Vladimir Putin, ira dopo gli ultimi attacchi in Russia: "Risposta nucl...

Vladimir Putin torna ad agitare lo spauracchio delle armi nucleari, dopo gli attacchi in profondità portati dall’Ucraina. E non salva nessuno: «L’aggressione contro la Russia da parte di qualsiasi Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare, è considerata come un attacco congiunto alla Federazione russa». Intanto Mosca e Kiev si rimpallano accuse di voler colpire la centrale nucleare di Zaporizhzhia. - foto | video

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LE BOMBE NUCLEARI - Dopo l’offensiva ucraina nella regione russa di Tver, che ha mandato in frantumi centinaia di missili Iskander e numerosissime bombe plananti, Putin ha presieduto una riunione del Consiglio di Sicurezza. La Russia, dice «si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari durante un’aggressione, anche se il nemico, utilizzando armi convenzionali, crea una minaccia critica». Sia contro la Russia che contro la Bielorussia. La novità sta nel fatto che il presidente russo minaccia tutti, e non solo i potenziali avversari nucleari: «L’aggressione contro la Russia da parte di qualsiasi Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare, è considerata come un attacco congiunto alla Federazione russa». Ma quando potrebbe ipoteticamente sferrare la Russia un attacco del genere? «Considereremo questa possibilità non appena avremo informazioni attendibili sul lancio massiccio di armi d’attacco aerospaziali e sul loro attraversamento del nostro confine statale, missili da crociera, droni, aerei ipersonici e altri aerei».

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LA CENTRALE NUCLEARE - La propaganda di Mosca ha rilanciato il video, sulla tv Tsargrad, di un’eventuale offensiva atomica su Londra, che causerebbe, secondo il servizio, 850 mila morti e 2 milioni di feriti. Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando all’Assemblea Generale dell’Onu, mette in guardia sul «rischio di un incidente nucleare» a Zaporizhzhia, la centrale ucaina in mano a Mosca. Ma proprio da Mosca rimpalla l’accusa, parlando di un attacco proprio ucraino alla centrale: «A circa 350 metri dal terzo reattore sono state lanciate delle munizioni da un drone non identificato, che è esploso quando è caduto, provocando un incendio  tra l’erba secca».

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e.m.