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"Mia moglie è un fantasma", una frizzante commedia retrò con la ...

Mia moglie è un fantasma una frizzante commedia retrò con la
Quando la ex torna dall'aldilà

Cosa fare quando una ex torna dall’aldilà? La risposta è nel film Mia moglie è un fantasma, spumeggiante commedia in onda questa sera alle 21.20 su Rai 3. Protagonista un malcapitato scrittore in crisi che per colpa di una medium, Judi Dench, verrà perseguitato dallo spettro della vendicativa prima moglie.

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Mia moglie è un fantasma, la trama

Per documentarsi in preparazione di un libro che intende scrivere, Charles Condomine (Dan Stevens) partecipa a una seduta spiritica condotta dall’eccentrica sensitiva Madame Arcati (Judi Dench). Benché Charles con sua moglie Ruth (Isla Fisher) e i loro ospiti, i coniugi Bradman, siano decisamente scettici sull’esperimento. Ma durante la seduta Charles sente la voce della sua prima moglie defunta, Elvira (Leslie Mann), che poi gli compare nel corso della notte.

Tuttora innamorata, Elvira compie una serie di “dispetti” alla donna che ha preso il suo posto mentre studia il modo di farsi raggiungere nell’aldilà dall’inconsapevole consorte. Con il risultato di finire per uccidere Ruth facendola precipitare con la macchina giù per una scogliera. Charles così è costretto ad affrontare entrambi i fantasmi delle sue mogli, tanto che alla fine si scopre che lui non aveva amato nessuna delle due, anzi, ne approfittava e basta. Visto che Ruth era figlia di un famoso regista mentre Elvira invece gli dettava i libri ed era la vera artefice dei suoi successi letterari. Ma quale dei due fantasmi avrà la meglio sull’uomo?

Una scena di “Mia moglie è un fantasma”. (Courtesy Eagle Pictures)

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Una storia briosa e per nulla datata

Tratto dalla commedia teatrale degli anni Trenta Spirito allegro di Noël Coward, già portata splendidamente al cinema nel 1945 da David Lean, Mia moglie è un fantasma è una classica commedia sofisticata dell’epoca che sfida le regole della modernità di oggi. Grazie a questa patina da cinema classico hollywoodiano infatti, il film diretto da Edward Hall conquista lo spettatore grazie alla felice commistione fra mistero, humor e fascino retrò. Divertissement senza molte pretese, il film riesce a sfuggire alle trappole del prodotto “datato” grazie a una scrittura brillantissima. Caratterizzata da battute effervescenti, dialoghi acuti e personaggi dalle psicologie stratificate.

Gran merito del regista è anche quello di aver voluto adattare ai tempi moderni tematiche femministe dell’epoca e fornire allo spettatore dei continui cambi di ritmo e prospettiva. Il cast di razza inoltre – bravissimi Dan Stevens e Leslie Mann – non fa che amplificare il piacere della visione, in modo particolare la presenza della grandissima Judi Dench. In un ruolo abbastanza eccentrico e sopra le righe, molto simile ai personaggi femminili incarnati nel corso della sua lunghissima e gloriosa carriera fra teatro e cinema.

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La leggendaria carriera di Judi Dench

Splendida 88enne – ne compirà 89 il prossimo dicembre –, l’attrice respira teatro fin da piccola grazie alla professione del padre, medico del Royal Theatre di Londra. Compagna di classe di Vanessa Redgrave in una scuola di recitazione negli anni Cinquanta, Judi dopo il diploma diventa in breve tempo una delle interpreti più richieste, e premiate, del teatro inglese. Recitando per la Royal Shakespeare Company in tour in tutti i teatri del mondo e conquistando ben sei ambitissimi Olivier Award. Il cinema arriva quasi per caso, alla fine degli anni Sessanta, ma per lei la prima vera casa resta il teatro, dove spesso recita anche insieme al marito Michael Williams, sposato nel 1971 e dal quale avrà la figlia Finty.

Judi Dench. (IPA)

Dopo alcuni ruoli di rilievo negli anni Ottanta – Camera con vista di James Ivory, Enrico V e Il matrimonio di Lady Brenda –, il vero successo di pubblico arriva nel decennio successivo. E grazie al ruolo di M, il capo dell’MI6 della saga di James Bond, che incarnerà dal 1995 al 2015. Il riconoscimento definitivo da parte della critica invece arriva nel 1997 con il film La mia regina dove interpreta la Regina Vittoria e ottiene una nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista, vincendo il Golden Globe come miglior attrice protagonista in un film drammatico.

Forse per risarcirla della mancata statuetta l’anno precedente, nel 1998 vince l’Oscar grazie a Shakespeare in Love, nonostante appaia sullo schermo soltanto per cinque minuti scarsi nei panni della Regina Elisabetta. Da allora, senza mai abbandonare il palcoscenico, Judi Dench recita in una miriade di film, conquistando premi e nomination. L’ultima, nel 2021, grazie al ruolo della nonna del piccolo protagonista di Belfast di Kenneth Branagh.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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