Spiati giornalisti e attivisti: Paragon blocca l'uso del suo spyware in ...
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La società israeliana Paragon Solution, titolare dello spyware omonimo, ha tagliato fuori l’Italia dal suo spyware con effetto immediato, dopo che - secondo quanto riporta la testata israeliana Haaretz - il governo italiano non ha risposto alle accuse di aver spiato giornalisti e attivisti critici nei confronti del primo ministro di estrema destra Giorgia Meloni violando gli account WhatsApp. Una mossa, quella di Paragon che rilancia gli interrogativi pressanti mossi nelle ore precedenti da due noti personaggi risultati tra gli spiati: il capomissione di Mediterranea Saving Humans Luca Casarini e il direttore di Fanpage Francesco Cancellato.
La vicenda
«Con una comunicazione ufficiale, Meta, la società che gestisce il servizio di messaggistica Whatsapp, ha informato Luca Casarini, uno dei nostri capomissione e tra i fondatori di Mediterranea, che il suo telefono era stato violato da una operazione di spyware ad alto livello, attraverso l’uso di un software definito tra i più sofisticati al mondo» ha reso noto la Ong Mediterranea Saving Humans, in merito a un’intercettazione giunta sul telefono del suo fondatore, Luca Casarini, e riscontrata da Meta. Coinvolto anche un altro italiano, il giornalista e direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato.
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«Meta - prosegue la Ong - consigliava di cambiare subito il cellulare e di rivolgersi ai propri consulenti, un team di ricerca all’Università di Toronto, ”The Citizen Lab”. Quasi contestualmente testate e agenzie giornalistiche internazionali davano notizia della violazione dei sistemi di sicurezza di Whatsapp, che coinvolgeva 90 target nel mondo, tra cui attivisti sociali e giornalisti».
Il software utilizzato per effettuare l’infiltrazione spyware, secondo quanto riferisca Mediterranea, è chiamato Paragon ed è messo a punto dalla società israeliana Paragon Solution «che ha dichiarato di averlo fornito al governo Usa e ad agenzie governative di intelligence di paesi alleati», spiega la Ong.
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Palazzo Chigi: questione grave, attivata l’Agenzia cyber
In serata era arriva la presa di posizione di Palazzo Chigi: «Trattandosi di una questione che il governo considera di particolare gravità, è stata attivata l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), che dipende dalla Presidenza del Consiglio. Acn ha interloquito con lo studio legale Advant, incaricato dalla società WhatsApp Ireland limited: emerge che le utenze italiane interessate finora appaiono essere sette. Non è stata comunicata ad Acn l’identità dei titolari di tali utenze, che sono stati informati direttamente dalla stessa società, a tutela della loro privacy». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.