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Supermercati e grandi store in sciopero. Dai lavoratori Carrefour a ...

Supermercati e grandi store in sciopero Dai lavoratori Carrefour a
Dopo il mancato rinnovo del contratto incrociano le braccia i lavoratori della grande distribuzione organizzata. Tutte le insegne coinvolte dalla protesta

Spesa e acquisti a rischio in questo sabato che precede la Pasqua. In seguito alla fumata nera al tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto di Federdistribuzione i sindacati hanno proclamato lo sciopero. 

La mobilitazione coinvolge i dipendenti della grande distribuzione moderna organizzata, quelli appunto ai quali è applicato il contratto dell’associazione imprenditoriale. 

Sciopero in supermercati e negozi. Chi si ferma

In particolare sono chiamati ad incrociare le braccia i lavoratori dei supermercati. Spesa potenzialmente a rischio o rilento nei punti vendita di: Crai, Esselunga, IN’s, Lidl, Metro, Penny e Sidis. Insieme a Carrefour, Pam Panorama, Oasi e Tigre. Arcaplanet per quanto riguarda la spesa per gli animali domestici. 

Ma non solo. Anche chi fa acquisti di materiale edile e tecnico, abbigliamento e cosmetica nei grandi store potrebbe imbattersi nei disagi legati allo sciopero. In particolare nei punti vendita Acqua e Sapone; Brico center e Brico Io, Coin, Conbipel, Douglas, Ikea, Casanova e Kiko, Leroy Merlin, Tecnomat, Ovs, Zara e Uniqlo. 

Perchè i sindacati hanno scelto la via della protesta

Nel dettaglio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno indetto lo sciopero nazionale di oggi 30 marzo puntano il dito contro: “l’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi!);  lo smembramento del sistema di classificazione del personale con l’attribuzione dell’addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita a mansioni inferiori quali il pulimento di aree di vendita e servizi (come illegittimamente fanno alcune aziende associate a Federdistribuzione); l’azzeramento di ogni dignità professionale con il sotto inquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi; la creazione di una nuova mansione adibita alla movimentazione delle merci trascinandola verso il quinto livello e svuotando l’attuale previsione al quarto livello, al solo fine di far risparmiare le imprese sulla pelle dei lavoratori”. Inoltre, secondo le organizzazioni sindacali, non sarebbe stata data nessuna disponibilità alle richieste di trattare le tematiche legate a franchising, appalti e terziarizzazioni. 

Federdistribuzione: “Sciopero irresponsabile”

Uno sciopero, quello di oggi nel settore della grande distribuzione moderna organizzata, che Federdistribuzione ha definito “assolutamente immotivato, un atto di grave irresponsabilità, privo di fondamento”. 

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