Sparta Praga-Inter in Champions League, risultato 0-1: Lautaro ...

L’Inter mette un piede nel club esclusivo delle 8 migliori d’Europa e l’impronta è quella nobile di Lautaro. Nella notte sottozero di Praga, dove il campionato locale è fermo per la sosta invernale dal 15 dicembre al 2 febbraio, è ancora il capitano nerazzurro — come domenica contro l’Empoli — a scongelare una partita che i nerazzurri tengono però aperta fino alla fine, con qualche brivido non del tutto previsto. Il raddoppio lo segnerebbe Dumfries, ma il gol dopo una lunga revisione viene annullato per fuorigioco di Dimarco. E una chiusura di Augusto nel recupero spegne i sogni di gloria dello Sparta.

Inter a un passo dagli ottavi di Champions League

L’Inter adesso è quarta nella maxi classifica di Champions e contro il Monaco a San Siro, nell’ultima giornata, le basterà un punto per accomodarsi nel G8 e andare agli ottavi: ma sarà meglio non fare calcoli eccessivi, non fosse altro perché nell’unica serata in cui la squadra di Inzaghi ha indugiato in questo senso — a Leverkusen — alla fine ha gettato via un punto prezioso.

Anche senza i gol dell’argentino l’Inter ha tenuto fin qui una media pressoché identica tra serie A e Champions (2.28 e 2.35 punti a partita): in Europa, sommando le due competizioni, solo il Liverpool viaggia a una velocità di crociera superiore a quella dei nerazzurri. Ciò non toglie che per quanto intrecciati, scudetto e Champions siano due binari paralleli e questa Inter che macina risultati, spesso accende il risparmio energetico più o meno inconsciamente, per gestirsi e provare a vincere su ogni fronte.Così anche a Praga, a fronte di un vantaggio immediato, i nerazzurri rallentano il ritmo e rischiano qualcosa (è svelto Sommer su Birmancevic due volte a respingere i tiri del serbo), finendo per spendere parecchio con tutti i titolari in campo dall’inizio, senza alla fine riuscire a concedere il bis contro la peggior difesa di tutta Europa negli ultimi due anni (41 gol subiti).

Il calcio poi è quello sport in cui un attaccante sbaglia di testa a mezz’altezza un gol da cinquanta centimetri (a Cagliari) e tre settimane dopo segna con un tiro a giro da fuori area (all’Empoli) e quindi con una spaccata al volo al primo tiro nella Letna Arena. Lautaro prima riconquista palla a destra grazie a uno svarione boemo e poi allarga in area per andare a prendersi il cross da sinistra di Bastoni, che sembra fuori misura ma in realtà calza perfettamente per il destro del capitano: il tiro ha, sì e no, trenta centimetri di luce fra palo e portiere e Lautaro infila il pallone esattamente lì, a dimostrazione che si è del tutto sbloccato, di testa e di gambe. E che adesso per lui è iniziata un’altra stagione. Quella della caccia.

Certo, se la partita resta aperta non è solo per il gol annullato a Dumfries dopo un’ora per un millimetrico fuorigioco di Dimarco, ma anche per un paio di occasioni che lo stesso Toro poteva sfruttare meglio. Lo Sparta però non molla un centimetro e alla fine si concede il giro d’onore tra gli applausi del suo popolo. Mentre l’Inter ha già un piede a Lecce.