Malgioglio il trasformista sul palco dell'Ariston: ecco il primo dei 5 ...
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Cristiano Malgioglio svela il primo dei cinque cambi d’abito per Sanremo, due dei quali disegnati da lui stesso: un abito rosso gigantesco, architettonico. Una sorta di scenografia nella scenografia che ha soddisfatto la crescente curiosità che serpeggiava tra i telespettatori e sul web, in merito ai possibili look in veste di co-conduttore. Una bella gara con le mega spallone di Lucio Corsi durante la prima serata…
Dopo aver Antonella Clerici e Gerry Scotti, il conduttore Carlo Conti è dunque affiancato da Malgioglio, Nino Frassica (recente conduttore di Striscia la notizia in questa 37esima edizione) e Bianca Balti.
Intervistato a La vita in Diretta, Malgioglio alcuni giorni da si era detto preoccupato, perché i suoi vestiti non erano ancora arrivati a destinazione, e aveva “minacciato” di presentarsi sul palco in pigiama!
Ma la parola look casuale e trasandato non si confà al Cristiano che nelle scorse ora ha parlato di sé in un’intervista al Corriere della Sera. «So di avere una doppia immagine: quando sono in scena mi trasformo rispetto a chi sono nella vita di tutti i giorni, in cui al massimo vado a fare la spesa al supermercato… ho solo un problema quando mi trovo davanti ai pomodori». E al giornalista che gli ha chiesto di spiegarsi ha risposto: «Non posso non fermarmi a guardarli, adoro tutto ciò che è rosso. Anche quando vedo un’anguria aperta non mi so trattenere, è come se fossi di fronte a un gioiello, divento pazzo. Ho chiamato un mio amico analista e gli ho chiesto: ma che devo fare per questo problema? Mi ha detto: ti fa stare bene? Benissimo, allora continua a guardare pomodori».
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L’intervista è stata anche l’occasione per parlare del suo rapporto con De André. «Lo andavo a disturbare in continuazione. Un giorno mi ha ricevuto e sono riuscito a fargli sentire le mie canzoni. A quel punto mi aveva promesso di farmi conoscere il capo della Ricordi, a Milano, e sapendo che non avevo soldi nemmeno per il treno, mi aveva pagato il biglietto in prima classe, una meraviglia. Lì, ho conosciuto Dori Ghezzi: li ho fatti incontrare e da quella sera non si sono più lasciati»