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Stefano Ansaldi, chi è il ginecologo napoletano ucciso in strada a Milano

Stefano Ansaldi chi è il ginecologo napoletano ucciso in strada a Milano
Il professore, così come lo chiamavano tutti tra Benevento (la sua città d’origine) e Napoli (dove aveva los tudio medico), era molto amato. Il ricordo dei pazienti
Stefano Ansaldi, chi è il ginecologo campano ucciso in strada a MilanoStefano Ansaldi, chi è il ginecologo campano ucciso in strada a Milano

«Dottore Stefano Ansaldi: un nome, una garanzia». I commenti dei pazienti sul ginecologo ucciso sabato pomeriggio a Milano in strada, in via Mauro Macchi, sono tantissimi e tutti positivi. Lo chiamavano il «professore», nato a Benevento il 10 aprile del 1955, Stefano Ansaldi viveva a Napoli dove lavorava come ginecologo in uno studio privato in piazza Cavour. Gli è stata tolta la vita con un taglio alla gola.

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I pazienti

Laureatosi in Medicina e Chirurgia alla Seconda Università di Napoli nel 1981, era molto amato e consigliato come ginecologo. «Dopo tanti e tanti consulti ha risolto il mio problema», scrive S. D. sul portale www.il miodottore.it. C’è chi ricorda «i suoi occhi buoni» e chi lo ringrazia per aver realizzato il sogno di diventare mamma: «Per problemi di sterilità mi sono rivolta negli anni a vari dottori ottenendo risposte contraddittorie e inconcludenti. Una amica mi ha parlato del suo medico. Il dr. Ansaldi si è dimostrato subito competente e chiaro. Dopo pochi mesi sono rimasta incinta e ho partorito pochi mesi fa. Risultato raggiunto, medico fantastico. Posso parlare bene di una persona che è riuscita dove altri hanno fallito».

I ricordi

Ansaldi stava camminando in via Mauro Macchi, all’altezza di un edificio con un’impalcatura coperta da teli di plastica, quando è avvenuta l’aggressione . Un fendente alla gola che non gli lasciato scampo: è morto poco dopo l’arrivo dei soccorsi. Tantissime persone piangono il medico campano, molte donne che il ginecologo ha accompagnato nel percorso di nove mesi. Fra loro, la cantante napoletana Nancy Coppola che ha pubblicato una foto e un ricordo personale sul suo profilo Facebook: «Come si può morire così? Un grande uomo, un grande professionista, il migliore, l’unico che mi ha saputa curare quando dopo l’Isola (il programma tv “L’ Isola dei Famosi” edizione 2017, ndr) non riuscivo a restare incinta. Quando poi è nata Giulia l’ho abbracciato piangendo perché grazie a lui avevo avuto la mia bimba. Un uomo che ha fatto tanto per tante mamme e penso che come me tante di voi lo state piangendo. Io non ci posso pensare. Sto male. Non vi dimenticherò più, dottore. Avete fatto tanto per me. Mi chiamavate Nancyna. Spero che vi sarà fatta giustizia. Siete e resterete il miglior ginecologo in assoluto».

20 dicembre 2020 | 10:12

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