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Regno Unito, martedì ai Comuni ddl su trasferimenti migranti in Ruanda ma Tory divisiEsponenti di spicco del partito conservatore, sia di orientamento liberale che all’opposto, i più radicali, non nascondono il loro malcontento per la formulazione del disegno di legge, da parte del governo di Rishi Sunak, per sbloccare il trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda, dopo la bocciatura della Corte costituzionale il mese scorso. E avvertono il Premier che il provvedimento - che approderà martedì alla Camera dei comuni, in questa forma non passerà. O se passerà - come invece i capigruppo assicurano, per bloccarlo sarebbe necessario il no di 30 deputati conservatori - non funzionerà e sarà oggetto di ricorsi. Rimangono quindi “gravi preoccupazioni”, malgrado il desiderio di tutti di far decollare il piano in nome della lotta all’immigrazione, punto cruciale del programma di governo e soprattutto bando di prova cruciale alle elezioni del prossimo anno. Giuristi legati alla destra del partito hanno individuato problemi nel testo considerati “estremamente difficili da risolvere”. Il provvedimento, secondo loro, non fa abbastanza per accantonare la Corte europea per i diritti umani. Mentre l’ala moderata del partito denuncia che il ddl va contro il diritto internazionale. Esponenti di entrambe le fazioni di riuniranno domani per cercare di confrontare le loro posizioni.
“E’ un poco come la Brexit, nel senso che il programma Ruanda avrà l’effetto di rimettere insieme l’intera destra. E’ il fattore unificante della destra”, ha commentato una figura importante del partito citata dall’Observer. “Se fra sei mesi ci renderemo conto che il disegno di legge è diventato legge ma non ha funzionato, Rishi si troverà in una situazione catastrofica. Quindi bisogna farlo funzionare. La posta in gioco non può essere più alta”, ha aggiunto un ex ministro Tory. Insomma, Sunak come Theresa May, inciampata alla ricerca di una soluzione di compromesso sulla Brexit. E su questo sono tutti d’accordo: se affonda il piano, se il piano non funziona, affonda anche Sunak. Tre i problemi del provvedimento che il governo presenta con procedura urgente, secondo Damian Green, presidente del gruppo di Tory liberali One Nation. Il primo è quello che il testo dichiara che il Ruanda è un Paese sicuro, senza però fornire alcun elemento concreto per provarlo. Poi, assegna poteri ai ministri senza che poi le loro azioni possano essere esaminate. E infine, preoccupa la rimozione del dovere delle autorità pubbliche di non violare i diritti umani.