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Parma-Fiorentina 1-2: Pulgar e Kucka, al Tardini si segna solo su rigore

ParmaFiorentina 12 Pulgar e Kucka al Tardini si segna solo su rigore
Gara dai due volti nella quale le reti arrivano solo dal dischetto. Dominano i viola nel primo tempo, reazione dei ducali nella ripresa che però non
Due partite in una al Tardini. E un caso per la letteratura di Stephenson o più semplicemente da portare all'attenzione di uno psicoterapeuta. Cosa cambi nella testa della Fiorentina tra il primo e il secondo tempo, infatti, non è dato sapere. Vince la Viola, dopo 90 minuti e il classico lunghissimo recupero che contraddistingue questo strano campionato: ma vince stradominando la prima parte, con piglio e mentalità da grandissima squadra. E poi perde tutta la personalità, strada facendo. Forse la perde, quando esce il suo Guru, Ribery, che esce malconcio alla caviglia dopo un contrasto con Kurtic. Però il camaleontismo toscano è davvero un bel soggetto per uno studio scientifico. Primo tempo a senso unico Iachini l'ha preparata proprio bene. Il Parma ha nella qualità dinamica la sua forza principale. La Fiorentina aggredisce l'avversario, fin dall'inizio, impostando una partita a tutto campo con tutti i suoi elementi. Ne consegue che il Parma è obbligato a non correre e la Fiorentina invece manovra con pazienza e precisione, vincendo gli scontri individuali. Gli uomini chiave sono tre, nella prima parte di gara: Ribery, sembrerebbe scontato ma non lo è, agisce speso da rifinitore, ma lo vediamo anche abbassarsi a fare il terzino, con efficacia e senso di squadra. Un valore aggiunto. Pezzella, guida la difesa con autorevolezza, ma si fa trovare pronto anche da attaccante aggiunto è lui di testa a costringere Darmian a colpire di braccio sul secondo rigore. E poi, uomo che non ti aspetti, Venuti. Sulla sua fascia domina, questione di cuore. Inaugura le occasioni del match con un tiro di rara bellezza che si stampa sulla traversa, poi sfida ancora Gagliolo, lo lascia sul posto, finendo per farsi sgambettare in area. Ingenuo il terzino emiliano, ma Venuti è Talleyrand...Dal dischetto due volte Pulgar, due volte lo stesso tiro, due volte la scommessa vincente con un pararigori come Sepe. Due a zero alla pausa, complimenti a Iachini, la coppia piena di idee composta da D'Aversa e Tarozzi costretta a rimanere senza parole. Un Parma nervoso: Gervinho non si vede mai, Kulusevski ha gesti nervosi, Kucka esagera nei contatti fisici rischiando l'espulsione, Brugman trattiene due volte platealmente gli avversari e gli va bene che Abisso non lo spedisca per doppia ammonizione a fare la doccia. Una Viola ritrovata, insomma, dopo 45'. L'unica nota stonata è l'infortunio di Benassi, muscolare, potrebbe aver finito qui questa strana stagione di serie A. Reazione del Parma La domanda sulla bocca di tutti dopo 45' è: cosa riusciranno a escogitare quei due sulla panca di casa nella ripresa? Perché è chiaro che bisogna cambiare. E non poco.La prima idea è la più semplice, immediata e importante. Cornelius per Karamoh, non una bocciatura per il francese ma l'aggiunta di un centravanti potente per impensierire i difensori centrali ospiti.Due minuti e il terzo rigore è servito. Passerebbe inosservato in altri tempi, ma il vigile elettronico è lì a scorgere la gomitata di Pezzella per ostacolare il alto del grosso bomber ex Copenaghen. Abisso viene chiamato a rivedere e indica il dischetto. Kucka ristabilisce tra il Parma e il tiro dagli undici metri un rapporto costruttivo: dal basso in alto. Uno a due.Adesso il Parma assalta il centrocampo ospite, l'inerzia cambia padrone. La paura di Iachini di perdere per doppia ammonizione Venuti, toglie dal match un riferimento importante per personalità e sicurezza. Cose che Lirola non riesce a portare in campo. Anche in mezzo, il fraseggio toscano perde peso e autorevolezza, Cornelius calcia sbilenco un pallone ricevuto in area sulla sinistra,  Bruno Alves accarezza la parte esterna della rete con una punizione dalla sua mattonella. Quando al 65' esce Ribery, la Viola è in difficoltà. Chiesa prova a imitare il francese, Cutrone si infila tra i centrali ma tira su Sepe, il Parma insiste, la Viola in contropiedenon la chiude, e all'89' c'è il "fattaccio": traversone di Beppe Pezzella (Parma, ottimo impatto con la gara da subentrante), Kucka prende il tempo a Ceccherini che lo travolge da dietro. Abisso fa inequivocabilmente segno che non è capitato nulla, non va a rivedere, un'altra passeggiatina al video sarebbe stata logica, perde la pazienza anche "Tarozzino" Tarozzi che è il vice di D'Aversa e ha giocato tanti anni in Viola: espulso lui che è la forza dei nervi distesi. Qualcosa vuol dire. Vince la Fiorentina, bella a metà.

 Parma (4-3-3): Sepe, Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo (29' st Gi. Pezzella), Kucka, Brugman (29' st Grassi), Kurtic, Kulusevski (37' st Siligardi), Karamoh (1' st Cornelius), Gervinho (41' st Sprocati) (34 Colombi, 16 Laurini, 3 Dermaku, 5 Regini, 21 Scozzarella, 17 Barillà, 20 Caprari). All.: D'Aversa.Fiorentina (3-5-2): Terracciano, Milenkovic, Ge.Pezzella, Igor, Benassi (49' pt Castrovilli), Pulgar, Duncan, Venuti (1' st Lirola), Dalbert (41' st Sottil) Cutrone (41' st Ceccherini), Ribery (21' st Chiesa). (69 Dragowski, 17 Ceccherini, 22 Caceres, 93 Terzic, 19 Agudelo, 5 Badelj, 18 Ghezzal, 9 Kouamé). All.: Iachini.Arbitro: Abisso di PalermoReti: nel pt 19' (rigore) e 31' (rigore) Pulgar; nel st 5' Kucka (rigore)NOTE: Angoli: 3-0 per il Parma Recupero: 5' e 7' Ammoniti: Venuti, Brugman, Kucka, Ge. Pezzella, Igor, Milenkovic, Sottil per gioco scorretto, Kulusevski, Kurtic per proteste., Cutrone per comportamento non regolamentare.   

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