Vladimir Putin: la Russia è pronta a una guerra nucleare
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La Russia è pronta a usare armi nucleari se vedrà minacciata l'esistenza dello Stato russo o se subirà un attacco contro la sua sovranità e indipendenza, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin In un’intervista fiume a Rossija 1 e a Ria Novosti, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, che si terranno dal 15 al 17 marzo.
La Russia è «pronta dal punto di vista tecnico-militare» a una guerra nucleare, ha ribadito il capo del Cremlino, sottolineando che «le armi esistono per essere usate, abbiamo i nostri principi» e che l'arsenale nucleare della Russia è «molto più avanzato» di quello americano. Fino a oggi tuttavia, Mosca non ha mai contemplato la necessità di utilizzare tali armamenti. «Perché avremmo bisogno di usare armi di distruzione di massa? Non c'è mai stata tale necessità».
Putin non esclude trattative
Putin ha inoltre sottolineato che la Russia è disponibile a una trattativa sulla guerra in Ucraina «ma solo a patto che si basi sulle realtà emerse sul terreno, non sui desideri espressi dopo l'uso di psicofarmaci» e si prepara a schierare le sue truppe al confine nord occidentale con la Finlandia dopo l'ingresso di Helsinki nella Nato.
«Vogliamo risolvere tutti i conflitti», ha affermato Putin «e soprattutto questo conflitto, con mezzi pacifici. Ma dobbiamo essere chiaramente certi che questa non sia una pausa che il nemico vuole prendersi per il riarmo e che questa sia una conversazione seria con garanzie di sicurezza per la Federazione Russa».
Il presidente russo ha inoltre ribadito che Mosca «non intende interferire nelle elezioni presidenziali Usa» e lavorerà «con qualsiasi leader goda della fiducia del popolo americano»
Mosca schiererà le sue truppe al confine con la Finlandia
Putin ha poi attaccato la Nato, in particolare la Finlandia, che da poco ha dato il suo via libera all'ingresso nell'Alleanza Atlantica. «Non avevamo nemmeno truppe schierate» al confine con la Finlandia, «le avevamo rimosse tutte da lì, dal confine russo-finlandese. Perché hanno aderito alla Nato? Questo è un passo assolutamente insensato dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali. Noi non avevamo truppe lì, ora le schiereremo».
Putin ha infine replicato al presidente francese Emmanuel Macron, che aveva parlato della possibilità di inviare truppe di terra occidentali a combattere in Ucraina: «I militari dei Paesi occidentali sono presenti in Ucraina da molto tempo», ha detto il presidente russo, secondo cui la loro presenza «non cambierà comunque l'esito» della guerra.
Attacco di droni contro la raffineria russa di Ryazan
Ma intanto la guerra entra dentro i contini russi Un incendio è. scoppiato a Ryazan nella più grande raffineria di petrolio di Rosneft dopo un attacco di droni. L'Ucraina ha lanciato nuovi attacchi contro la Russia che, secondo Putin, fanno parte dei tentativi di interferire nelle elezioni presidenziali in programma questa settimana.
Le milizie russe filo-Kiev hanno esortato i civili a fuggire da Belgorod e Kursk, minacciando attacchi su larga scala contro obiettivi militari nelle città di confine russe. «Chiediamo alle autorità locali di preservare vite umane e di iniziare a evacuare le città di Kursk e Belgorod», hanno affermato in una dichiarazione congiunta tre gruppi composti principalmente da cittadini russi, il giorno dopo aver rivendicato la presa di un villaggio nella regione russa di Kursk. (riproduzione riservata)