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Udinese, basta un guizzo: tre punti d'oro. Fiorentina sterile

Udinese basta un guizzo tre punti doro Fiorentina sterile
L'attaccante macedone con un colpo di testa decide la partita a quattro minuti dalla fine. Prandelli dà spazio a Kokorin nella ripresa, Gotti fa esordire il giovane Braaf
L'attaccante macedone con un colpo di testa decide la partita a quattro minuti dalla fine. Prandelli dà spazio a Kokorin nella ripresa, Gotti fa esordire il giovane Braaf

dal nostro inviato G.B. Olivero

28 febbraio - UDINE

Un gol di Nestorovski nel finale regala all’Udinese tre punti importantissimi contro una Fiorentina incapace di creare azioni da gol. Per la verità nemmeno i bianconeri hanno fatto molto per meritare la vittoria, ma sono stati bravi a punire una disattenzione della difesa viola e a fare così un balzo importante verso la salvezza. La Fiorentina, invece, mantiene un vantaggio discreto sulla terzultima (sette punti), ma ha bisogno di ritrovare concretezza e una fluidità di manovra che sembra scomparsa.

PRIMO TEMPO—  

Fin dai primi minuti si comprende che il primo obiettivo delle due squadre è quello di non lasciare spazi e occasioni agli avversari. Prandelli alla vigilia aveva detto di aspettarsi una partita accorta ed equilibrata e in effetti l’andamento è quello. Modulo speculare (3-5-2), tanti duelli a centrocampo, molta confusione, difese attente e pochissimi tiri. Sulle fasce potrebbero nascere le azioni più pericolose, ma entrambe le squadre faticano a proporre sovrapposizioni e cross, un po’ per la copertura degli avversari e un po’ per pigrizia negli spostamenti e anche per errori tecnici nella costruzione. L’unico lampo arriva al 23’, quando De Paul vede il taglio di Stryger Larsen che sorprende Milenkovic e tira in diagonale, costringendo Dragowski a una deviazione di piede. La produzione offensiva della Fiorentina è concentrata in una conclusione alta di Vlahovic e in un tiro da lontano di Quarta che, dopo un tocco fortuito di un difensore bianconero, si impenna e viene deviato in angolo da Musso. Ribery prova a mettersi in moto, ma anche quando riesce a saltare in dribbling il primo uomo poi va a sbattere sul secondo. Dall’altra parte Llorente gioca di sponda appena può, ma non gli arriva mai un pallone da calciare verso la porta.

SECONDO TEMPO—  

Nella ripresa i ritmi si alzano leggermente anche se nelle due aree non succede molto di più. All’11’ Dragowski esce in modo incerto su un cross da destra, Nestorovski recupera il pallone e crossa, Molina calcia alto da posizione invitante. Al 18’ la Fiorentina costruisce la sua occasione più grande: buco di Walace a centrocampo, filtrante di Ribery per Vlahovic che davanti a Musso perde l’attimo e si fa chiudere dal portiere. Al 33’ Braaf, entrato da un minuto al posto di Llorente, serve Arslan al limite: tiro pericoloso deviato da Pulgar oltre la traversa. Prandelli inserisce Kokorin per Ribery, ma la manovra è frammentaria. Negli ultimi minuti le squadre si allungano, però manca la precisione per sfruttare gli spazi che si sono aperti. Ma al 41’ De Paul crossa di prima, Milenkovic si addormenta e Nestorovski schiaccia in rete dal limite dell’area piccola. Un gol da tre punti.

28 febbraio 2021 (modifica il 28 febbraio 2021 | 17:41)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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