio di ciò che maliziosamente si pensa), tre figli adottatati a distanza a Cuba (ama il Sudamerica e il Sudamerica lo ama di rimando), una lunga carriera costellata di successi: Che bellezza (dal titolo di un altro suo brano del 2014) la vita di Malgioglio che, accanto ai successi discografici, a partire dagli anni 2000 ha riscosso anche successi televisivi.

Unomattina, Casa Raiuno, L’isola dei famosi, Grand Hotel Chiambretti, Grande fratello, Grande fratello VIP, Tale e quale show e Amici sono solo alcuni dei programmi che hanno decretato il suo successo come personaggio e fattogli ricevere l’affetto del pubblico. Che, sul piccolo schermo, ha ufficialmente due zie: la prima è zia Mara Venier, la seconda è zia Malgy. “Ho dedicato tanto alla musica e sono molto contento per tutto l’affetto che il pubblico mi ha sempre dato – aveva confessato qualche tempo fa ai microfoni di Radio Roma News, ventilando l’ipotesi di un imminente ritiro dalle scene – non smetterò mai di essere grato per tutto l’amore del pubblico. Io non sono mai cambiato, sono sempre stato così come sono: ieri mi amavano le ragazzine, i ragazzini e le mamme e così, oggi, piaccio ancora alle nuove generazioni e alle mamme”. Al tanto fidato pubblico, pertanto, non resta che godersi al prossimo Sanremo questa ennesima (e forse ultima) trasformazione del camaleontico Malgioglio: “Ma che bellezza averti un’altra volta qui” dichiarava proprio lui a Rita Pavone in Ex innamorati, e la stessa cosa si potrà ora dire di lui dopo averlo visto calcare il palcoscenico dell’Ariston. A una sola condizione: non chiamatelo “maestro”, “perché i maestri sono altri”.

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