Recanatese SPAL, le dichiarazioni post partita di Mirco Antenucci
Al termine della partita Recanatese - SPAL è stato il capitano Mirco Antenucci a raggiungere la sala stampa dello Stadio "Tubaldi" per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.
"La strada per uscire da questa situazione è solo una: lavorare e migliorarsi, perché evidentemente quello che stiamo facendo non basta. Impegno ce n’è tanto, vedo la squadra lavorare tutti i giorni e posso garantirvi che quello non manca, così come l’attaccamento ma, ripeto, in questo momento non basta. Bisogna fare di più a partire da me che sono il più grande e il capitano, fino al più giovane della squadra."
"Ci dispiace per questa situazione perché onestamente non ci aspettavamo di partire così. Siamo una squadra nuova e abbiamo bisogno di tempo ma il tempo non ci aspetta, le squadre non ci aspettano e nemmeno i punti; quindi, c’è solo da parlare di meno e lavorare di più, cercando di fare meno errori, subire meno goal, essere più ignoranti e calarsi maggiormente in questa categoria."
"Ci sono tante cose da sistemare però buttarsi giù in questo momento non serve, non bisogna mollare ma lavorare se possibile più di prima. Il calendario non ci sta aiutando, giochi ogni tre giorni, devi recuperare dalla partita e il mister cerca di fare le scelte migliori possibili per la squadra. Giocando con questa frequenza, però, diventa difficile anche dare un’impronta alla squadra: siamo tutti nuovi e alcuni di noi hanno iniziato con un po’ di ritardo quindi non è semplice, però, ripeto, bisogna andare avanti e lavorare con fiducia."
"I tifosi hanno cercato di spronarci, non sono contenti come ovviamente non lo siamo noi. Per loro la maglia è fondamentale, è una ragione di vita e deve esserlo anche per noi: spero che questo messaggio ci arrivi forte, perché il senso di appartenenza è una delle cose a cui tengo di più e lo dobbiamo mettere in campo. Nel secondo tempo ci abbiamo anche provato, sotto di una rete e con un’espulsione ma in questo momento non basta. Dobbiamo pedalare e ognuno di noi deve dare di più per il proprio compagno e per tutta la città."