Terremoto a Firenze, scossa di magnitudo 3.7. Gente in strada
La terra torna a tremare a Firenze dopo le scosse degli ultimi giorni (150, la maggior parte di lieve entità). Un terremoto di magnitudo 3.7 è stato registrato questa sera alle 23,12, epicentro a Impruneta, a una profondità di 8 chilometri. In corso verifiche della Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze. Il sindaco metropolitano Dario Nardella aveva annunciato verifiche delle Protezione civile. E intorno alle una ha confermato che sono arrivate due segnalazioni di danni in zona Impruneta, ma non si sa di quale entità. Su questo sono ancora in corso controlli.
Sempre stasera, alle 23,15, c'è stata un'altra scossa di magnitudo 2.3 nella stessa area.Molte persone in strada a Impruneta, epicentro della serie di scosse che da giorni tengono in tensione i fiorentini. “I carabinieri stanno facendo i primi giri di perlustrazione” spiega il sindaco di Impruneta Calamandrei.A Careggi dalla Casa dello studente in viale Morgagni, in tanti sono scesi in strada, alcuni in pigiama.
Terremoto nel Chianti, a Mercatale crepe in alcune case e famiglie evacuateQualche giorno fa, a proposito dello sciame sismico che ha colpito l'area fiorentina il direttore della sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Carlo Meletti aveva spiegato a Repubblica: "Nel 2014, quando l'epicentro era stato leggermente più a sud, la magnitudo più forte fu 4.1 nella zona di Tavarnelle e lo sciame durò tre mesi con oltre 500 scosse. Sono numeri che più o meno possiamo aspettarci. Ora ci sono stati giorni in cui non avevamo quasi registrato scosse, poi c'è stata una ripresa. La differenza tra le magnitudo più alte di allora e ora, tra 4.1 e 3.7, non è enorme. Se andasse avanti per un paio di mesi non ci stupiremmo".
Nei primi 15 minuti dopo la scossa sono arrivate circa 250 telefonate al 112: erano tutte persone che cercavano informazioni o volevano comunicare lo spavento provato.A Firenze città i vigili del fuoco sono intervenuti in via Guido Monaco per la caduta di un cornicione.