Strage di Ustica, le foto mai viste degli 81 morti del Dc9 e le loro storie
Un contadino, un’assistente universitaria, un’avvocatessa, bambini e adolescenti, un commerciante di carni, una laureanda in Lingue, una prof, due carabinieri, un finanziere, un poliziotto, un giudice con moglie e figli, la moglie di un minatore con i tre bimbi piccoli e la sorella, vacanzieri, pazienti di rientro da ospedali del Nord Italia ma anche impiegati del Ministero delle Finanze. Una ragazzina undicenne, con i genitori separati, che mette una bella pagella in valigia ma non la potrà mai mostrare con orgoglio al padre che l’attendeva a Palermo. Una straordinaria normalità squarciata, per sempre, da un’esplosione: sono 81 vite spezzate alle 20.59 del 27 giugno 1980 dalla strage di Ustica. Dei corpi, solo 39 furono ritrovati. Di seguito pubblichiamo le foto di quasi tutte le vittime.
Sembra incredibile, ma finora non era mai stato fatto. In rete e sui giornali erano finite solo una manciata di foto. Lo scopo è restituire una storia a donne e uomini, giovani e anziani rimasti a lungo sconosciuti alla maggioranza degli italiani. Dietro ad ogni foto potrete leggere un breve ritratto di ciascuno, basta passare con il mouse e la foto si gira.
Molti dei familiari contattati dal Corriere della Sera non avevano e non hanno mai parlato con i giornalisti. Quasi tutti hanno deciso di inviarci — sia pure con sofferente meditazione — le foto dei loro cari ritratti in momenti qualunque. Abbracciati a mogli e mariti, ai figli, mentre sorridevano o facevano sport. Qualcuno ha voluto chiarire: «Dopo quarant’anni è giusto farlo. È importante per la Memoria».
Altri hanno declinato il nostro invito con motivazioni più che comprensibili: «Il dolore è solo nostro», «non ce la sentiamo, bugie, depistaggi e prescrizioni ci hanno stremato». C’è chi ha detto no con un semplice «grazie, ma non gradisco». Un uomo di Marsala, che in quel devastante 27 giugno perdette fratello, nuora e nipote ha risposto così: «Non ce la faccio, mi spiace. Da quel giorno non ho più aperto l’album delle nostre foto di famiglia».
(ha collaborato Tommaso Di Giannantonio. Qui trovate la timeline delle inchieste sulla strage di Ustica; qui la ricostruzione di Andrea Purgatori ).