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Super Bowl 2025, Kansas City Chiefs-Philadelphia Eagles si ...

Super Bowl 2025 Kansas City ChiefsPhiladelphia Eagles si
Sarà la rivincita della finale di due anni fa vinta dai Chiefs: se si dovessero ripetere, centrerebbero il terzo titolo Nfl consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno

di Alessandro Mossini

Sarà la rivincita della finale di due anni fa vinta dai Chiefs: se si dovessero ripetere, centrerebbero il terzo titolo Nfl consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno

Sarà Kansas City Chiefs-Philadelphia Eagles il Super Bowl numero 59, in programma al Caesars Superdome di New Orleans domenica 9 febbraio. Sarà la rivincita della finale di due anni fa vinta dai Chiefs, che tra due settimane avranno la chance di entrare nella storia: con una vittoria Mahomes e compagni centrerebbero il terzo titolo Nfl consecutivo, filotto mai riuscito a nessuno, dando vita a una vera e propria dinastia. 

Sotto gli occhi dell'immancabile popstar Taylor Swift, compagna di Travis Kelce scesa in campo a fine gara per i festeggiamenti, Kansas City ha battuto 32-29 i Buffalo Bills centrando il quinto Super Bowl in sei stagioni, mentre i Philadelphia Eagles hanno avuto la meglio sui Washington Commanders con un roboante 55-23.

Afc, domina Kansas City

La finale Afc era attesissima per l’ennesimo confronto tra Patrick Mahomes e Josh Allen, con precedenti sempre tiratissimi e anche questa gara non ha fatto eccezione. Ad Arrowhead lo spettacolo è di alto livello fin dalle prime giocate: stappano la partita i Chiefs con il touchdown su corsa di Kareem Hunt, un field goal di Bass dalle 53 yards accorcia le distanze e poi un anomalo fumble di Mahomes viene capitalizzato a dovere dai Bills, che entrano in endzone con la corsa di James Cook (7-10). Il quarterback della franchigia del Missouri però reagisce servendo Xavier Worthy per il td del 14-10, nel drive successivo dopo un bel ritorno di punt di Remigio arriva una ricezione contestata per Worthy: era incompleto ma nonostante la review video, con challenge chiamato dai Bills, la decisione resta e poco dopo proprio Mahomes va in prima persona a segnare il 21-10 contro una difesa Bills in difficoltà. 

Prima dell’intervallo, però, un gran drive di Allen viene chiuso dal touchdown di Mack Hollins (che come sempre era arrivato allo stadio con abbigliamento particolare e a piedi nudi, con la maschera di «Animal» dei Muppet) per il 21-16 di metà contesa. Dopo l’intervallo però arriva il sorpasso dei Bills. L’attacco dei Chiefs si pianta nel terzo quarto restando a secco e perde ritmo, Buffalo ha il drive per allungare ma al secondo 4° down e 1 rischiato, la corsa di Allen viene respinta (questione di millimetri, rivista al video i dubbi restano tanti) e la palla è persa: torna in comando Mahomes, che prima imbecca Smith-Schuster con un lancio da 30 yards poi entra personalmente su corsa in endzone grazie ai blocchi di Kelce e infine trasforma il da due pescando Watson per il 29-22 Chiefs. Un colpo a testa, come da tradizione ai playoff tra queste due squadre: Allen risponde a Mahomes, lancio profondo per Hollins e al 4° e goal, spalle al muro, la traccia giusta per Curtis Samuel vale il 29 pari. Kansas City ritrova il vantaggio a 3’37” dalla fine con il field goal di Butker dalle 35 yards, obbligato dalla buona tenuta della difesa di Buffalo. Allen ha il drive della vittoria, sul 4° e 5 lancia nonostante la grande pressione della difesa Chiefs in blitz, ma un clamoroso drop di Kincaid fa svanire la chance del sorpasso e Kansas City amministra con l’attacco fino al termine: «Ringrazio Dio, perché senza di lui nulla è possibile — ha detto Mahomes a caldo — sono orgoglioso dei miei compagni per come abbiamo battuto una grande squadra. I Chiefs non dipendono da un giocatore: quando serve fermare gli avversari lo facciamo, quando l’attacco deve colpire anche. È una vittoria speciale perché è di squadra». Vittoria numero 301 della carriera per coach Andy Reid e altro Super Bowl particolare, visto che è stato per 14 anni agli Eagles prima di passare ai Chiefs.

Nfc, volano gli Eagles

Nella Nfc hanno trionfato i Philadelphia Eagles, che al Lincoln Financial Field hanno concluso l’ottima stagione di Washington grazie a tre touchdown a testa di Saquon Barkley e Jalen Hurts. Padroni di casa già largamente avanti in un primo tempo in cui hanno sfruttato gli errori dei Commanders e soprattutto lo stato di forma del loro runningback Barkley: due touchdown, il primo con una poderosa corsa da 60 yards che mette subito l’inerzia della gara dalla parte degli Eagles. Washington non gioca male in attacco, fa chiamate aggressive sui quarti down — compreso un fake punt riuscito — e con il touchdown di McLaurin su una bella traccia diagonale accorcia sul 14-12, mancando la trasformazione da due per il pari. Diventano coraggiosi anche gli Eagles in attacco: un 4° down e 5 chiuso da Aj Brown apre la strada al touchdown su corsa del quarterback Hurts, mentre sul campo si scatenano un paio di risse. Il disastro successivo di McNichols (fumble sul ritorno di kickoff, secondo per Washington) apre la strada al td del 27-12 firmato da Aj Brown: prima dell’intervallo, c’è ancora tempo per un bel drive di Daniels che porta rapidamente al field goal del 27-15 di Gonzalez. 

Nel terzo quarto un’altra bella corsa di Hurts sembra scrivere la parola fine sulla gara, ma il rookie Daniels ha talento e coraggio da vendere: è lui ad andare a segnare il touchdown della speranza e a trasformarlo da due imbeccando Zaccheaus (34-23). Ma il terzo fumble di serata — stavolta di Ekeler — vanifica il lavoro di Daniels e, dopo un’altra gran volata del treno Barkley, è ancora Hurts con il terzo touchdown personale della serata a far scorrere i titoli di coda. Il Lincoln Financial Field fa festa con i sigilli finali di Barkley e del rookie Shipley (7 touchdown tutti su corsa, eguagliato il record dei playoff Nfl), gli Eagles sono campioni Nfc per la quinta volta e avranno la rivincita contro i Chiefs. 

Due anni fa non c’era Barkley, arrivato la scorsa estate dai New York Giants, e il runningback avvisa i Chiefs: «Sarà il mio primo Super Bowl, è una sensazione straordinaria. Ma il mio sogno non era esserci, il mio sogno è vincerlo: la mia mente è lì». Bella rivincita per due spesso criticati come Hurts e come coach Nick Sirianni, al secondo Super Bowl: «Che ve ne pare del nostro quarterback? — ha detto il tecnico 43enne degli Eagles — sapevo che avrebbe giocato così, non dubitate di lui perché tutto ciò che fa è vincere». Dovrà farlo anche al gran ballo della Nfl, tra due settimane, per la vendetta più attesa.

27 gennaio 2025 ( modifica il 27 gennaio 2025 | 10:18)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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